Biden
Ecco i dieci rischi da non sottovalutare nel 2021 secondo Natixis
Esty Dwek, Head of Global Macro Strategy della società di gestione patrimoniale, mette in guardia da resistenza del virus, inflazione, cambiamento della politica statunitense e rotazione dei mercati
23 Febbraio 2021 19:00
Dopo un 2020 difficile, molti investitori guardano con speranza a questo 2021. L’inizio della campagna vaccinale globale e i forti stimoli monetari e fiscali promossi da banche centrali e istituzioni stanno generando ottimismo per un veloce ritorno alla normalità. È tuttavia necessario non farsi prendere dall’entusiasmo e rimanere prudenti. A questo proposito Esty Dwek, Head of Global Macro Strategy di Natixis Investment Managers, ha individuato in un commento i dieci rischi principali da non sottovalutare nel 2021.
In primo luogo ci sono i problemi legati al virus. La distribuzione dei vaccini, ricorda Dwek, ha già palesato una lentezza maggiore del previsto a causa delle numerose variabili che ne rallentano la distribuzione: logistica, disponibilità di dosi ed effetti collaterali stanno inficiando il percorso verso la campagna di vaccinazione globale e, di conseguenza, verso un rapido ritorno alla normalità. Il virus inoltre sta mostrando una resistenza maggiore del previsto, con le numerose varianti che si stanno sviluppando in tutto il mondo. Il manager di Natixis teme quindi l’inasprirsi delle misure restrittive, che rallenterebbero ulteriormente la crescita economica.
Dwek mette poi in guardia dai rischi di inflazione, causata dai forti stimoli fiscali in corso. Il manager di Natixis teme anche che la Federal Reserve cominci a richiamare il concetto di tapering prima del previsto. Ciò causerebbe una reazione eccessiva da parte dei mercati obbligazionari, con i rendimenti che si alzerebbero, ma non abbastanza per impedire la sofferenza dei listini, che fanno affidamento su miglioramenti della crescita e degli utili.
Dwek si concentra inoltre situazione politica negli Stati Uniti, con le lotte intestine tra democratici moderati e progressisti e i timori riguardo al mandato di Biden che potrebbero portare a tensioni interne, agitando i mercati. Il manager di Natixis ricorda poi che, con la nuova amministrazione, la guerra commerciale con la Cina potrebbe migliorare, ma certamente non finire. Attenzione anche alle relazioni internazionali: le tensioni in Medio Oriente e la prossima tornata elettorale in Europa potrebbero innescare volatilità.
Gli ultimi rischi riguardano i comportamenti dei mercati. Dwek mette in guardia dalla possibile fine del dominio dei tech, che potrebbe essere oggetto di una più forte regolamentazione. Le valutazioni poi sono troppo alte: i mercati potrebbero diventare oltremodo ottimisti e favorire un posizionamento molto aggressivo, portando a una forte correzione. Il decimo rischio elencato dal manager di Natixis è invece un possibile evento sui mercati del credito che travasi su tutto il mercato.
LA RESISTENZA DEL VIRUS
In primo luogo ci sono i problemi legati al virus. La distribuzione dei vaccini, ricorda Dwek, ha già palesato una lentezza maggiore del previsto a causa delle numerose variabili che ne rallentano la distribuzione: logistica, disponibilità di dosi ed effetti collaterali stanno inficiando il percorso verso la campagna di vaccinazione globale e, di conseguenza, verso un rapido ritorno alla normalità. Il virus inoltre sta mostrando una resistenza maggiore del previsto, con le numerose varianti che si stanno sviluppando in tutto il mondo. Il manager di Natixis teme quindi l’inasprirsi delle misure restrittive, che rallenterebbero ulteriormente la crescita economica.
LA PAURA INFLAZIONE
Dwek mette poi in guardia dai rischi di inflazione, causata dai forti stimoli fiscali in corso. Il manager di Natixis teme anche che la Federal Reserve cominci a richiamare il concetto di tapering prima del previsto. Ciò causerebbe una reazione eccessiva da parte dei mercati obbligazionari, con i rendimenti che si alzerebbero, ma non abbastanza per impedire la sofferenza dei listini, che fanno affidamento su miglioramenti della crescita e degli utili.
LA NUOVA AMMINISTRAZIONE BIDEN
Dwek si concentra inoltre situazione politica negli Stati Uniti, con le lotte intestine tra democratici moderati e progressisti e i timori riguardo al mandato di Biden che potrebbero portare a tensioni interne, agitando i mercati. Il manager di Natixis ricorda poi che, con la nuova amministrazione, la guerra commerciale con la Cina potrebbe migliorare, ma certamente non finire. Attenzione anche alle relazioni internazionali: le tensioni in Medio Oriente e la prossima tornata elettorale in Europa potrebbero innescare volatilità.
FINE DEI TECH E VALUTAZIONI TROPPO ALTE
Gli ultimi rischi riguardano i comportamenti dei mercati. Dwek mette in guardia dalla possibile fine del dominio dei tech, che potrebbe essere oggetto di una più forte regolamentazione. Le valutazioni poi sono troppo alte: i mercati potrebbero diventare oltremodo ottimisti e favorire un posizionamento molto aggressivo, portando a una forte correzione. Il decimo rischio elencato dal manager di Natixis è invece un possibile evento sui mercati del credito che travasi su tutto il mercato.