AstraZeneca
Vaccini bloccati ad Anagni, la replica di AstraZeneca: “16 milioni di dosi per l’Ue"
La multinazionale diffonde una nota dopo l’intervento dei Nas nello stabilimento e assicura: “Prime consegne entro aprile dopo l'ok del controllo qualità”
25 Marzo 2021 09:28
Il “giallo” delle dosi di vaccino Astraeneca bloccate ad Anagni si arricchisce di una nuova puntata. Dopo i controlli nello stabilimento Catalent situato in provincia di Frosinone, che si occupa di infialamento di medicinali per conto terzi, arriva la replica di AstraZeneca.
In una nota diffusa la notte scorsa, la multinazionale anglo-svedese, nel mirino dell’Unione europea per i ritardi nelle consegne dei vaccini anti Covid-19, parla di “affermazioni imprecise” in merito alla questione Anagni. “Attualmente - spiegano dalla casa farmaceutica - non sono previste esportazioni se non verso i paesi Covax (Covid-19 Vaccine Global Access, il programma per vaccinare i paesi più poveri, ndr). Ci sono 13 milioni di dosi di vaccino in attesa che il rilascio del controllo di qualità venga inviato a Covax come parte dell'impegno dell'azienda a fornire milioni di dosi ai paesi a basso reddito”.
“Il vaccino - proseguono dall'azienda - è stato realizzato al di fuori dell'Unione Europea (UE) e portato nello stabilimento di Anagni per essere riempito in fiale. Ci sono altri 16 milioni di dosi - è la precisazione - in attesa che il rilascio del controllo di qualità venga spedito in Europa. Circa 10 milioni di dosi saranno consegnate nei paesi dell'UE durante l'ultima settimana di marzo e il saldo sarà consegnato in aprile, poiché le dosi sono approvate per il rilascio dopo il controllo di qualità”. “Non è corretto descriverlo come una riserva. Il processo di produzione dei vaccini è molto complesso e richiede molto tempo. In particolare, le dosi di vaccino devono attendere l'autorizzazione al controllo di qualità dopo il completamento del riempimento delle fiale”.
LA QUESTIONE COVAX
In una nota diffusa la notte scorsa, la multinazionale anglo-svedese, nel mirino dell’Unione europea per i ritardi nelle consegne dei vaccini anti Covid-19, parla di “affermazioni imprecise” in merito alla questione Anagni. “Attualmente - spiegano dalla casa farmaceutica - non sono previste esportazioni se non verso i paesi Covax (Covid-19 Vaccine Global Access, il programma per vaccinare i paesi più poveri, ndr). Ci sono 13 milioni di dosi di vaccino in attesa che il rilascio del controllo di qualità venga inviato a Covax come parte dell'impegno dell'azienda a fornire milioni di dosi ai paesi a basso reddito”.
ATTESA PER IL CONTROLLO QUALITÀ
“Il vaccino - proseguono dall'azienda - è stato realizzato al di fuori dell'Unione Europea (UE) e portato nello stabilimento di Anagni per essere riempito in fiale. Ci sono altri 16 milioni di dosi - è la precisazione - in attesa che il rilascio del controllo di qualità venga spedito in Europa. Circa 10 milioni di dosi saranno consegnate nei paesi dell'UE durante l'ultima settimana di marzo e il saldo sarà consegnato in aprile, poiché le dosi sono approvate per il rilascio dopo il controllo di qualità”. “Non è corretto descriverlo come una riserva. Il processo di produzione dei vaccini è molto complesso e richiede molto tempo. In particolare, le dosi di vaccino devono attendere l'autorizzazione al controllo di qualità dopo il completamento del riempimento delle fiale”.
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