Adrian Hilton
A caccia di rendimento nelle obbligazioni dei mercati emergenti
Columbia Threadneedle vede opportunità nell’ambito dei titoli di Stato e delle obbligazioni societarie sia in valuta locale che in valuta forte, da cogliere abbinando analisi fondamentale rigorosa e ricerca macro
8 Febbraio 2021 21:00
La graduale ripresa del debito dei mercati emergenti dal secondo trimestre è stata notevole quanto lo shock di marzo e gran parte dei titoli con rating più elevati presenta ora differenziali rispetto ai Treasury USA sostanzialmente analoghi a quelli di inizio 2020, con valutazioni vicine alle medie di lungo periodo, e che i bilanci sono esposti a maggiori rischi, ci muoviamo con cautela nel reddito fisso in valuta forte dato il potenziale di un ulteriore, significativo restringimento dei rispettivi spread. Il 2021 continuerà ad offrire interessanti opportunità di rendimento totale, perché la ripresa globale sostenuta da una politica commerciale USA più multilaterale potrebbe creare le condizioni perché le valute emergenti recuperino parte del terreno perduto rispetto al dollaro.
Lo rileva Adrian Hilton, responsabile tassi globali e debito dei mercati emergenti di Columbia Threadneedle Investments, sottolineando che il debito emergente crea buone opportunità di alfa nell’ambito dei titoli di Stato e delle obbligazioni societarie, sia in valuta sia locale forte. L’esperto di Columbia Threadneedle continua comunque a porre l’enfasi sull’abbinamento di analisi fondamentale rigorosa e ricerca macroeconomica per individuare le migliori opportunità in termini di rischio/rendimento. Inoltre osserva che probabilmente la distribuzione del vaccino nei paesi emergenti sarà più lenta e meno capillare, e che le ripercussioni su bilanci pubblici già fragili potrebbero rendere questi paesi ancora più vulnerabili. Il debito emergente comunque non ha ancora del tutto colmato il divario con altre aree del reddito fisso.
Secondo l’analisi di Columbia Threadneedle il credito emergente ha una stretta correlazione con il reddito fisso dei mercati sviluppati ed è ben posizionato per trarre vantaggio da una ripresa anche modesta della crescita globale. Inoltre, il contesto globale dei tassi continua a fornire supporto insieme all’inflazione favorevole, alla politica accomodante delle banche centrali, mentre le allocazioni degli investitori internazionali in debito emergente restano basse, il che fa prevedere a Columbia Threadneedle afflussi continui negli anni a venire.
L’attenzione di Columbia Threadneedle si concentra sulla fascia più remunerativa dei titoli di Stato e dei corporate bond emergenti, che ha sottoperformato sia le emergenti di qualità superiore che le obbligazioni delle piazze sviluppate con rating analogo ritenendo che il rendimento in eccesso offerto dal debito emergente rispetto all’high yield statunitense non riflette adeguatamente i tassi d’insolvenza più bassi e i valori di recupero superiori.
Columbia Threadneedle avverte di non ignorare le vulnerabilità a lungo termine implicite in questi mercati ma, nel confronto con le economie avanzate, i rendimenti reali sono appetibili. Inoltre sottolinea il fatto che i mercati del debito dei paesi emergenti non siano del tutto maturi, il che crea buone opportunità di alfa nell’ambito dei titoli di Stato e delle obbligazioni societarie in valuta sia locale che forte.
UN DIVARIO NON ANCORA COLMATO
Lo rileva Adrian Hilton, responsabile tassi globali e debito dei mercati emergenti di Columbia Threadneedle Investments, sottolineando che il debito emergente crea buone opportunità di alfa nell’ambito dei titoli di Stato e delle obbligazioni societarie, sia in valuta sia locale forte. L’esperto di Columbia Threadneedle continua comunque a porre l’enfasi sull’abbinamento di analisi fondamentale rigorosa e ricerca macroeconomica per individuare le migliori opportunità in termini di rischio/rendimento. Inoltre osserva che probabilmente la distribuzione del vaccino nei paesi emergenti sarà più lenta e meno capillare, e che le ripercussioni su bilanci pubblici già fragili potrebbero rendere questi paesi ancora più vulnerabili. Il debito emergente comunque non ha ancora del tutto colmato il divario con altre aree del reddito fisso.
ANCORA POCHI INVESTITORI INTERNAZIONALI
Secondo l’analisi di Columbia Threadneedle il credito emergente ha una stretta correlazione con il reddito fisso dei mercati sviluppati ed è ben posizionato per trarre vantaggio da una ripresa anche modesta della crescita globale. Inoltre, il contesto globale dei tassi continua a fornire supporto insieme all’inflazione favorevole, alla politica accomodante delle banche centrali, mentre le allocazioni degli investitori internazionali in debito emergente restano basse, il che fa prevedere a Columbia Threadneedle afflussi continui negli anni a venire.
LA FASCIA PIÙ REMUNERATIVA
L’attenzione di Columbia Threadneedle si concentra sulla fascia più remunerativa dei titoli di Stato e dei corporate bond emergenti, che ha sottoperformato sia le emergenti di qualità superiore che le obbligazioni delle piazze sviluppate con rating analogo ritenendo che il rendimento in eccesso offerto dal debito emergente rispetto all’high yield statunitense non riflette adeguatamente i tassi d’insolvenza più bassi e i valori di recupero superiori.
MERCATI NON DEL TUTTO MATURI
Columbia Threadneedle avverte di non ignorare le vulnerabilità a lungo termine implicite in questi mercati ma, nel confronto con le economie avanzate, i rendimenti reali sono appetibili. Inoltre sottolinea il fatto che i mercati del debito dei paesi emergenti non siano del tutto maturi, il che crea buone opportunità di alfa nell’ambito dei titoli di Stato e delle obbligazioni societarie in valuta sia locale che forte.