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BlackRock: la rivoluzione green favorirà le quotazioni di nichel, rame e alluminio
Il BlackRock Investment Institute non crede che la ripartenza post-covid delle economie farà partire un superciclo delle commodity come in passato, il greggio resterà indietro e correranno i metalli industriali
13 Aprile 2021 14:54
La potente ripartenza economica ha dato una spinta ai prezzi delle commodity, ma allargando lo sguardo oltre l’orizzonte immediato della ripresa si possono scorgere trend strutturali destinati ad imprimere direzioni diverse alle varie componenti dell’universo delle materie prime. Lo sottolinea l’ultimo commento settimanale del BlackRock Investment Institute, titolato “Commodities rewired”, secondo cui nel breve periodo anche il petrolio verrà supportato, a beneficio degli asset emergenti dei paesi produttori, ma sarà un trend transitorio, perché alla fine la transizione “green” eroderà la domanda di combustibili fossili ponendo un tetto a forti rialzi dei prezzi.
Allo stesso tempo invece, secondo il BlackRock Investment Institute, il trend verso l’energia verde sosterrà in modo strutturale la domanda per altre commodity, segnatamente i metalli industriali, per molti decenni a venire. Ovviamente l’investimento in commodity non è pane quotidiano per molti investitori individuali. L’azionario legato alle commodity è un’opzione possibile, ma in questo caso si aggiungono i rischi specifici di questo tipo di investimento. BlackRock ritiene che la transizione verde avrà l’effetto di penalizzare i settori energy e utility e di premiare nel lungo termine invece tecnologia e healthcare, a giudicare dall’esposizione a rischi e opportunità legati al tema climatico.
Su un orizzonte tattico, BlackRock predilige gli asset legati al ciclo, mantenendo comunque un favore di fondo per la qualità, sovrappesando l’azionario americano, dei mercati emergenti, e anche quello britannico, così come il comparto del credito high yield globale. BlackRock osserva che il FMI ha alzato le stime di crescita globale al 6% per il 2021 e che Wall Street ha toccato nuovi record prima di ritracciare sotto i picchi degli ultimi 14 mesi. Ora il focus nel breve è sui dati relativi alla fiducia dei consumatori americani e all’andamento delle vendite al dettaglio di marzo, dopo il raffreddamento di febbraio.
Tornando al tema principale del commento settimanale, il BlackRock Investment Institute prende le distanze dalla tesi di un inizio di un nuovo “superciclo” delle commodity, e propende per un outlook più sfumato e divergente a seconda dei vari tipi di materie prime. In quest’ottica il supporto al petrolio viene giudicato transitorio, destinato ad esaurirsi quando il rimbalzo delle economie lascerà il passo a un ciclo più normale, mentre lo stesso non vale per alcuni metalli che saranno beneficiari della transizione verde, a cominciare dal rame. Il metallo rosso è reduce da anni di sotto-investimento da parte dei principali produttori, in un trend che la pandemia ha ulteriormente esacerbato.
Ma, sottolinea il BlackRock Investment Institute, la transizione verso un’economia a basso contenuto di carbonio fornirà supporto di lungo termine, non solo al rame, ma anche al nichel e all’alluminio, collegato all’arrivo di forti investimenti in infrastrutture energeticamente più sostenibili. Questo aumenterà la richiesta di una serie di metalli, mentre l’offerta sarà frenata dai costi crescenti di estrazione mineraria, in parte determinati proprio dalle normative più stringenti imposte dalla transizione verde. A inizio millennio la fame cinese di materie prime era stata all’origine dell’ultimo “superciclo” delle commodity, mentre ora il grosso della domanda per metalli industriali dovrebbe essere più globale e provenire sia dai paesi sviluppati che da quelli emergenti.
LA TRANSIZIONE VERDE PENALIZZERÀ ENERGIA E UTILITY
Allo stesso tempo invece, secondo il BlackRock Investment Institute, il trend verso l’energia verde sosterrà in modo strutturale la domanda per altre commodity, segnatamente i metalli industriali, per molti decenni a venire. Ovviamente l’investimento in commodity non è pane quotidiano per molti investitori individuali. L’azionario legato alle commodity è un’opzione possibile, ma in questo caso si aggiungono i rischi specifici di questo tipo di investimento. BlackRock ritiene che la transizione verde avrà l’effetto di penalizzare i settori energy e utility e di premiare nel lungo termine invece tecnologia e healthcare, a giudicare dall’esposizione a rischi e opportunità legati al tema climatico.
RITORNO DEI CICLICI UN TEMA TATTICO
Su un orizzonte tattico, BlackRock predilige gli asset legati al ciclo, mantenendo comunque un favore di fondo per la qualità, sovrappesando l’azionario americano, dei mercati emergenti, e anche quello britannico, così come il comparto del credito high yield globale. BlackRock osserva che il FMI ha alzato le stime di crescita globale al 6% per il 2021 e che Wall Street ha toccato nuovi record prima di ritracciare sotto i picchi degli ultimi 14 mesi. Ora il focus nel breve è sui dati relativi alla fiducia dei consumatori americani e all’andamento delle vendite al dettaglio di marzo, dopo il raffreddamento di febbraio.
RAME FAVORITO NEL LUNGO TERMINE
Tornando al tema principale del commento settimanale, il BlackRock Investment Institute prende le distanze dalla tesi di un inizio di un nuovo “superciclo” delle commodity, e propende per un outlook più sfumato e divergente a seconda dei vari tipi di materie prime. In quest’ottica il supporto al petrolio viene giudicato transitorio, destinato ad esaurirsi quando il rimbalzo delle economie lascerà il passo a un ciclo più normale, mentre lo stesso non vale per alcuni metalli che saranno beneficiari della transizione verde, a cominciare dal rame. Il metallo rosso è reduce da anni di sotto-investimento da parte dei principali produttori, in un trend che la pandemia ha ulteriormente esacerbato.
ANCHE NICHEL E ALLUMINIO BENEFICERANNO
Ma, sottolinea il BlackRock Investment Institute, la transizione verso un’economia a basso contenuto di carbonio fornirà supporto di lungo termine, non solo al rame, ma anche al nichel e all’alluminio, collegato all’arrivo di forti investimenti in infrastrutture energeticamente più sostenibili. Questo aumenterà la richiesta di una serie di metalli, mentre l’offerta sarà frenata dai costi crescenti di estrazione mineraria, in parte determinati proprio dalle normative più stringenti imposte dalla transizione verde. A inizio millennio la fame cinese di materie prime era stata all’origine dell’ultimo “superciclo” delle commodity, mentre ora il grosso della domanda per metalli industriali dovrebbe essere più globale e provenire sia dai paesi sviluppati che da quelli emergenti.