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BlueBay: perché i mercati puntano sulla crescita economica

28 Marzo 2021 15:00

financialounge -  BlueBay investimenti mercati Scenari
dominare il contesto macroeconomico sono sempre, secondo Mark Dowding, CIO di BlueBay, le prospettive di una solida crescita USA nei prossimi trimestri che potrebbe incentivare la domanda di asset rischiosi
La decisione di rimuovere lunedì scorso Agbal e di nominare come nuovo governatore della Banca centrale turca Kavcioglu ha visto una corsa degli investitori ad abbandonare gli asset turchi, preoccupati per una possibile maggiore inflazione, una fuga dai depositi e una potenziale crisi nella bilancia dei pagamenti e nei finanziamenti. I tassi di cambio ‘forward’ della Turchia hanno immediatamente lasciato sul terreno circa il 20% mentre gli spread sul credito sovrano si sono allargati di circa 150 punti base (+1,50%).

RIPERCUSSIONI CONTENUTE SUI MERCATI


Le ripercussioni sui mercati sono state tuttavia contenute. “A dominare il contesto macroeconomico sono sempre le prospettive di una solida crescita nei prossimi trimestri degli USA. L’economia statunitense continua a crescere grazie alle riaperture, con la vita quotidiana che si normalizza a mano a mano che le condizioni climatiche migliorano. Dal momento che i mercati incorporano già dati macro molto positivi, ulteriori movimenti significativi al rialzo nei rendimenti dei Treasury potrebbero essere contenuti finché non emergeranno altre prove tangibili di un aumento dell’inflazione”, fa sapere Mark Dowding, CIO di BlueBay.

UNA TRAIETTORIA PIÙ CHIARA PER IL RAFFORZAMENTO DEL DOLLARO


In questo scenario, potrebbe esserci un nuovo parziale beneficio a favore degli asset rischiosi, dopo il calo di liquidità di fine trimestre e la fine dell’anno fiscale giapponese. Nel mercato valutario, Dowding scorge ora una traiettoria più chiara per il rafforzamento del dollaro nelle prossime settimane. “Il differenziale di rendimento tra i Treasury e i Bund a 10 anni è di 200 punti base (+2,0%): abbinato ai dati solidi dell’economia USA è probabile che il cambio EUR/USD sia spinto al ribasso fino a 1,15 o meno nei prossimi mesi”, spiega il CIO di BlueBay.

PRIVILEGIARE GLI ASSET FINANZIARI SUBORDINATI E GLI IBRIDI CORPORATE


Il manager ammette che i recenti problemi e la disputa con il Regno Unito sull’esportazione di vaccini implicano, nel breve termine, un sentiment fragile per l’Europa. Resta tuttavia fiducioso: il Vecchio Continente risolverà le questioni relative alla campagna vaccinale nei prossimi mesi grazie anche alla prospettiva concreta di disporre, come in tutto il mondo, di un’abbondante fornitura di vaccini. Intanto, gli spread sovrani dell’Eurozona rimangono in un range limitato, e le obbligazioni societarie europee seguono un andamento simile. “Un contesto che ci spinge a privilegiare gli asset finanziari subordinati e gli ibridi corporate, con opportunità da ricercare sia nelle aste primarie che sul mercato secondario”, riferisce Dowding.

UN TASSO DI DISOCCUPAZIONE USA AL 4% ENTRO FINE ANNO


Guardando avanti, venerdì prossimo verranno diffusi i payroll USA (che sveleranno i nuovi posti di lavoro creati a marzo) dove il CIO di BlueBay vede spazio per una sostanziale sorpresa in positivo, sulla scia di un mercato del lavoro che ha ingranato la marcia: il manager stima infatti un tasso di disoccupazione USA al 4% entro la fine dell’anno. “Crediamo che i rendimenti USA toccheranno i nuovi massimi ad aprile, ma con il tasso d’inflazione forward 5y-5y già sopra il 2,5%”, spiega Dowding .

NON TRASCURARE I RISCHI CHE PERSISTONO SUI MERCATI


Un movimento che dovrebbe attrarre i compratori calmierando la rapidità e la portata delle oscillazioni, almeno per qualche mese, e cioè finché non ritorneranno sotto i riflettori i timori sulle aspettative di una maggiore inflazione. Il CIO di BlueBay suggerisce infine di non trascurare i rischi che persistono sui mercati e di tenere conto che gli spread sul credito corporate e quelli sovrani resteranno ampiamente in un range limitato, ma non esclude che l’avvio del nuovo trimestre possa incentivare la domanda di asset rischiosi.

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