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La Cina punta a crescere del 6% nel 2021
L’annuncio del premier Li Keqiang davanti al Congresso nazionale del popolo sull’obiettivo di incremento del Pil. Nel 2021, inoltre, verrà incrementato il budget destinato alle spese militari
5 Marzo 2021 08:33
Dopo aver registrato una crescita del 2,3% lo scorso anno, la Cina è già proiettata verso l’anno in corso con l’obiettivo di raggiungere una crescita del Pil del 6%. Ad annunciarlo è stato il premier Li Keqiang durante sessione annuale del Congresso nazionale del popolo, un appuntamento molto atteso per capire quali saranno le strategie politiche ed economiche di Pechino.
Nel 2020, causa pandemia, la Cina non aveva indicato nessun obiettivo di crescita per la prima volta dal 1994. Tuttavia è stato comunque l'unico paese a registrare una modesta espansione del prodotto (+2,3%) di fronte alla recessione globale provocata dalle conseguenze della pandemia. Per rendere un’idea, gli Usa hanno perso il 3,5% nel 2020 e l’Italia l’8,8% del Pil.
Il premier cinese ha poi indicato un obiettivo di aumento dell'occupazione a 11 milioni di occupati (9 milioni nel 2020) e un tasso di inflazione del 3% in calo dal 3,5% dello scorso anno. Le autorità cinesi hanno affermato di puntare poi a ridurre il deficit pubblico al 3,2% dal 3,6% e annunciano un aumento del budget per la difesa del 6,8% dal +6,6% registrato nel 2020.
Sul versante del commercio internazionale, Li ha detto che il paese "promuoverà la crescita di relazioni d'affari Cina-USA reciprocamente vantaggiose sulla base dell'uguaglianza e del rispetto reciproco". Inoltre, pur non approfondendo la questione, il premier ha detto che la Cina lavorerà per accelerare i negoziati di libero scambio con il Giappone e la Corea del Sud e considererà l'adesione all'accordo globale e progressivo per il partenariato trans-pacifico. Infine, la Cina ha annunciato che nel 2021 le spese militari verranno incrementate di 30 miliardi di dollari rispetto al 2020, passando dal 6,6% al 6,8% del budget della spesa pubblica complessiva.
RITORNO ALL’OBIETTIVO DI CRESCITA
Nel 2020, causa pandemia, la Cina non aveva indicato nessun obiettivo di crescita per la prima volta dal 1994. Tuttavia è stato comunque l'unico paese a registrare una modesta espansione del prodotto (+2,3%) di fronte alla recessione globale provocata dalle conseguenze della pandemia. Per rendere un’idea, gli Usa hanno perso il 3,5% nel 2020 e l’Italia l’8,8% del Pil.
INFLAZIONE E DISOCCUPAZIONE
Il premier cinese ha poi indicato un obiettivo di aumento dell'occupazione a 11 milioni di occupati (9 milioni nel 2020) e un tasso di inflazione del 3% in calo dal 3,5% dello scorso anno. Le autorità cinesi hanno affermato di puntare poi a ridurre il deficit pubblico al 3,2% dal 3,6% e annunciano un aumento del budget per la difesa del 6,8% dal +6,6% registrato nel 2020.
AUMENTATE LE SPESE MILITARI
Sul versante del commercio internazionale, Li ha detto che il paese "promuoverà la crescita di relazioni d'affari Cina-USA reciprocamente vantaggiose sulla base dell'uguaglianza e del rispetto reciproco". Inoltre, pur non approfondendo la questione, il premier ha detto che la Cina lavorerà per accelerare i negoziati di libero scambio con il Giappone e la Corea del Sud e considererà l'adesione all'accordo globale e progressivo per il partenariato trans-pacifico. Infine, la Cina ha annunciato che nel 2021 le spese militari verranno incrementate di 30 miliardi di dollari rispetto al 2020, passando dal 6,6% al 6,8% del budget della spesa pubblica complessiva.
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