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Mercati Emergenti, la scommessa migliore nel reddito fisso 2021
Secondo il Bond Bullettin di J. P. Morgan Asset Management offrono più valore rispetto all’obbligazionario dei mercati sviluppati per il sentiment positivo sui vaccini che continua ad alimentare la propensione al rischio
13 Gennaio 2021 17:08
Mentre gli investitori globali continuano ad andare a caccia di rendimenti, negli ultimi mesi i fondi dei Mercati Emergenti hanno registrato ingenti afflussi, che solo a dicembre, hanno toccato $6 mld, anche se a consuntivo i flussi del 2020 sono solo leggermente positivi a 3,3 mld. Per questo il debito dei Mercati Emergenti potrebbe ancora offrire margini interessanti: le emissioni dovrebbero aumentare, ma essere ben assorbite in quanto i capitali affluiscono non solo da investitori focalizzati su questi mercati.
Per gli investitori obbligazionari questo segnala l’inizio di una ripresa pluriennale che dovrebbe creare un contesto favorevole all’alto rendimento. Alcuni stanno già lamentando sovraffollamento e valutazioni elevate, ma con politiche favorevoli e la continua caccia al rendimento, gli spread del mercato High Yield potrebbero continuare a restringersi. È comunque molto importante adottare un approccio rigoroso centrato sui fondamentali, soprattutto nell’era post-Covid, perché i cambiamenti strutturali di più lungo termine accelerati dalla pandemia, creeranno opportunità da sfruttare, ma anche rischi da evitare.
Lo sottolinea il Bond Bulletin Settimanale a cura del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management secondo cui sembra che i Mercati Emergenti siano ancora la scommessa migliore nel reddito fisso, perché in generale sembrano offrire più valore rispetto ai Mercati Sviluppati. Il Bond Bullettin osserva che i tassi di contagio da Covid-19 hanno continuato a salire vertiginosamente durante le festività, costringendo molti Paesi a un ulteriore giro di vite alle misure restrittive.
Ma aggiunge che i mercati stanno perlopiù ignorando quest’aspetto e, grazie alla distribuzione dei vaccini ormai avviata, guardano avanti al mondo post-Covid. I principali rischi di cui tenere conto sono che il vaccino sia distribuito più lentamente delle previsioni, un problema sentito soprattutto in Europa, e che perda di efficacia, nel caso emergesse ad esempio una nuova variante del virus. Il Bullettin nota anche che i rendimenti dei Treasury decennali USA hanno superato l’1% per la prima volta da marzo ma non prevede impennate nel breve termine.
Un aumento graduale dei tassi americani dovrebbe indebolire progressivamente il dollaro e favorire una crescita più vigorosa nei Mercati Emergenti, dove la ripresa si sta diffondendo in modo generalizzato, come mostrano gli indici dell’attività economica che vedono il 76% dei Paesi in territorio espansivo. Anche in termini di valutazioni, secondo il Bond Bullettin i Mercati Emergenti sembrano il luogo in cui investire: i differenziali dei titoli in valuta forte segnano al momento 350 punti base, un livello ben lontano dai 289 di inizio 2020. Il settore appare interessante rispetto a titoli simili di società globali Investment Grade il cui spread attuale è di 100 punti.
Il Bond Bullettin di J.P. Morgan Asset Management avverte però che il valore non è distribuito uniformemente tra i Mercati Emergenti: nel complesso, le piazze Investment Grade scambiano con spread piuttosto ristretti intorno a 147 punti su base storica, mentre i Paesi ad alto rendimento sembrano più appetibili, con spread di 607 punti. Nel complesso, le curve dei Mercati Emergenti sono più ripide dei Paesi Sviluppati e offrono maggiori opportunità di roll-down. Messico, Sudafrica e Indonesia sembrano interessanti, con curve relativamente ripide soprattutto nel segmento a lunga, rendimenti reali e nominali decenti, banche centrali accomodanti e prospettive di crescita sostenuta.
CONTESTO FAVOREVOLE A RENDIMENTI ELEVATI
Per gli investitori obbligazionari questo segnala l’inizio di una ripresa pluriennale che dovrebbe creare un contesto favorevole all’alto rendimento. Alcuni stanno già lamentando sovraffollamento e valutazioni elevate, ma con politiche favorevoli e la continua caccia al rendimento, gli spread del mercato High Yield potrebbero continuare a restringersi. È comunque molto importante adottare un approccio rigoroso centrato sui fondamentali, soprattutto nell’era post-Covid, perché i cambiamenti strutturali di più lungo termine accelerati dalla pandemia, creeranno opportunità da sfruttare, ma anche rischi da evitare.
ANCORA LA SCOMMESSA MIGLIORE
Lo sottolinea il Bond Bulletin Settimanale a cura del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management secondo cui sembra che i Mercati Emergenti siano ancora la scommessa migliore nel reddito fisso, perché in generale sembrano offrire più valore rispetto ai Mercati Sviluppati. Il Bond Bullettin osserva che i tassi di contagio da Covid-19 hanno continuato a salire vertiginosamente durante le festività, costringendo molti Paesi a un ulteriore giro di vite alle misure restrittive.
DUE RISCHI DA TENERE D’OCCHIO
Ma aggiunge che i mercati stanno perlopiù ignorando quest’aspetto e, grazie alla distribuzione dei vaccini ormai avviata, guardano avanti al mondo post-Covid. I principali rischi di cui tenere conto sono che il vaccino sia distribuito più lentamente delle previsioni, un problema sentito soprattutto in Europa, e che perda di efficacia, nel caso emergesse ad esempio una nuova variante del virus. Il Bullettin nota anche che i rendimenti dei Treasury decennali USA hanno superato l’1% per la prima volta da marzo ma non prevede impennate nel breve termine.
POSITIVO IL DOLLARO DEBOLE
Un aumento graduale dei tassi americani dovrebbe indebolire progressivamente il dollaro e favorire una crescita più vigorosa nei Mercati Emergenti, dove la ripresa si sta diffondendo in modo generalizzato, come mostrano gli indici dell’attività economica che vedono il 76% dei Paesi in territorio espansivo. Anche in termini di valutazioni, secondo il Bond Bullettin i Mercati Emergenti sembrano il luogo in cui investire: i differenziali dei titoli in valuta forte segnano al momento 350 punti base, un livello ben lontano dai 289 di inizio 2020. Il settore appare interessante rispetto a titoli simili di società globali Investment Grade il cui spread attuale è di 100 punti.
VALORE NON DISTRIBUITO IN MODO UNIFORME
Il Bond Bullettin di J.P. Morgan Asset Management avverte però che il valore non è distribuito uniformemente tra i Mercati Emergenti: nel complesso, le piazze Investment Grade scambiano con spread piuttosto ristretti intorno a 147 punti su base storica, mentre i Paesi ad alto rendimento sembrano più appetibili, con spread di 607 punti. Nel complesso, le curve dei Mercati Emergenti sono più ripide dei Paesi Sviluppati e offrono maggiori opportunità di roll-down. Messico, Sudafrica e Indonesia sembrano interessanti, con curve relativamente ripide soprattutto nel segmento a lunga, rendimenti reali e nominali decenti, banche centrali accomodanti e prospettive di crescita sostenuta.