Biden

GAM: Janet Yellen al Tesoro come "antidoto" al dollaro debole

La previsione è formulata da Massimo De Palma, Responsabile team Multi Asset Italia di GAM, che fa il punto sulla navigazione della nuova Amministrazione USA, dalla politica interna alle relazioni con la Cina

23 Gennaio 2021 15:00

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Joe Biden si è insediato come 46° Presidente in un momento molto delicato per gli Stati Uniti, afflitti da profonde divisioni politiche e dalla crisi pandemica. La cerimonia si è svolta davanti a un Campidoglio blindato, con Biden che ha fatto un appello all’unità in un momento di grande frattura istituzionale. I primi impegni che attendono il presidente e la sua vice Kamala Harris saranno di riuscire confermare la squadra di Governo nella sua interezza e a far passare prima possibile un nuovo pacchetto di aiuti per contrastare la crisi da coronavirus, mentre il processo per l’impeachment a Trump potrebbe complicare le cose, vanificando gli sforzi per una cooperazione bipartisan.

ATTENZIONE SPECIALE PER LE PMI


Lo sottolinea in un commento titolato "Biden Way" Massimo De Palma, Responsabile team Multi Asset Italia di GAM SGR, ricordando che Janet Yellen, designata da Biden al Tesoro, ha esortato i Senatori ad approvare velocemente l’ulteriore aiuto economico da 1.900 miliardi di dollari per sostenere il sistema e i governi locali e garantire un assegno da 1.400 dollari ai privati, che si somma ai 600 dollari introdotti dal Congresso a fine 2020. L’agenda Dem prevede anche un piano per la ripresa che guarda più a lungo termine e include investimenti in infrastrutture e nella lotta al cambiamento climatico. Secondo De Palma, l’impostazione dell’agenda dovrebbe creare un ambiente favorevole per le piccole e medie imprese, un tema a cui i mercati azionari prestano particolare attenzione.

AUMENTO DELLE TASSE NON IMMINENTE


De Palma sottolinea che la forte espansione della spesa pubblica provoca un notevole aumento del deficit che preoccupa i Repubblicani e ricorda che nel programma di Biden era previsto un incremento delle aliquote per le imprese dal 21% al 28% e delle imposte sui redditi superiori ai 400.000 dollari. Ma ritiene probabile che queste modifiche avvengano in un secondo tempo, a crisi pandemica superata, con la possibilità di un compromesso, con livelli di tassazione corporate intorno al 25%. L’esperto di GAM analizza le indicazioni della Yellen sui due temi importanti di dollaro e Cina.

NON USARE IL DOLLARO DEBOLE


L’ex presidente della Fed ha disconosciuto l’utilizzo della politica valutaria per ottenere un vantaggio competitivo, in netto contrasto rispetto a Trump e al suo segretario del Tesoro Mnuchin, a favore di un dollaro debole. Questo secondo De Palma potrebbe determinare una svalutazione meno marcata del biglietto verde, mentre sulla Cina sembra esserci una comunanza di vedute con la precedente amministrazione, anche se i toni potrebbero cambiare.

DISTENSIONE CON LA CINA NON IN ARRIVO


De Palma non vede infatti in arrivo una piena distensione, e ritiene che l’effetto del cambio di guida dell’Amministrazione americana dovrebbe avere effetti neutrali sull’evoluzione dell’azionario cinese. Più nel medio termine, secondo l’esperto di GAM un punto di attenzione continuerà però a riguardare il comparto tecnologico, che potrebbe essere impattato dalle decisioni della nuova Amministrazione.

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