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C’è ancora margine di crescita per il value ma la grande opportunità è l’Italia

In Italia, in attesa delle mosse di Draghi sul Recovery Plan, lo spread si è ridotto ma Piazza Affari non lo riflette. Restano attraenti il trend della rivoluzione elettrica e la cybersecurity

12 Aprile 2021 10:50

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ALLUNGARE L’ORIZZONTE DEI RISPARMIATORI


Oggi si parla molto della grande quantità di risparmi che restano parcheggiati forse anche per il timore di entrare nel territorio complesso del mercato finanziario. Alessandra Manuli di Hedge Invest, nell’articolo “Alessandra Manuli (Hedge Invest): Investiamo nell’Italia che riparte”, spiega che spesso i risparmiatori sono frenati da esperienze negative causate da un timing negativo di ingresso e soprattutto da un orizzonte di breve periodo. Per questo si dice convinta che vada allungato l’orizzonte temporale anche per questi investitori. Ma aggiunge che è molto importante anche la formazione e l’informazione. L’approccio di Alessandra Manuli rientra nell’alveo del movimento globale della "democratizzazione" finanziaria, vale a dire rendere accessibili anche ai piccoli risparmiatori tipologie di investimento un tempo riservate a istituzionali o grandi patrimoni.

PORTARE  AL 2,1% DEL PIL GLI INVESTIMENTI IN RICERCA IN ITALIA


Intanto l’Italia, insieme alla Spagna, riceverà 70 miliardi di euro come contributo a fondo perduto grazie al Recovery Plan e potrà integrare l’importo con prestiti a tassi vantaggiosi che permetteranno di arrivare a circa 209 miliardi di investimenti complessivi. Tra le priorità che possono rilanciare questo Paese, la Ricerca e Sviluppo: l’Italia ha visto migrare molti dei suoi laureati all’estero e ha dovuto introdurre agevolazioni fiscali per il rientro dei cervelli. “Non basterà certo il Recovery Plan a colmare il gap con i paesi più votati alla ricerca (Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud), ma si potrà fare un importante passo in avanti se l’Italia riuscirà a superare la media europea, che vuole dire portare dall’1,3% al 2,1% del PIL le spese per la ricerca”, riferisce nell’articolo “La grande chance dell’Italia per tornare protagonista all’interno dell’EuropaMassimiliano Comità, Portfolio Manager di Kairos.

ITALIA, SPREAD RIDOTTO MA LA BORSA NON LO RIFLETTE


Nel corso dell’ultimo decennio lo spread tra il rendimento dei titoli di Stato italiani e tedeschi a 10 anni ha offerto una misura abbastanza accurata del rischio politico associato all’Italia, della salute dell’economia e dello stato di integrazione europea, con le azioni quotate a Milano che ne hanno assecondato il movimento. Ma, nonostante la forte contrazione dello spread registrata da marzo 2020 in poi, l’azionario italiano in questo caso non ha seguito il movimento. Credit Suisse, nell’articolo “Opportunità Italia: rischio politico ai minimi non ancora prezzato dall’azionario”, osserva che anche la revisione degli utili delle aziende italiane sono superiori rispetto a quelle di altri mercati azionari in Europa, con l’Italia seconda solo dopo la Svizzera. Le valutazioni sono considerate interessanti perché scambiano a un rapporto prezzo/utili di poco sopra i minimi a 15 anni, ma ci sono comunque dei rischi. Il principale, secondo l’analisi di Credit Suisse, è che ci sono grandi questioni strutturali da affrontare e l’Italia sembra effettivamente essere al momento “ora o mai più”.

ANCORA UN MARGINE DEL 10% PER IL VALUE


Monica Defend, Global Head of Research di Amundi, nell’articolo “Amundi positiva sui titoli value, vede margine di crescita del 10%”, spiega perché resta ancora un margine di circa il 10% prima che l’indice value raggiunga la sua media, ma in seguito potremmo arrivare a un punto di caduta che supporterà la necessità di una gestione attiva per uscirne indenni. L’esperta di Amundi spiega come beneficiare della rotazione in corso dal growth al value soffermandosi in particolare sull’impatto del pacchetto di stimoli del neopresidente statunitense Biden, sugli scenari di breve e lungo periodo e sulle conseguenze della traiettoria dei tassi collegata all’andamento dell’inflazione.

TRE TEMI PER IL SECONDO TRIMESTRE


Le azioni cicliche strettamente legate alla ripresa, trascurate per un decennio e penalizzate dalla pandemia, dovrebbero continuare a crescere, ma molte hanno già registrato guadagni significativi rendendo le valutazioni meno attraenti, mentre quelle spinte dal trend di lungo termine dell’innovazione tecnologica hanno ora valutazioni più attraenti dopo che gli investitori hanno modificato i portafogli. Nell’articolo “BlackRock: ecco le azioni su cui puntare oraNigel Bolton, CIO of Fundamental Equities di BlackRock, segnala in particolare tre temi chiave per il secondo trimestre: restare sui ciclici ma con molta selezione, puntare ancora sui vincitori e cavalcare il trend della rivoluzione elettrica.

UN PO’ MENO OTTIMISMO SUI CICLICI


Per Invesco, il governo statunitense è la forza che guida l’andamento economico globale, in una fase di espansione tra iniziale e media, supportato dai vaccini e dagli stimoli fiscali e monetari. L’attesa per gli asset ciclici è sempre che producano ritorni in aumento nel 2021, ma con meno ottimismo che in precedenza. Nell’articolo “Invesco sposta un po’ di peso da Europa ed Emergenti per fare spazio agli asset Usa” gli esperti della casa d’investimento americana rilevano però anche che in giro c’è molto ottimismo, e per questo propongono anche una lista di cose che potrebbero andare storte di qui a fine anno. Al primo posto una pandemia che non si riesce a mettere sotto controllo, seguita da danni collaterali che compromettono la ripresa, da un cambio della correlazione tra azioni che salgono e prezzi dei bond che scendono e infine il fatto che molte delle buone notizie potrebbero essere già state incorporate dai prezzi.

IN CINA FOCUS SU TECNOLOGIA, SANITÀ E AUTO


La nuova strategia del governo di Pechino consiste nel garantire una fonte alternativa di forniture affidabili per un’ampia gamma di servizi e prodotti nazionali in modo da rendere autosufficienti i propri settori economici. “Preferiamo concentrarci sulle imprese private che potrebbero diventare leader nazionali del prossimo futuro in aree come la tecnologia, la sanità, i servizi e i beni di consumo per una classe media in costante evoluzione. Imprese che dovrebbero, da un lato, risultare relativamente immuni alle tensioni commerciali globali, e, dall’altro, trarre vantaggio da interessanti tendenze di lungo periodo”, sottolinea Christopher Thomsen, Gestore di portafogli azionari di Capital Group nell’articolo “Perché con Biden le migliori opportunità in Cina sono tecnologia, sanità e auto”.

I 6 TITOLI DELLA CYBERSECURITY IN PORTAFOGLIO


Nella cyber-sicurezza sono necessari un continuo e attento monitoraggio e una buona selezione da parte del gestore degli investimenti, per cui le allocazioni possono cambiare in qualsiasi momento. Anche in questo campo valgono i rischi generalmente associati agli investimenti azionari. Lo sottolinea, nell’articolo “Sei titoli per investire sul trend della cybersecurity”, Günther Schmitt, Gestore del Raiffeisen Azionario MegaTrends, Raiffeisen Capital Management, spiegando che nel portafoglio del Raiffeisen Azionario MegaTrends sono presenti una serie di società di software che offrono protezione contro gli attacchi informatici a aziende e consumatori. Attualmente Raiffeisen sta investendo in modo concreto in Cyberark, attiva nella Privileged Account Security, in Okta, che opera nell’Identity Management, in Sailpoint, specializzata nell’Identity and Access Management, in Splunk, piattaforma di Log-Monitoring and Reporting, in Trend Micro, che offre Soluzioni complete antivirus, e in ZScaler, impegnata nella Cloud Security.

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