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BlueBay: prezzi degli asset appesi all’inflazione

Il gestore del credito passa in rassegna tutti i fattori che potrebbero determinare la dinamica dei tassi americani e l’impatto sugli asset, segnalando un atteggiamento più tollerante della Fed rispetto alla Bce

14 Marzo 2021 16:00

financialounge -  asset BlueBay BlueBay Asset Management inflazione Scenari
La traiettoria dell’inflazione nei prossimi mesi sarà fondamentale per i prezzi degli asset e saranno probabili nuove oscillazioni. Al cuore del problema restano i tassi americani. A fine marzo scade la sospensione decisa dalla Fed l’anno scorso della Supplemental Liquidity Ratio, una misura che ha consentito alle banche di acquistare più Treasury nel 2020. Se non verrà prorogata, potrebbero innescarsi vendite stimate vicino ai 200 miliardi di dollari. Inoltre, le banche stanno usando liquidità per riacquistare azioni proprie.

TENSIONI SUI TREASURY IN PARTE RIENTRATE


Nella sua "settimana dei mercati", Mark Dowding, CIO di BlueBay, osserva che i rendimenti dei Treasury sono in parte rientrati sulla scia di dati sull’inflazione statunitense positivi che hanno mandato in rally gli asset rischiosi, con l’azionario tornato ad avvicinarsi ai massimi. L’impressione di Dowding è che la traiettoria dell’inflazione sarà davvero la chiave per determinare le politiche sui tassi, i rendimenti obbligazionari e la direzione complessiva dei mercati nei mesi e trimestri a venire.

POSSIBILI DINAMICHE DI MERCATO IMPEGNATIVE


Se rimane contenuta su livelli bassi, osserva l’esperto di BlueBay, non vi sarà pressione sulla Fed, e la miscela di crescita solida e liquidità abbondante potrebbe continuare a spingere i mercati al rialzo. Ma se l’inflazione inizierà a salire, i rendimenti aumenteranno, creando una dinamica di mercato molto più impegnativa. Vista la combinazione di liquidità abbondante, domanda repressa e carenze nell’offerta, secondo Dowding potrebbero crearsi situazioni in cui vi è “troppo denaro che rincorre troppo pochi beni”, per parafrasare Milton Friedman.

IL RITORNO DEL CONSUMATORE USA


Per questo BlueBay si aspetta rischi di medio termine al rialzo per l'inflazione, considerando le politiche fiscali espansive e una Fed che preferisce reagire ai cambiamenti nei prezzi invece che prevenirli. Ma la combinazione tra stimolo fiscale e ripresa economica potrebbe modificare la propensione al risparmio in propensione alla spesa per consumi, per cui BlueBay si aspetta una forte domanda nei prossimi mesi, con i consumatori statunitensi che alimenteranno il motore dell’economia.

INVESTIMENTI IN INFRASTRUTTURE IN ARRIVO


Inoltre l’imponente pacchetto di investimenti in infrastrutture in arrivo può generare un forte effetto moltiplicatore, contribuendo a un quadro di rendimenti in ulteriore aumento. Anche in Europa sono aumentate le pressioni sui rendimenti dei Bund, ma una crescita dell’Eurozona attorno al 3,5% nel 2021 potrebbe essere soltanto la metà di quella statunitense, quindi la Bce vorrà evitare un inasprimento prematuro delle condizioni finanziarie e ha invece annunciato l’accelerazione degli acquisti di bond nel prossimo trimestre.

BCE POSITIVA PER GLI SPREAD PERIFERICI


L’annuncio di Lagarde è stato favorevole per gli spread dei titoli sovrani dell’Eurozona, con Italia, Grecia e Spagna che hanno sovraperformato, ma BlueBay dubita che gli acquisti del PEPP mireranno a portare a rendimenti materialmente più bassi o spread più ristretti, mentre possono essere considerati più come un'assicurazione contro rendimenti più elevati. Intanto i mercati azionari hanno sperimentato una serie di oscillazioni piuttosto interessanti, con il Nasdaq che ha vissuto prima un brusco e poi un impressionante rimbalzo.

OCCHIO AL PROSSIMO MEETING DELLA FED


Sul mercato del credito, gli spread corporate sono rimasti molto più stabili, con un flusso costante di nuove emissioni che hanno offerto agli investitori l’opportunità di aumentare l’esposizione. Ora BlueBay guarda al meeting della Fed di settimana prossima soprattutto per valutare il linguaggio del FOMC e le prospettive aggiornate su crescita, inflazione e aspettative sui tassi di interesse, con la sensazione che la Banca Centrale americana sia stata molto più tollerante della Bce al rialzo dei rendimenti.

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