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Istat: raddoppia la propensione al risparmio

Nel 2020 la tendenza a non spendere delle famiglie è salita al 15,8% dall'8,2% del 2019. Calano del 10,9% i consumi, anche alimentari. Coldiretti: nel 2020 la spesa per cibo è scesa del 5,5%

9 Aprile 2021 15:16

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La crisi economica dovuta alla pandemia ha allenato gli italiani al risparmio con risultati sorprendenti. Lo dice l’ultimo rapporto Istat sulla spesa per consumi delle famiglie che, stando allo studio, nel 2020 si è contratta del 10,9%, portando la propensione al risparmio al 15,8%: quasi il doppio rispetto all’8,2% del 2019.

L'EFFETTO COVID SUL POTERE D'ACQUISTO


Le misure di sostegno messe in atto per contrastare gli effetti economici dell’emergenza sanitaria hanno attenuato la caduta del reddito disponibile delle famiglie consumatrici, che nel 2020 è diminuito del 2,8% (-32 miliardi di euro)”, fa sapere l’Istat. Il potere d’acquisto, che è il reddito disponibile espresso in termini reali, è diminuito del 2,6% nel 2020, interrompendo una dinamica positiva in atto dal 2014, sei anni prima. Come conseguenza delle misure di sostegno e della contrazione di tasse e contributi, legata all’emergenza sanitaria, è aumentato anche l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche, che per il 2020 è pari a -156,9 miliardi di euro. Un dato sul deficit in netto peggioramento rispetto ai 129 miliardi dell’anno precedente.

I TAGLI SULLA SPESA ALIMENTARE


Nell’anno della pandemia gli italiani non hanno esitato a tagliare perfino sul cibo. Un’analisi di Coldiretti mostra che, nel 2020, la spesa alimentare delle famiglie è crollata del 5,5%. “Si tratta di una brusca inversione di tendenza dopo che il settore era stato il più resistente alla crisi, con un aumento delle vendite al dettaglio determinato anche dal maggior tempo trascorso a casa dai cittadini in lockdown”. Ora l’acuirsi della crisi – continua Coldiretti – “colpisce direttamente i consumi essenziali delle famiglie a partire dal cibo”. A calare a febbraio rispetto all’anno scorso sono state le vendite alimentari in tutte le tipologie commerciali, dalla grande distribuzione (-6,1%) ai piccoli negozi (-2,9%) fino addirittura ai discount (-1,5%). “E' il drammatico effetto sottolinea l’associazione – della presenza in Italia di 5,6 milioni di persone in povertà assoluta, un milione in più rispetto allo scorso anno, con il record negativo dall'inizio del secolo”.

L'AUMENTO DELLA POVERTA'


Fra i nuovi poveri – rileva Coldiretti – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere le loro attività, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalle limitazioni imposte per frenare la pandemia.

COLDIRETTI A SOSTEGNO DI CHI NON CE LA FA


Proprio per questo – conclude l’organizzazione – “abbiamo promosso l’iniziativa Filiera Italia e Campagna Amica, che prevede l’offerta di un pacco di oltre 50 chili con prodotti 100% Made in Italy”.

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