Euromobiliare SGR

Il “tiro alla fune” che spinge al rialzo i tassi dei Treasury

Gli esperti di Euromobiliare SGR sottolineano che gli indicatori economici che segnalano un continuo miglioramento spingono anche al rialzo i rendimenti, penalizzando il mondo dell’investimento a reddito fisso

9 Marzo 2021 21:00

financialounge -  Euromobiliare SGR mercati Radar Tassi d'interesse Treasury Usa
Dopo una breve pausa, i rendimenti dei Treasury americani sulle scadenze più lunghe sono tornati a salire, mettendo gli investitori di fronte ad un contesto in cui la tanto attesa ripresa economica non si riflette in performance univocamente positive per gli asset finanziari. I dati economici sorprendono in positivo e indicatori ciclici robusti rendono sempre più tangibile l’uscita dalla recessione indotta dalla pandemia, creando inevitabilmente una tensione rialzista sui tassi di interesse. La Fed ritiene che la situazione sia sotto controllo e non indica possibili interventi, mentre ora il mercato guarda a giovedì 11, quando la BCE riunisce il board, da cui non ci si attendono comunque cambiamenti alle misure di politica monetaria in essere.

LA FED RESTA ACCOMODANTE


È il quadro delineato dagli esperti di Euromobiliare SGR dopo che la scorsa settimana i rendimenti governativi americani hanno ripreso a salire, con il tasso del Treasury decennale tornato sopra 1,50%, sui massimi degli ultimi 12 mesi, nonostante le dichiarazioni accomandanti del Presidente della banca centrale americana Jerome Powell. Bilancio positivo invece per il comparto azionario, ancora una volta guidato dai temi ciclici, sia a livello geografico che settoriale, che hanno favorito l’Europa e i titoli del settore finanziario e energetico.

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TIRO ALLA FUNE TRA DATI E TASSI


Gli investitori si trovano a fronteggiare un contesto in cui la tanto attesa ripresa economica non si riflette in performance univocamente positive per gli asset finanziari, per questo secondo gli esperti di Euromobiliare SGR si assiste al ‘classico tiro alla fune’, da un lato fra variabili macro e tassi di interesse, e dall’altro tra utili e multipli azionari.

PENALIZZATO IL REDDITO FISSO


I dati macro-economici infatti sorprendono positivamente e gli indicatori ciclici si dimostrano robusti, rendendo tangibile il superamento della fase recessiva e creando inevitabilmente una tensione rialzista sui tassi che finisce per penalizzare il mondo a reddito fisso. Il grafico evidenzia la correlazione tra rendimenti dei Treasury e il miglioramento netto della fiducia delle imprese manifatturiere americane.



In ambito azionario invece, la contrapposizione tra revisioni degli utili in continuo miglioramento, e una certa tendenza alla compressione dei multipli, crea nel breve termine, spazi per episodi di aumento della volatilità.

ATTESA PER LE VALUTAZIONI DELLA BCE


Ora gli investitori guardano a giovedì 11 marzo: in calendario la riunione della BCE, da cui non sono attesi cambiamenti alle misure di politica monetaria in essere. Il focus degli operatori sarà quindi sulla valutazione del quadro economico che esporrà Christine Lagarde, e sull’uso della flessibilità nell’implementazione del PEPP (Pandemic Emergency Purchasing Programme), al fine di mantenere condizioni finanziarie accomodanti in un contesto di tassi in aumento.

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