Trump
Twitter e Facebook crollano in Borsa dopo aver bloccato Trump
Il social network di Dorsey in apertura di listino registra perdite superiori al 10%. Tycoon bloccato su tutte le piattaforme
11 Gennaio 2021 15:43
Inizia male la settimana a Wall Street per Twitter che, dopo aver bannato Donald Trump dalla piattaforma l’8 gennaio, ha aperto la seduta arrivando a perdere l'11%. Un segnale del crollo si era visto già dal pre-market, dove il titolo del social network aveva perso il 6,4%. Apertura negativa anche per Facebook, in perdita del 2%.
Twitter ha deciso di bannare Trump l’8 gennaio, due giorni dopo l’assalto dei suoi sostenitori a Capitol Hill, per “il rischio che inciti ulteriormente la violenza”. Il social network ha poi cancellato anche i suoi post pubblicati con l’account ufficiale della Casa Bianca, @Potus. Un trattamento che sicuramente non sarà piaciuto agli 88 milioni di follower del Presidente degli Stati Uniti, che hanno interpretato il gesto come una censura nei confronti del tycoon.
Trump si è visto bloccare, questa volta temporaneamente, anche il proprio account Facebook. E, come se non bastasse, Apple, Google e Amazon hanno bloccato l’accesso dai propri server all’app Parler, social network popolare tra i conservatori e tra i sostenitori dell’estrema destra, rendendola indisponibile agli utenti. Dall’11 gennaio la piattaforma è offline.
IL BAN DOPO CAPITOL HILL
Twitter ha deciso di bannare Trump l’8 gennaio, due giorni dopo l’assalto dei suoi sostenitori a Capitol Hill, per “il rischio che inciti ulteriormente la violenza”. Il social network ha poi cancellato anche i suoi post pubblicati con l’account ufficiale della Casa Bianca, @Potus. Un trattamento che sicuramente non sarà piaciuto agli 88 milioni di follower del Presidente degli Stati Uniti, che hanno interpretato il gesto come una censura nei confronti del tycoon.
TRUMP SENZA SOCIAL
Trump si è visto bloccare, questa volta temporaneamente, anche il proprio account Facebook. E, come se non bastasse, Apple, Google e Amazon hanno bloccato l’accesso dai propri server all’app Parler, social network popolare tra i conservatori e tra i sostenitori dell’estrema destra, rendendola indisponibile agli utenti. Dall’11 gennaio la piattaforma è offline.
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