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Immobiliare batte Covid: +1,9% dal 2020

Secondo il rapporto Istat sui prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie, nell'anno della pandemia i canoni hanno registrato la crescita più ampia dal 2010

22 Marzo 2021 15:57

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Tra i settori che l’emergenza sanitaria non è riuscita a mettere in ginocchio c’è l’immobiliare. Lo dice l’ultimo rapporto Istat sui prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie. Nel 2020 questi hanno registrato la crescita più ampia in media d’anno (+1,9%) da quando (2010) è disponibile la serie storica dell’indice IPAB, relativo ai prezzi degli immobili.

UN AUMENTO NONOSTANTE LA RIDUZIONE DELLE COMPRAVENDITE


“Questa dinamica si manifesta in un contesto di diminuzione delle compravendite di immobili residenziali del 7,7% rispetto al 2019 – spiega l’istituto di statistica – confermando come l’andamento dei prezzi delle abitazioni risenta solo in parte e con ritardo dei movimenti della domanda”.

VECCHIE E NUOVE ABITAZIONI


In particolare, i canoni delle nuove abitazioni fanno registrare il +2,1% nel 2020 e quelli degli appartamenti già esistenti – che pesano per oltre l’80% sull’indice aggregato – aumentano dell’1,9%.

2010: RECORD IMBATTUTO


Un rialzo sorprendente, ma che non supera la media dei prezzi registrata nel 2010, primo anno per il quale è disponibile la serie storica dell’IPAB. L’anno scorso le tariffe erano comunque inferiori del 15% rispetto a quelle di dieci anni prima (-21,6% per le abitazioni già esistenti, +3,6% per quelle di nuova costruzione). Il tasso di variazione acquisito dell’indice per il 2021 è pari a -0,3% (-0,6% per le abitazioni esistenti e +0,8% per le nuove).

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