ESG
I green bond continueranno a crescere anche nel 2021
Bertrand Rocher, Portfolio Manager di Mirova (Natixis), prevede emissioni per oltre 500 miliardi nel corso del prossimo anno. Ma i produttori del vaccino devono mantenere le promesse
22 Dicembre 2020 19:00
I green bond sono obbligazioni la cui emissione è legata a progetti che hanno un impatto sull’ambiente, come l’efficienza energetica, la produzione di energia da fonti pulite e l’uso sostenibile dei terreni. Il 2020 non è stato certo il loro anno, ma potrebbe essere ricordato come quello in cui la maggior parte degli investitori e degli emittenti ha riconosciuto come una nicchia nel panorama del reddito fisso sia diventata un’asset class vera e propria.
Sono molte le istituzioni e le aziende che devono ancora finanziare la propria trasformazione per adattarsi alla transizione ambientale. Per questo secondo Bertrand Rocher, Portfolio Manager di Mirova (Natixis), il segmento dei green bond è destinato a crescere molto il prossimo anno, quando l’Italia e il Regno Unito emetteranno le loro primissime obbligazioni verdi. Dopo le sofferenze economiche globali provocate dalla prima ondata della pandemia, l’affiliata di Natixis aveva previsto emissioni di green bond per almeno 300 miliardi di dollari nel 2021, una cifra che invece adesso secondo Rocher potrebbe superare i 550 miliardi, a condizione che le aziende farmaceutiche produttrici dei vaccini anti-Covid mantengano le loro promesse.
“È incoraggiante – fa notare Rocher – notare come cresca il numero di soggetti che si sta unendo al filone dei green bond, dall’Europa con il suo programma di sostenibilità, all’Asia, fino agli Stati Uniti”. Qui l’elemento davvero importante, secondo Mirova, non è tanto la nuova presidenza quanto il coinvolgimento nel segmento dei green bond di istituzioni finanziarie, asset manager, banche e molte altre tipologie di attori globali.
Nonostante la continua evoluzione dei green bond richieda una forte e valida selezione, Rocher ritiene che la domanda nei confronti delle obbligazioni verdi crescerà nel 2021 a un ritmo ancora più rapido, in quanto negli ultimi mesi sono emersi in questo senso sempre maggiori segnali da parte degli investitori americani, europei e asiatici. L’anno prossimo quindi, secondo Mirova, potremmo assistere a un altro passo verso la costruzione di un mercato profondo e ampio dedicato agli investimenti sostenibili.
POSSIBILI EMISSIONI OLTRE I 500 MILIARDI
Sono molte le istituzioni e le aziende che devono ancora finanziare la propria trasformazione per adattarsi alla transizione ambientale. Per questo secondo Bertrand Rocher, Portfolio Manager di Mirova (Natixis), il segmento dei green bond è destinato a crescere molto il prossimo anno, quando l’Italia e il Regno Unito emetteranno le loro primissime obbligazioni verdi. Dopo le sofferenze economiche globali provocate dalla prima ondata della pandemia, l’affiliata di Natixis aveva previsto emissioni di green bond per almeno 300 miliardi di dollari nel 2021, una cifra che invece adesso secondo Rocher potrebbe superare i 550 miliardi, a condizione che le aziende farmaceutiche produttrici dei vaccini anti-Covid mantengano le loro promesse.
UN FILONE IN CRESCITA
“È incoraggiante – fa notare Rocher – notare come cresca il numero di soggetti che si sta unendo al filone dei green bond, dall’Europa con il suo programma di sostenibilità, all’Asia, fino agli Stati Uniti”. Qui l’elemento davvero importante, secondo Mirova, non è tanto la nuova presidenza quanto il coinvolgimento nel segmento dei green bond di istituzioni finanziarie, asset manager, banche e molte altre tipologie di attori globali.
UN 2021 ALL’INSEGNA DELLA SOSTENIBILITÀ
Nonostante la continua evoluzione dei green bond richieda una forte e valida selezione, Rocher ritiene che la domanda nei confronti delle obbligazioni verdi crescerà nel 2021 a un ritmo ancora più rapido, in quanto negli ultimi mesi sono emersi in questo senso sempre maggiori segnali da parte degli investitori americani, europei e asiatici. L’anno prossimo quindi, secondo Mirova, potremmo assistere a un altro passo verso la costruzione di un mercato profondo e ampio dedicato agli investimenti sostenibili.