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Azionario, Natixis: "Finanziari, energetici e materie prime possono migliorare"

Esty Dwek, Head of Global Macro Strategy di Natixis IM Solutions, individua nell’approssimarsi delle riaperture, nel pacchetto Biden e negli utili in crescita, i principali driver di performance

12 Marzo 2021 08:00

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Il tema della reflazione è tornato, i rendimenti obbligazionari sono cresciuti, con quelli del decennale governativo USA in rialzo di 33 punti base e dell’omologo tedesco Bund in crescita di 22 da inizio febbraio. L'irripidimento della curva dei rendimenti ha anche riacceso la rotazione verso le azioni e gli investitori si chiedono quanto ancora possono salire i rendimenti e quale sarà l’impatto sui mercati azionari.

IMPROBABILI FORTI STRAPPI DEI TASSI


Secondo Esty Dwek, Head of Global Macro Strategy di Natixis IM Solutions, è improbabile che i rendimenti obbligazionari continuino a muoversi costantemente verso l'alto. Questo movimento deriva dall’idea che la Fed possa reagire prima del previsto a un aumento dell'inflazione. Ma Natixis non crede che l'inflazione sarà alta a lungo e pensa che la Fed non darà troppo peso a qualsiasi aumento dei prezzi nei prossimi mesi, considerandolo pur sempre un movimento "transitorio" e mantenendo il proprio indirizzo per tutto il 2021.

ASSETT A RISCHIO NON COMPROMESSI


Dwek ritiene che gran parte del rialzo dei rendimenti sia dovuto al miglioramento delle prospettive di crescita e di riapertura. Inoltre, ritmo e portata del movimento appaiono più importanti del livello assoluto dei tassi, facendo intuire che finché il movimento sarà graduale, gli asset a rischio dovrebbero essere in grado di assorbirlo. Guardando ai mercati azionari, Dwek ritiene che stiamo assistendo ad una rotazione.

POSSIBILI CORREZIONI NEL BREVE


Anche se una forte crescita dei rendimenti potrebbe portare ad una correzione nel breve periodo, Dwek non si aspetta un sell-off prolungato. I fondamentali alla base del rally azionario sono ancora presenti e si stanno addirittura rafforzando, lo sforzo sulle vaccinazioni sta acquistando velocità, suggerendo l’avvicinamento della riapertura. Il sostegno fiscale è destinato ad aumentare con il programma di Biden e quello monetario non scompare, mentre le prospettive in termini di utili per quest'anno e il prossimo continuano a migliorare.

BENE FINANZIARI, ENERGIA E MATERIALI


Per questo l’esperta di Natixis rimane costruttiva e crede che settori come il finanziario, l’energetico e quello dei materiali continueranno a beneficiare. Anche le aree geografiche più orientate al value come Europa e Giappone secondo Dwek dovrebbero fare bene, così come l’area Asia-Pacifico ex Giappone, grazie alla maggior esposizione ai mercati delle materie prime e alla crescita cinese.

MAGGIOR POTENZIALE DEGLI HIGH YIELD


Al contrario, Natixis intende ridurre ulteriormente la duration in caso di forte crescita dei rendimenti, e continua a preferire il rischio di credito. In un contesto di spread ridotti e duration più lunghe, Natixis è più cauta sul segmento investment grade e riconosce maggior potenziale all’high yield, anche se in modo selettivo, poiché il rischio di default non è scomparso.

SPAZIO ANCHE PER IL DEBITO EMERGENTE


Mentre i mercati emergenti tendono a soffrire in un contesto caratterizzato dall’aumento dei tassi, osserva in conclusione Dwek, ci sarà spazio per un'ulteriore compressione degli spread all’interno degli stessi emergenti e, di conseguenza, un potenziale per il debito societario emergente in valuta forte per assorbire parte del movimento dei tassi.

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