AIPB
Come il crowdfunding spinge gli investitori privati verso l’economia reale
Un tavolo digitale promosso da AIPB incentrato sul rapporto tra clientela Private e nuove piattaforme digitali ha evidenziato come queste aiutino molte PMI a quotarsi sul mercato AIM, supportando così il tessuto economico del paese
21 Febbraio 2021 12:00
Riflettere sulle prospettive del matrimonio tra Private Banking e nuove piattaforme digitali. Era il focus del tavolo virtuale dal titolo “La clientela Private e gli investimenti in economia reale tramite portali online”, organizzato dall’Associazione Italiana Private Banking (AIPB), a cui hanno partecipato portali di investimento della rete, operatori di mercato e istituzioni.
Il tavolo si è reso necessario a fronte dell’adozione del nuovo Regolamento UE (2020/1503) che disciplina le campagne sulle piattaforme di crowdfunding. Il crowd-investing si sta progressivamente affermando per integrare portafogli elevati, diversificando su PMI e imprese non quotate, o, in altre parole, sull’economia reale. “La normativa di cui si è dotata l’Italia sull’equity crowdfunding apre le porte alla partecipazione degli investitori retail a un’asset class, ovvero l’investimento nel capitale azionario di PMI e startup, tradizionalmente riservata a investitori istituzionali”, ha spiegato Giancarlo Giudici, Professore ordinario della School of Management del Politecnico di Milano.
Il crowdfunding si rivela in questo modo essere uno strumento utile per aiutare le imprese a crescere fino ad arrivare alla quotazione sull’AIM, il mercato borsistico istituito per accogliere le PMI. Queste aziende costituiscono una vera e propria asset class, destinata agli investitori dal portafoglio elevato. “Il mondo del Private Banking sta evidenziando uno spiccato interesse per l’economia reale ben rappresentata dalle società quotate sul mercato AIM, passate da 77 nel 2016 a 128 nel 2021”, ha commentato Anna Lambiase, CEO e Fondatore di IR Top Consulting, che ha spiegato inoltre come “la recente conferma del credito d’imposta sui costi di IPO fino a 500mila euro a favore delle PMI italiane permetterà alle stesse di accelerare il percorso di crescita con la quotazione in Borsa che sta canalizzando risorse finanziare sull’economia reale”.
Nel campo degli intermediari, l’esperienza di E-Novia rappresenta un caso scuola. Grazie alla piattaforma costruita dal Politecnico di Milano il crowdfunding ha accelerato il percorso di accesso alle quotazioni. “Quella con E-Novia è stata la più importante operazione di equity crowdfunding mai realizzata in Europa, con quasi 8 milioni di euro raccolti e più di 230 adesioni”, ha raccontato Roberta Sandrone, Responsabile Prodotti e Servizi di Investimento di Intesa Sanpaolo Private Banking. “Tale successo è da leggersi in una duplice chiave: da un lato ha permesso ai nostri clienti di accedere a una soluzione innovativa in grado di diversificare il patrimonio e di generare nuove possibilità di performance; dall’altro l’iniziativa ha permesso di contribuire attivamente allo sviluppo economico del Paese, supportando aziende innovative con ampi margini di crescita”.
Il punto di vista degli operatori del crowdfunding è stato invece portato al tavolo da Antonella Grassigli, CEO e Co-founder di Doorway, piattaforma che consente di investire su startup e PMI: “Crediamo che le piattaforme di Equity Investing online che intendono offrire un servizio al mercato del Private Banking debbano andare oltre la semplice intermediazione della raccolta e diventare un vero e proprio hub di servizi in grado di affiancarli dalla selezione e due diligence delle imprese proposte fino alla creazione di meccanismi di tutela degli investitori e del coaching, per seguire, nel tempo, l’andamento dell’investimento. Riteniamo che questo modello sia la strada migliore per creare valore – ha concluso la CEO di Doorway – fornendo ai Private Banker il supporto strategico e specialistico di cui necessitano per muoversi con fiducia all’interno del mercato dell’innovazione, estremamente dinamico e complesso”.
NUOVO REGOLAMENTO UE
Il tavolo si è reso necessario a fronte dell’adozione del nuovo Regolamento UE (2020/1503) che disciplina le campagne sulle piattaforme di crowdfunding. Il crowd-investing si sta progressivamente affermando per integrare portafogli elevati, diversificando su PMI e imprese non quotate, o, in altre parole, sull’economia reale. “La normativa di cui si è dotata l’Italia sull’equity crowdfunding apre le porte alla partecipazione degli investitori retail a un’asset class, ovvero l’investimento nel capitale azionario di PMI e startup, tradizionalmente riservata a investitori istituzionali”, ha spiegato Giancarlo Giudici, Professore ordinario della School of Management del Politecnico di Milano.
PORTARE LE PMI ALLA QUOTAZIONE
Il crowdfunding si rivela in questo modo essere uno strumento utile per aiutare le imprese a crescere fino ad arrivare alla quotazione sull’AIM, il mercato borsistico istituito per accogliere le PMI. Queste aziende costituiscono una vera e propria asset class, destinata agli investitori dal portafoglio elevato. “Il mondo del Private Banking sta evidenziando uno spiccato interesse per l’economia reale ben rappresentata dalle società quotate sul mercato AIM, passate da 77 nel 2016 a 128 nel 2021”, ha commentato Anna Lambiase, CEO e Fondatore di IR Top Consulting, che ha spiegato inoltre come “la recente conferma del credito d’imposta sui costi di IPO fino a 500mila euro a favore delle PMI italiane permetterà alle stesse di accelerare il percorso di crescita con la quotazione in Borsa che sta canalizzando risorse finanziare sull’economia reale”.
E-NOVIA
Nel campo degli intermediari, l’esperienza di E-Novia rappresenta un caso scuola. Grazie alla piattaforma costruita dal Politecnico di Milano il crowdfunding ha accelerato il percorso di accesso alle quotazioni. “Quella con E-Novia è stata la più importante operazione di equity crowdfunding mai realizzata in Europa, con quasi 8 milioni di euro raccolti e più di 230 adesioni”, ha raccontato Roberta Sandrone, Responsabile Prodotti e Servizi di Investimento di Intesa Sanpaolo Private Banking. “Tale successo è da leggersi in una duplice chiave: da un lato ha permesso ai nostri clienti di accedere a una soluzione innovativa in grado di diversificare il patrimonio e di generare nuove possibilità di performance; dall’altro l’iniziativa ha permesso di contribuire attivamente allo sviluppo economico del Paese, supportando aziende innovative con ampi margini di crescita”.
GLI OPERATORI DEL CROWDFUNDING
Il punto di vista degli operatori del crowdfunding è stato invece portato al tavolo da Antonella Grassigli, CEO e Co-founder di Doorway, piattaforma che consente di investire su startup e PMI: “Crediamo che le piattaforme di Equity Investing online che intendono offrire un servizio al mercato del Private Banking debbano andare oltre la semplice intermediazione della raccolta e diventare un vero e proprio hub di servizi in grado di affiancarli dalla selezione e due diligence delle imprese proposte fino alla creazione di meccanismi di tutela degli investitori e del coaching, per seguire, nel tempo, l’andamento dell’investimento. Riteniamo che questo modello sia la strada migliore per creare valore – ha concluso la CEO di Doorway – fornendo ai Private Banker il supporto strategico e specialistico di cui necessitano per muoversi con fiducia all’interno del mercato dell’innovazione, estremamente dinamico e complesso”.
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