BCE
Nonostante la crisi politica, i Btp non allarmano la Banca centrale europea
Christine Lagarde: “Non vediamo sviluppi nel rendimento di un singolo paese che possano rappresentare un problema per le condizioni finanziarie nell'eurozona nel suo insieme”
21 Gennaio 2021 15:48
“Restiamo pronti ad adeguare i nostri strumenti, ove opportuno, per assicurare che l’inflazione si avvicini stabilmente al livello perseguito, in linea con il nostro impegno alla simmetria”, spiega la presidente della Bce, Christine Lagarde, in conferenza stampa a Francoforte. La Banca centrale europea non ritocca i tassi di interesse e il piano di acquisti dopo le modifiche apportate a dicembre.
L’obiettivo è quello di mantenere condizioni stabili in tutta Europa. Christine Lagarde, in risposta a una domanda se la Bce sia intervenuta per attenuare l’impatto sui Btp della crisi politica in Italia, ha detto: “Guardiamo a vari indicatori, come i prestiti bancari, i rendimenti, la richiesta di credito, per valutare se le condizioni di finanziamento sono favorevoli oppure no ma non guardiamo ad alcun fattore singolo. Il nostro è un approccio olistico e al momento non vediamo sviluppi nel rendimento di un singolo paese che possano rappresentare un problema per le condizioni finanziarie nell'eurozona nel suo insieme”.
La Lagarde ha spiegato che “dalla seconda ondata di contagi” è possibile che l’outlook sia rivisto “al ribasso” e anche per questo la Banca centrale europea è pronta “ad adeguare tutti gli strumenti”, ribadendo come rimanga necessario un “ampio stimolo monetario”. Parlando dei vaccini, la numero uno dell’Eurotower ha precisato come l’inizio della campagna di vaccinazione rappresenti “una pietra miliare” verso la soluzione della crisi anche se per il momento resta un clima di incertezza.
“La verifica incrociata degli esiti dell’analisi economica con le indicazioni derivanti dall’analisi monetaria ha confermato che un ampio grado di accomodamento monetario è necessario per sostenere l’attività economica e una salda convergenza dell’inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine”, ha continuato la Christine Lagarde.
Una spinta decisiva per la ripresa potrebbe arrivare dal Recovery Fund che, però, necessita di diventare operativo senza indugio. Per questo la Lagarde invita gli Stati membri a completare velocemente i loro piani di ripresa, al fine di impiegare i fondi. Sui tassi d'inflazione, invece, la presidente della Bce ha sottolineato come “rimangono deboli, con un meno 0,3% in dicembre”. Nei primi mesi del 2021 i numeri dovrebbero tornare positivi, grazie soprattutto alla fine della riduzione dell’Iva in Germania.
NESSUN PROBLEMA PER I BTP
L’obiettivo è quello di mantenere condizioni stabili in tutta Europa. Christine Lagarde, in risposta a una domanda se la Bce sia intervenuta per attenuare l’impatto sui Btp della crisi politica in Italia, ha detto: “Guardiamo a vari indicatori, come i prestiti bancari, i rendimenti, la richiesta di credito, per valutare se le condizioni di finanziamento sono favorevoli oppure no ma non guardiamo ad alcun fattore singolo. Il nostro è un approccio olistico e al momento non vediamo sviluppi nel rendimento di un singolo paese che possano rappresentare un problema per le condizioni finanziarie nell'eurozona nel suo insieme”.
RISCHIO RIBASSO OUTLOOK
La Lagarde ha spiegato che “dalla seconda ondata di contagi” è possibile che l’outlook sia rivisto “al ribasso” e anche per questo la Banca centrale europea è pronta “ad adeguare tutti gli strumenti”, ribadendo come rimanga necessario un “ampio stimolo monetario”. Parlando dei vaccini, la numero uno dell’Eurotower ha precisato come l’inizio della campagna di vaccinazione rappresenti “una pietra miliare” verso la soluzione della crisi anche se per il momento resta un clima di incertezza.
NECESSARIO AMPIO GRADO DI ACCOMODAMENTO
“La verifica incrociata degli esiti dell’analisi economica con le indicazioni derivanti dall’analisi monetaria ha confermato che un ampio grado di accomodamento monetario è necessario per sostenere l’attività economica e una salda convergenza dell’inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio termine”, ha continuato la Christine Lagarde.
RECOVERY FUND E INFLAZIONE
Una spinta decisiva per la ripresa potrebbe arrivare dal Recovery Fund che, però, necessita di diventare operativo senza indugio. Per questo la Lagarde invita gli Stati membri a completare velocemente i loro piani di ripresa, al fine di impiegare i fondi. Sui tassi d'inflazione, invece, la presidente della Bce ha sottolineato come “rimangono deboli, con un meno 0,3% in dicembre”. Nei primi mesi del 2021 i numeri dovrebbero tornare positivi, grazie soprattutto alla fine della riduzione dell’Iva in Germania.
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