Assogestioni
Risparmio gestito più forte del Covid: nel 2020 raccolta positiva per 7,8 miliardi
I dati di Assogestioni certificano la raccolta netta positiva nell’anno segnato dalla pandemia. Le preferenze dei risparmiatori italiani vanno ai prodotti azionari, seguiti da bilanciati e obbligazionari
28 Gennaio 2021 14:49
Il 2020 per il risparmio gestito italiano si può definire come un’ottima annata. Nonostante le difficoltà causate dal Covid-19, secondo i dati diffusi dall’ufficio studi di Assogestioni la ravvolta complessiva ha chiuso l’anno con un aumento di 7,8 miliardi di euro. Sulla base dei dati preliminari, il patrimonio gestito al 31 dicembre si mantiene sui massimi storici a 2.392 miliardi, con un incremento di 85 miliardi rispetto alla fine del 2019. Un dato annuale leggermente inferiore rispetto all’anno precedente (+10,3 miliardi), ma che porta comunque a un incremento del patrimonio complessivo in un anno che definire complicato sarebbe riduttivo.
Entrando nel dettaglio della raccolta degli ultimi 12 mesi, sono state le gestioni collettive a contribuire di più alla raccolta con sottoscrizioni per 25 miliardi di euro, miglior dato dal 2017. I fondi aperti, invece, hanno raccolto 19 miliardi di euro. Nel 2020 le famiglie italiane hanno indirizzato i propri risparmi verso i prodotti azionari (+15,2 miliardi), seguiti poi dai bilanciati (+8,5 miliardi), dagli obbligazionari (+8,2 miliardi) e dai monetari (+5,3 miliardi).
Osservando il dato di dicembre 2020 riportato nelle tabelle, si nota come il saldo sia negativo per le gestioni di portafoglio di oltre 20 miliardi. In realtà, precisano da Assogestioni, si tratta di un segno meno dovuto a un’operazione di semplificazione amministrativa di un importante player dell’industria del risparmio gestito. In sostanza, un aggiustamento tecnico che ha portato all’esclusione dal perimetro analizzato da Assogestioni di quote di fondi riservati, istituiti da terzi, che in precedenza erano inclusi all’interno di mandati assicurativi gestiti dal player in questione.
Al netto di questo dato “anomalo”, il risultato mensile delle Gestioni di portafoglio dell’intera industria italiana del risparmio gestito ammonterebbe pertanto a +4,9 miliardi. Per quanto riguarda, invece, le gestioni collettive, il dato è in positivo per circa 5 miliardi (4.996 milioni per l’esattezza) che porta a 25,2 i miliardi di raccolta netta dei fondi nell’intero 2020.
IL CONTRIBUTO DEGLI AZIONARI
Entrando nel dettaglio della raccolta degli ultimi 12 mesi, sono state le gestioni collettive a contribuire di più alla raccolta con sottoscrizioni per 25 miliardi di euro, miglior dato dal 2017. I fondi aperti, invece, hanno raccolto 19 miliardi di euro. Nel 2020 le famiglie italiane hanno indirizzato i propri risparmi verso i prodotti azionari (+15,2 miliardi), seguiti poi dai bilanciati (+8,5 miliardi), dagli obbligazionari (+8,2 miliardi) e dai monetari (+5,3 miliardi).
CALO “TECNICO “A DICEMBRE
Osservando il dato di dicembre 2020 riportato nelle tabelle, si nota come il saldo sia negativo per le gestioni di portafoglio di oltre 20 miliardi. In realtà, precisano da Assogestioni, si tratta di un segno meno dovuto a un’operazione di semplificazione amministrativa di un importante player dell’industria del risparmio gestito. In sostanza, un aggiustamento tecnico che ha portato all’esclusione dal perimetro analizzato da Assogestioni di quote di fondi riservati, istituiti da terzi, che in precedenza erano inclusi all’interno di mandati assicurativi gestiti dal player in questione.
GESTIONI COLLETTIVE COL SEGNO PIÙ
Al netto di questo dato “anomalo”, il risultato mensile delle Gestioni di portafoglio dell’intera industria italiana del risparmio gestito ammonterebbe pertanto a +4,9 miliardi. Per quanto riguarda, invece, le gestioni collettive, il dato è in positivo per circa 5 miliardi (4.996 milioni per l’esattezza) che porta a 25,2 i miliardi di raccolta netta dei fondi nell’intero 2020.
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