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Tecnologia e vaccini: il legame che salva milioni di vite ogni anno

Migliorando l’accesso ai vaccini, si potrebbero salvare 1,5 milioni di vite in più ogni anno. Rudi Van den Eynde (Candriam) spiega come la rivoluzione tecnologica agirà da vero e proprio acceleratore, amplificando tutti gli sviluppi in corso

19 Gennaio 2021 11:38

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Oggi i vaccini sono la migliore strategia di difesa dalle malattie infettive e persino da alcuni tumori. Grazie ai vaccini è stato possibile domare, e in alcuni casi debellare, molte infezioni un tempo mortali come il vaiolo e la poliomielite. Al contempo, diverse decine di vaccini contro il tetano, la pertosse, la difterite, la meningite, il morbillo, la polmonite, l’influenza, hanno consentito di immunizzare gran parte della popolazione mondiale dalle malattie infettive, o per lo meno di attenuare i loro effetti.

LE PROSPETTIVE DI SVILUPPO SONO NUMEROSE


Grazie alla ricerca le prospettive di sviluppo sono numerose, sia sul piano della prevenzione e sia su quello terapeutico. Il problema è che la soglia critica per la copertura del vaccino stabilita dalla comunità scientifica è del 95% della popolazione e questo si scontra con il fatto che i vaccini continuino ad essere messi in discussione da una parte dell’opinione pubblica. “Resta il fatto che, secondo l’OMS, le vaccinazioni salvano ogni anno fra i due e i tre milioni di vite umane”, fa sapere Rudi Van den Eynde, Head of Thematic Global Equity Management di Candriam

L’EUROPA È DI GRAN LUNGA IL PIÙ GRANDE PRODUTTORE DI VACCINI


La progettazione dei vaccini è lunga, complessa e costosa e richiede competenze specifiche, sofisticate attrezzature e ingenti investimenti: generalmente lo sviluppo richiede tra otto e dieci anni, con un investimento medio stimato di 800 milioni di euro. L’Europa è di gran lunga il più grande produttore di vaccini (76%), davanti a Nord America (13%) e Asia (8%). Le aziende leader, invece, sono GSK, Merck & Co., Pfizer e Sanofi, che realizzano i due terzi delle vendite attuali, per un ammontare di poco superiore a 27 miliardi di euro: secondo il gruppo di Alcimed, tale valore potrebbe salire a 80 miliardi di euro nel 2025 .

LA TECNOLOGIA DELL’RNAM


“Da diversi anni, e in modo particolarmente marcato negli ultimi mesi, stanno irrompendo in questo segmento le società di biotecnologie”, riferisce Van den Eynde, secondo il quale la rivoluzione tecnologica agirà da vero e proprio acceleratore, amplificando tutti gli sviluppi in corso. “Secondo gli esperti, la cosiddetta tecnologia dell’RNAm ha potenzialmente numerose applicazioni contro diverse malattie, tra cui i tumori. Con tempi di sviluppo più rapidi, costi più bassi e, soprattutto, con maggiore efficacia e sicurezza”, sottolinea il manager di Candriam.

INVESTIMENTI ALLINEATI AL MODELLO DELL’INDUSTRIA 4.0


Le grandi aziende farmaceutiche stanno focalizzando i propri investimenti nella realizzazione di strutture flessibili e digitalizzate per allinearsi alle esigenze imposte dal modello dell’industria 4.0. Processi innovativi che possono propiziare la diffusione dei vaccini tra la popolazione. “Una collaborazione stretta tra la GAVI (alleanza internazionale per i vaccini e l’immunizzazione) e la start-up Simprints si propone in particolare di aumentare il ricorso alla vaccinazione infantile nei paesi in via di sviluppo, agevolando l’identificazione dei bambini tramite le loro impronte digitali”, segnala a questo proposito Van den Eynde.

L’IMPEGNO DI CANDRIAM PER LA COLLETTIVITÀ


D’altra parte la vaccinazione, che riveste un ruolo universalmente importante in ogni epoca, costituisce un presupposto per lo sviluppo duraturo e il progresso della salute pubblica. Rappresenta anche una delle migliori promesse della medicina moderna grazie alla dinamica innovativa, come dimostra anche la ricerca che ha portato ai recenti vaccini contro il Covid-19. “Come un osservatore ben informato, Candriam intende sostenere le iniziative più pertinenti e più utili alla collettività. Ci affidiamo infatti a una rete di esperti con le più qualificate competenze per individuare, sostenere e valorizzare le aziende che sapranno creare le soluzioni ai problemi di domani” conclude l’Head of Thematic Global Equity Management di Candriam

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