J.P. Morgan Asset Management

JP Morgan: a caccia di rendimenti obbligazionari sui mercati emergenti

Secondo JP Morgan Asset Management siamo all'inizio di una ripresa favorevole soprattutto ai mercati emergenti, che a dicembre hanno attirato un terzo degli investimenti obbligazionari totali

24 Dicembre 2020 07:55

financialounge -  J.P. Morgan Asset Management mercati emergenti Morning News obbligazioni Scenari
L’investitore obbligazionario si sta affacciando nel 2021 sulle prime fasi di una ripresa economica pluriennale, che dovrebbe creare un contesto favorevole all’alto rendimento. Alcuni investitori stanno già lamentando un sovraffollamento e valutazioni elevate, ma con un contesto di politiche favorevoli e la continua caccia al rendimento, gli spread del mercato High Yield potrebbero continuare a restringersi. Sarà però molto importante adottare un approccio rigoroso focalizzato sui fondamentali, soprattutto nell’era post-Covid, perché i cambiamenti strutturali di lungo termine, accelerati dalla pandemia, creeranno opportunità da sfruttare, ma anche rischi da evitare.

PROSPETTIVE PIÙ ROSEE CON I VACCINI


Lo sottolinea il Bond Bulletin Settimanale a cura del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management, secondo cui nell’ultimo scorcio di questo tormentato 2020 il consenso di mercato segna una forte propensione al rischio. Con la partenza delle campagne vaccinali infatti, le prospettive per l’economia mondiale sono più rosee. Gli indici dei responsabili degli acquisti del settore manifatturiero hanno già recuperato terreno e quelli dei servizi, in ritardo rispetto all’economia nel suo complesso, dovrebbero seguire a ruota, soprattutto negli Stati Uniti, mentre in Cina la dinamica di crescita è ancora vigorosa, con un ampio rimbalzo del PIL in tutti i settori, mentre i servizi tornano a superare i livelli pre-Covid.

VERSO LA RIPRESA


Tutto ciò, secondo il team di J.P. Morgan Asset Management, indica un contesto positivo per il rischio. Nel 2021 la congiuntura mondiale potrebbe essere ancora debole, ma il mercato si aspetta ora una crescita molto più vigorosa con la riapertura delle economie nel primo e nel secondo trimestre. È prudente chiedersi se l’ottimismo sia giustificato, ma il team di J. P. Morgan AM si dichiara tutto sommato d’accordo con le aspettative di consenso. E osserva anche che in occasione dei picchi di consenso, le precedenti riprese hanno registrato una solida performance degli attivi di rischio per lunghi periodi di tempo.

CRESCITA SUPERIORE AL TREND


Sebbene possano esservi inconvenienti nel breve termine, come ostacoli alla distribuzione del vaccino, temporanea impennata dell’inflazione o altri fattori al momento sconosciuti, il team di J. P. Morgan AM ritiene che nei prossimi tre-sei mesi assisteremo a una crescita superiore al trend, soprattutto grazie al vaccino: l’ottimismo espresso dal consenso riflette il fatto che il percorso della ripresa sembra essere ben delineato. Ma un forte consenso non precede necessariamente un ridimensionamento del rischio.

IMPORTANTE ESSERE SELETTIVI


Per questo, secondo il team di J. P. Morgan AM, è più importante che mai essere selettivi quando si tratta di valutazioni. Gli spread sono ristretti in tutti i segmenti ed è probabile che un ulteriore restringimento riguarderà soprattutto gli attivi più rischiosi, colpiti dalla pandemia, visto che i titoli di migliore qualità sono già vicini ai minimi pre-crisi. Per alcuni segmenti subordinati dei mercati del credito gli spread hanno ancora ampi margini per contrarsi, mentre anche alcune emissioni dei Mercati Emergenti in valuta locale offrono rendimenti interessanti. Il Bullettin di J. P. Morgan AM riporta che la redditività media delle quattro maggiori posizioni in portafoglio, vale a dire Indonesia, Russia, Messico e Sudafrica, è del 6,7%.

FORTE PROPENSIONE AL RISCHIO


Ovunque si guardi, sembra che gli investitori assumano posizioni lunghe sul rischio. Il team di J.P. Morgan AM cita la Global Fund Manager Survey di BofA secondo cui la maggior parte dei gestori ritiene che il contesto attuale segnali la fase iniziale e non recessiva, del ciclo. Gli indicatori della stessa J. P. Morgan suggeriscono che l’attenzione vada puntata sui mercati emergenti, che a dicembre hanno visto affluire un terzo dei 17,6 mld di dollari andati sul reddito fisso finire nei fondi obbligazionari di quest’area. Secondo J. P. Morgan AM l’attuale congiuntura favorevole proseguirà in assenza di un forte shock sul fronte dei vaccini e della ripresa, soprattutto data la quantità di liquidità sul mercato.

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