CrowdStrike
Nella corsa al 5G la sicurezza dei dati conta più della velocità
Per Neuberger Berman nella gara globale al lancio della connettività 5G a vincere non sarà chi primeggerà nella velocità di diffusione, ma le società che sapranno garantire il maggior livello di sicurezza possibile, come ad esempio Crowdstrike
9 Febbraio 2021 19:02
Lo scorso 2 febbraio l'FBI ha scoperto che il National Finance Center (NFC), un'agenzia federale per i salari dell’U.S. Department of Agriculture (USDA), è stato violato sfruttando un difetto del software SolarWinds Orion. È solo l’ultimo, in ordine cronologico, del lungo elenco di attacchi informatici che si stanno evolvendo, diventando sempre più sofisticati e pericolosi. Una proliferazione che ha spinto il presidente Joe Biden a promettere di incrementare gli investimenti destinati alla sicurezza informatica. Ma anche le società private e molti settori pubblici stanno incrementando i loro stanziamenti in questo ambito.
“Se da un lato la tecnologia 5G favorirà lo sviluppo e la diffusione di molteplici nuove applicazioni e innovazioni rivoluzionarie, dall’altro presenta anche maggiori rischi per la sicurezza informatica”, fa sapere il team di gestione del comparto Neuberger Berman 5G Connectivity. Una considerazione che poggia sulla previsione in base alla quale il boom della connettività 5G, farà raddoppiare il numero di endpoint (ovvero il numero di dispositivi connessi alla rete 5G come smartphone, laptop, dispositivi medici, …), nel periodo 2020-2025, fino a raggiungere i 75 miliardi di dispositivi connessi: una diffusione che permetterà agli hacker di lanciare attacchi informatici multidimensionali.
“I cyber attacks sono sempre più complessi e basati sull'intelligenza artificiale che impersonano utenti fidati, rendendo più difficile il loro rilevamento a discapito della sicurezza. Secondo Cybersecurity Ventures, si stima che il crimine informatico costerà a livello mondiale 10.500 miliardi di dollari all'anno entro il 2025” spiegano gli esperti di Neuberger Berman. Secondo i quali, nella gara globale al lancio della connettività 5G, conterà non tanto (o soltanto) primeggiare per velocità di diffusione, quanto piuttosto garantire il maggior livello di sicurezza possibile. In pratica, in parallelo all’accelerazione nel l'introduzione della rete 5G nei vari Paesi a livello globale, sarà fondamentale aumentare gli investimenti nella sicurezza informatica.
Entro il 2025 le previsioni indicano nel 15% il tasso di crescita annuo composto (CAGR) del mercato mondiale per la sicurezza informatica con volumi fino a 363 miliardi di dollari: un trend nel quale gli investimenti per la sicurezza dei servizi in cloud dovrebbe vantare un tasso di sviluppo ancora più marcato (CAGR > 20%) facendo emergere un'area chiave di interesse. “Intravediamo delle interessanti opportunità di crescita per le compagnie nelle soluzioni di sicurezza per i servizi in cloud di nuova generazione come CrowdStrike e Zscaler, entrambe ben posizionate per continuare ad accrescere le loro quote in questo mercato” puntualizza il Team di Neuberger Berman.
CrowdStrike, in particolare, grazie alla tecnologia proprietaria e all’architettura che applica l’intelligenza artificiale a livello del cloud per offrire protezione e visibilità istantanee sull’intera azienda e prevenire gli attacchi sugli endpoint e i carichi all’interno della rete e all’esterno, vanta tra i propri clienti oltre un terzo delle società incluse nella lista Fortune 100, le più importanti multinazionali globali, le principali banche internazionali, nonché numerose aziende e imprese dei settori sanitario ed energetico di tutto il mondo. Una compagnia ben ramificata, dalla protezione dei soli endpoint (dispositivi e server) alla protezione degli ambienti di lavoro (virtuale, mobile, IoT, cloud e data center).
75 MILIARDI DI DISPOSITIVI CONNESSI
“Se da un lato la tecnologia 5G favorirà lo sviluppo e la diffusione di molteplici nuove applicazioni e innovazioni rivoluzionarie, dall’altro presenta anche maggiori rischi per la sicurezza informatica”, fa sapere il team di gestione del comparto Neuberger Berman 5G Connectivity. Una considerazione che poggia sulla previsione in base alla quale il boom della connettività 5G, farà raddoppiare il numero di endpoint (ovvero il numero di dispositivi connessi alla rete 5G come smartphone, laptop, dispositivi medici, …), nel periodo 2020-2025, fino a raggiungere i 75 miliardi di dispositivi connessi: una diffusione che permetterà agli hacker di lanciare attacchi informatici multidimensionali.
LE STIME DI CYBERSECURITY VENTURES
“I cyber attacks sono sempre più complessi e basati sull'intelligenza artificiale che impersonano utenti fidati, rendendo più difficile il loro rilevamento a discapito della sicurezza. Secondo Cybersecurity Ventures, si stima che il crimine informatico costerà a livello mondiale 10.500 miliardi di dollari all'anno entro il 2025” spiegano gli esperti di Neuberger Berman. Secondo i quali, nella gara globale al lancio della connettività 5G, conterà non tanto (o soltanto) primeggiare per velocità di diffusione, quanto piuttosto garantire il maggior livello di sicurezza possibile. In pratica, in parallelo all’accelerazione nel l'introduzione della rete 5G nei vari Paesi a livello globale, sarà fondamentale aumentare gli investimenti nella sicurezza informatica.
SOLUZIONI DI SICUREZZA PER I SERVIZI CLOUD DI NUOVA GENERAZIONE
Entro il 2025 le previsioni indicano nel 15% il tasso di crescita annuo composto (CAGR) del mercato mondiale per la sicurezza informatica con volumi fino a 363 miliardi di dollari: un trend nel quale gli investimenti per la sicurezza dei servizi in cloud dovrebbe vantare un tasso di sviluppo ancora più marcato (CAGR > 20%) facendo emergere un'area chiave di interesse. “Intravediamo delle interessanti opportunità di crescita per le compagnie nelle soluzioni di sicurezza per i servizi in cloud di nuova generazione come CrowdStrike e Zscaler, entrambe ben posizionate per continuare ad accrescere le loro quote in questo mercato” puntualizza il Team di Neuberger Berman.
I PUNTI DI FORZA DI CROWDSTRIKE
CrowdStrike, in particolare, grazie alla tecnologia proprietaria e all’architettura che applica l’intelligenza artificiale a livello del cloud per offrire protezione e visibilità istantanee sull’intera azienda e prevenire gli attacchi sugli endpoint e i carichi all’interno della rete e all’esterno, vanta tra i propri clienti oltre un terzo delle società incluse nella lista Fortune 100, le più importanti multinazionali globali, le principali banche internazionali, nonché numerose aziende e imprese dei settori sanitario ed energetico di tutto il mondo. Una compagnia ben ramificata, dalla protezione dei soli endpoint (dispositivi e server) alla protezione degli ambienti di lavoro (virtuale, mobile, IoT, cloud e data center).