Verso la ripresa

Amundi positiva sui titoli ''value'', vede margine di crescita del 10%

Secondo la grande casa occorre un approccio attivo per sfruttare al meglio la grande rotazione dal growth al value perché il percorso non sarà lineare e alla fine ci sarà un punto di caduta che richiederà attenzione

di Stefano Caratelli 8 Aprile 2021 18:30

financialounge -  Amundi growth rotazione Scenari value
Per l’investitore è il momento di sfruttare al meglio la grande rotazione dai titoli growth verso il value, a cui favore giocano molti argomenti a lungo termine, come il fatto che sono fortemente scontati, l’attesa accelerazione dell’inflazione e il ritorno alla crescita economica. Ma è probabile che il percorso non sia affatto lineare, perché quando l’indice MSCI World Growth/Value scende sotto la media a 24 mesi, tende poi a rimbalzare, a volte violentemente, e perché rompere un ordine prestabilito può richiedere tempo.

ANCORA UN MARGINE DEL 10%


Lo sottolinea in un commento Monica Defend, Global Head of Research di Amundi, secondo cui resta ancora un margine di circa il 10% prima che l’indice raggiunga la sua media, ma in seguito potremmo arrivare a un punto di caduta che supporterà la necessità di una gestione attiva per uscirne indenni. L’esperta di Amundi spiega come beneficiare della rotazione in corso dal growth al value soffermandosi in particolare sull’impatto del pacchetto di stimoli di Biden, sugli scenari di breve e lungo periodo e sulle conseguenze della traiettoria dei tassi collegata all’andamento dell’inflazione.

L’INFLAZIONE POTREBBE FAVORIRE I GROWTH


A sostegno della sua analisi, Monica Defend cita i rendimenti dei Treasury USA, che potrebbero arrivare a circa il 2% alimentando la la tentazione di aumentare la duration. Se l’inflazione sale, argomenta Defend, il tema del pricing power, favorevole ad alcuni titoli growth come lusso e Big Tech, potrebbe tornare in voga, mentre anche i temi a lungo termine come piani ecologici, digitalizzazione e ESG potrebbero beneficiare di interessanti punti di ingresso.

VALUE RIMASTI INDIETRO NEL RIMBALZO


Gli stimoli di Biden da 1.900 miliardi di dollari hanno rafforzato il tema value, perchè l’aumento dei tassi accompagna la ripresa e favorisce i titoli ciclici, quelli a bassa capitalizzazione e la maggior parte dei value, mentre ha un effetto penalizzante sui titoli growth con una duration più lunga, scontando gli utili a lungo termine. Secondo Defend, la rotazione ha potenziale per proseguire, anche perché i titoli value, presenti soprattutto nel settore finanziario e in quello energetico, alle prese con sfide strutturali ben note come la trasformazione digitale, la regolamentazione, e la transizione ecologica, hanno sottoperformato nella prima fase di rimbalzo dei mercati.

ROTAZIONE FAVORITA DAI TASSI


Ora l’accelerazione dell’aumento dei tassi a lungo termine, che pesano sui premi al rischio, ha favorito la rotazione dal growth ai titoli value, messi a dura prova durante la recessione e che nei prossimi dodici mesi dovrebbero far meglio rispetto ai titoli growth. Infine, il divario tra le valutazioni storiche tra i due indici, superiore rispetto a com'era nel 2000, indica che il trend potrebbe continuare.

IL VALUE POTRÀ CORRERE ANCORA


In conclusione, l’analisi dell’esperta di Amundi sottolinea la convinzione che lo stile di investimento value potrà correre ancora in questo ciclo e che sarà necessario focalizzarsi progressivamente sul "relative value" che beneficerà di una gestione attiva degli investimenti.

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