Opportunità di investimento
Ottimizzare l’asset allocation strategica investendo nel cambiamento climatico
Aberdeen Standard Investments è in grado di generare 14 diversi scenari climatici tramite i quali riesce a definire rendimenti attesi medi ponderati per la probabilità che ogni singolo scenario si verifichi
di Leo Campagna 27 Gennaio 2021 20:00
Politiche governative più mirate e la continua innovazione tecnologica tesa a ridurre le emissioni di carbonio dovrebbero permettere un cambiamento su larga scala in diversi importanti settori tra cui trasporti, energia, estrazione mineraria, industria pesante, immobiliare, agricoltura, infrastrutture e foreste. I grafici 1 e 2 mostrano scenari di base per la crescita dei veicoli elettrici e quella dell'energia solare ed eolica nel prossimo decennio.
“Secondo le stime degli analisti, gli utili aggregati delle società che operano nella produzione di energia rinnovabile passeranno dagli attuali 50 miliardi di dollari circa a 1.000 miliardi entro il 2050. Al contrario, nei settori carbone, gas e petrolio la domanda in futuro inizierà a diminuire, causando una crescita bassa o addirittura negativa”, fa sapere Craig MacKenzie, Head of Strategic Asset Allocation, Global Strategy di Aberdeen Standard Investments (ASI), nelle cui scelte di investimento usa il modello proprietario della società.
Il modello proprietario della società si basa sui flussi di cassa per prevedere i rendimenti azionari a lungo termine che sono molto sensibili ai tassi di crescita: più alti sono tali tassi, più elevato è il valore della società. Ecco perché se i leader della transizione climatica presenteranno i tassi di crescita indicati nei Grafici 1 e 2, potranno beneficiare di valutazioni elevate, anche perché, nell’attuale contesto la crescita sostenuta risulta sempre più difficile da trovare. Per contro, la crescita potrebbe subire forti rallentamenti nel caso in cui i governi dovessero fare marcia indietro rispetto alle loro ambizioni dichiarate in materia di clima, oppure se i tassi di interesse aumentassero in un contesto macroeconomico più inflazionistico. Ciò ridurrebbe le valutazioni eque, in particolare quelle dei titoli a elevata crescita.
“Per far fronte a questa incertezza, riteniamo cruciale la valutazione dell'effetto sui rendimenti di una serie di scenari climatici diversi. Inoltre, le ipotesi di rendimento devono essere regolarmente ritestate con il mutare delle politiche climatiche e dei prezzi di mercato. Queste necessità ci hanno portato a collaborare con Vivid Economics, uno dei principali fornitori di modelli di scenari climatici economici”, precisa MacKenzie.
Utilizzando gli strumenti di modellizzazione, Aberdeen Standard Investments è in grado di generare 14 diversi scenari climatici che illustrano i vari risultati dei climate change in termini di temperatura, e di stimare l'impatto di una serie di percorsi politici e tecnologici sulla crescita degli utili societari. “Abbiamo assegnato una probabilità per ogni scenario in seguito a discussioni con esperti climatici esterni e team interni. Un approccio che ci permette di definire rendimenti 'attesi' medi ponderati per la probabilità che ogni singolo scenario si verifichi”, puntualizza MacKenzie.
Dal momento che gli scenari delineati sono a lungo termine, nel breve periodo la performance dei singoli settori può differire da quella prevista nei prossimi anni. Per esempio i titoli legati al petrolio possono registrare ottimi risultati nella fase di ripresa dopo una recessione, ma accusano difficoltà quando la domanda dei loro prodotti inizia a diminuire. Inoltre le implicazioni di rendimento sono molto più diversificate per i singoli settori e titoli. Questo si traduce in opportunità per gli investitori attivi e per quelli inclini ad allocazioni strategiche su portafogli tematici focalizzati sulla risoluzione dei problemi climatici. “Gli scenari climatici ci consentono pertanto di valutare regolarmente l'entità delle opportunità di investimento e di ottimizzare la nostra asset allocation strategica”, conclude l’Head of Strategic Asset Allocation, Global Strategy di Aberdeen Standard Investments.
UTILI DA 50 A 1.000 MILIARDI ENTRO IL 2050
“Secondo le stime degli analisti, gli utili aggregati delle società che operano nella produzione di energia rinnovabile passeranno dagli attuali 50 miliardi di dollari circa a 1.000 miliardi entro il 2050. Al contrario, nei settori carbone, gas e petrolio la domanda in futuro inizierà a diminuire, causando una crescita bassa o addirittura negativa”, fa sapere Craig MacKenzie, Head of Strategic Asset Allocation, Global Strategy di Aberdeen Standard Investments (ASI), nelle cui scelte di investimento usa il modello proprietario della società.
I TASSI DI CRESCITA CONTINUERANNO A FARE LA DIFFERENZA
Il modello proprietario della società si basa sui flussi di cassa per prevedere i rendimenti azionari a lungo termine che sono molto sensibili ai tassi di crescita: più alti sono tali tassi, più elevato è il valore della società. Ecco perché se i leader della transizione climatica presenteranno i tassi di crescita indicati nei Grafici 1 e 2, potranno beneficiare di valutazioni elevate, anche perché, nell’attuale contesto la crescita sostenuta risulta sempre più difficile da trovare. Per contro, la crescita potrebbe subire forti rallentamenti nel caso in cui i governi dovessero fare marcia indietro rispetto alle loro ambizioni dichiarate in materia di clima, oppure se i tassi di interesse aumentassero in un contesto macroeconomico più inflazionistico. Ciò ridurrebbe le valutazioni eque, in particolare quelle dei titoli a elevata crescita.
INCERTEZZA SULLE VALUTAZIONI
“Per far fronte a questa incertezza, riteniamo cruciale la valutazione dell'effetto sui rendimenti di una serie di scenari climatici diversi. Inoltre, le ipotesi di rendimento devono essere regolarmente ritestate con il mutare delle politiche climatiche e dei prezzi di mercato. Queste necessità ci hanno portato a collaborare con Vivid Economics, uno dei principali fornitori di modelli di scenari climatici economici”, precisa MacKenzie.
14 DIVERSI SCENARI CLIMATICI
Utilizzando gli strumenti di modellizzazione, Aberdeen Standard Investments è in grado di generare 14 diversi scenari climatici che illustrano i vari risultati dei climate change in termini di temperatura, e di stimare l'impatto di una serie di percorsi politici e tecnologici sulla crescita degli utili societari. “Abbiamo assegnato una probabilità per ogni scenario in seguito a discussioni con esperti climatici esterni e team interni. Un approccio che ci permette di definire rendimenti 'attesi' medi ponderati per la probabilità che ogni singolo scenario si verifichi”, puntualizza MacKenzie.
OPPORTUNITÀ PER GLI INVESTITORI ATTIVI
Dal momento che gli scenari delineati sono a lungo termine, nel breve periodo la performance dei singoli settori può differire da quella prevista nei prossimi anni. Per esempio i titoli legati al petrolio possono registrare ottimi risultati nella fase di ripresa dopo una recessione, ma accusano difficoltà quando la domanda dei loro prodotti inizia a diminuire. Inoltre le implicazioni di rendimento sono molto più diversificate per i singoli settori e titoli. Questo si traduce in opportunità per gli investitori attivi e per quelli inclini ad allocazioni strategiche su portafogli tematici focalizzati sulla risoluzione dei problemi climatici. “Gli scenari climatici ci consentono pertanto di valutare regolarmente l'entità delle opportunità di investimento e di ottimizzare la nostra asset allocation strategica”, conclude l’Head of Strategic Asset Allocation, Global Strategy di Aberdeen Standard Investments.