JP Morgan AM
"Obbligazioni, puntare sui segmenti con spread più ampi"
Il Bond Bulletin del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan ritiene che il segmento High Yield e in generale l’universo a spread verrà favorito nonostante le tensioni al rialzo dei tassi
24 Marzo 2021 19:00
Le attese di un andamento positivo della crescita economica giocano a favore degli attivi più rischiosi nel segmento del reddito fisso. Al momento, gli spread obbligazionari non sono remunerativi, ma ci saranno opportunità nei settori del mercato che offrono rendimenti più alti. Per gli investitori obbligazionari questo significa che l’accelerazione della crescita, alimentata dalla ripartenza delle economie e dal continuo sostegno di governi e Banche Centrali, in un quadro di rendimenti in rialzo, favorisce i mercati che hanno bassa sensibilità ai tassi d'interesse e offrono spread più ampi.
Sono le conclusioni del Bond Bulletin settimanale del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management, titolato “Puntare al carry”. Nel suo ultimo meeting trimestrale il Team ha rafforzato la convinzione che lo scenario di base sarà una "crescita superiore al trend", dovuta a una concomitanza di fattori: vaccini efficaci, il potenziamento dello stimolo fiscale soprattutto negli Stati Uniti, probabilità che l'eccesso di risparmio accumulato verrà speso alimentando la ripresa dei servizi. J. P. Morgan AM si aspetta per il 2021 un aumento del PIL reale negli Stati Uniti superiore al 7%, ai massimi da 37 anni. Anche i fondamentali delle imprese continuano a migliorare, segno che il ciclo del credito sta passando alla fase di ripresa.
Il Bond Bullettin sottolinea in particolare che il rapporto tra società che hanno visto innalzare il merito creditizio e quelle declassate ha ormai raggiunto il punto di svolta e per fine anno prevede che i tassi di insolvenza negli Stati Uniti scendano dall'attuale 6% intorno al 2-2,5%. Questo contesto favorevole alla crescita dovrebbe far muovere al rialzo i tassi d'interesse, spingendo il Team di J. P. Morgan AM a privilegiare i mercati a maggiore rendimento, che hanno margini per assorbire un inasprimento monetario.
Il Bond Bullettin ritiene improbabile che gli spread sui titoli High Yield statunitensi ed europei, oggi rispettivamente a 373 e 322 punti base, si amplino mentre i tassi di insolvenza scendono. In particolare, il segmento a breve termine del mercato High Yield offre, secondo il Team, protezione da eventuali rialzi dei tassi. Anche le emissioni subordinate del credito europeo mandano un segnale positivo, con gli spread che si collocano tra i 40 e i 130 punti base, al di sopra dei minimi annuali.
Nei Mercati Emergenti, il Bond Bullettin privilegia ugualmente le opportunità che offrono un maggior carry, come i governativi High Yield denominati in valuta forte, giudicati convenienti rispetto a quelli di mercati concorrenti quali l'High Yield USA e i titoli di Stato Investment Grade dei Mercati Emergenti. In un contesto di insolvenze in calo, infatti, gli spread High Yield non dovrebbero ampliarsi. Dal punto di vista tecnico, a prima vista l'andamento di offerta e domanda in alcuni mercati a maggiore rendimento potrebbe sembrare sfavorevole.
Le emissioni sono aumentate nei mercati High Yield statunitensi ed europei e nel segmento degli ibridi europei, mentre la domanda degli investitori retail per titoli High Yield, debito emergente e fondi di obbligazioni corporate Investment Grade è stata modesta. Ma, rileva il Team di J. P. Morgan AM, i flussi verso le strategie multisettoriali continuano a essere vigorosi, con quelli verso i fondi Aggregate di 4,3 miliardi di dollari da inizio mese, mentre i fondi senza vincoli hanno ricevuto sottoscrizioni per 2,1 miliardi.
Complessivamente, stima il Bond Bullettin, da inizio anno gli afflussi di capitali verso strategie Aggregate e senza vincoli ammontano a più di 90 miliardi di dollari, flussi che sostengono indirettamente i diversi segmenti del mercato del credito in quanto i gestori allocano risorse lungo l'intero spettro obbligazionario.
CRESCITA SUPERIORE AL TREND
Sono le conclusioni del Bond Bulletin settimanale del team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management, titolato “Puntare al carry”. Nel suo ultimo meeting trimestrale il Team ha rafforzato la convinzione che lo scenario di base sarà una "crescita superiore al trend", dovuta a una concomitanza di fattori: vaccini efficaci, il potenziamento dello stimolo fiscale soprattutto negli Stati Uniti, probabilità che l'eccesso di risparmio accumulato verrà speso alimentando la ripresa dei servizi. J. P. Morgan AM si aspetta per il 2021 un aumento del PIL reale negli Stati Uniti superiore al 7%, ai massimi da 37 anni. Anche i fondamentali delle imprese continuano a migliorare, segno che il ciclo del credito sta passando alla fase di ripresa.
PRIVILEGIATI I MERCATI A MAGGIOR RENDIMENTO
Il Bond Bullettin sottolinea in particolare che il rapporto tra società che hanno visto innalzare il merito creditizio e quelle declassate ha ormai raggiunto il punto di svolta e per fine anno prevede che i tassi di insolvenza negli Stati Uniti scendano dall'attuale 6% intorno al 2-2,5%. Questo contesto favorevole alla crescita dovrebbe far muovere al rialzo i tassi d'interesse, spingendo il Team di J. P. Morgan AM a privilegiare i mercati a maggiore rendimento, che hanno margini per assorbire un inasprimento monetario.
GLI HIGH YIELD OFFRONO PROTEZIONE
Il Bond Bullettin ritiene improbabile che gli spread sui titoli High Yield statunitensi ed europei, oggi rispettivamente a 373 e 322 punti base, si amplino mentre i tassi di insolvenza scendono. In particolare, il segmento a breve termine del mercato High Yield offre, secondo il Team, protezione da eventuali rialzi dei tassi. Anche le emissioni subordinate del credito europeo mandano un segnale positivo, con gli spread che si collocano tra i 40 e i 130 punti base, al di sopra dei minimi annuali.
BENE GLI HIGH YIELD GOVERNATIVI EMERGENTI IN VALUTA
Nei Mercati Emergenti, il Bond Bullettin privilegia ugualmente le opportunità che offrono un maggior carry, come i governativi High Yield denominati in valuta forte, giudicati convenienti rispetto a quelli di mercati concorrenti quali l'High Yield USA e i titoli di Stato Investment Grade dei Mercati Emergenti. In un contesto di insolvenze in calo, infatti, gli spread High Yield non dovrebbero ampliarsi. Dal punto di vista tecnico, a prima vista l'andamento di offerta e domanda in alcuni mercati a maggiore rendimento potrebbe sembrare sfavorevole.
DOMANDA ANCORA MODESTA
Le emissioni sono aumentate nei mercati High Yield statunitensi ed europei e nel segmento degli ibridi europei, mentre la domanda degli investitori retail per titoli High Yield, debito emergente e fondi di obbligazioni corporate Investment Grade è stata modesta. Ma, rileva il Team di J. P. Morgan AM, i flussi verso le strategie multisettoriali continuano a essere vigorosi, con quelli verso i fondi Aggregate di 4,3 miliardi di dollari da inizio mese, mentre i fondi senza vincoli hanno ricevuto sottoscrizioni per 2,1 miliardi.
SOSTEGNO INDIRETTO A TUTTO IL MERCATO
Complessivamente, stima il Bond Bullettin, da inizio anno gli afflussi di capitali verso strategie Aggregate e senza vincoli ammontano a più di 90 miliardi di dollari, flussi che sostengono indirettamente i diversi segmenti del mercato del credito in quanto i gestori allocano risorse lungo l'intero spettro obbligazionario.