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La digital bank N26 ora offre polizze assicurative per il proprio smartphone

L’istituto tedesco allarga il proprio business per cercare di ridurre le perdite. Il servizio, per ora attivo solo in Germania, dovrebbe arrivare presto in tutta Europa

15 Aprile 2021 10:29

financialounge -  assicurazioni banca N26 smart
La banca digitale tedesca N26 diversifica il proprio business ed entra nel mondo delle assicurazioni. La fintech con sede a Berlino ha annunciato infatti il lancio di un servizio di polizze per smartphone in collaborazione con la startup locale Simplesurance. Una mossa dovuta dalla necessità di generare nuove entrate e invertire il trend che ha visto la realtà tedesca perdere 110 milioni di euro nell’ultimo anno.

IL NUOVO SERVIZIO


Le polizze per smartphone di N26 partono da sei euro al mese e variano in base al valore originale del telefono del cliente, il quale può acquistare la copertura, gestire il proprio piano assicurativo e avviare reclami per danni. Per ora, la nuova funzione della banca digitale è disponibile solo in Germania, ma l’istituto tedesco prevede di distribuire presto il prodotto in più paesi europei, includendo anche polizze per casa, vita e viaggi.

ASSICURAZIONI 2.0


“Quando si tratta di assicurazioni, i clienti oggi devono ancora fare i conti con processi e documenti cartacei complessi e obsoleti”, ha dichiarato Valentin Stalf, co-Ceo e fondatore di N26. “È maturata l’occasione per interrompere questo trend e stiamo offrendo ai clienti una soluzione digitale per le loro esigenze assicurative”.

LA STORIA


Fondata nel 2013, N26 è una delle più grandi banche digitali in Europa. Fa parte dell’ondata di nuovi operatori bancari che offrono tutte le funzionalità di una filiale fisica in un’applicazione per smartphone. Con l’ingresso nel mondo delle assicurazioni, l’istituto tedesco entra in competizione con realtà ben più affermate come Allianz e Axa.

LA DIVERSIFICAZIONE


La scelta di puntare sul ramo assicurativo deriva da due fattori. Il primo è rappresentato dal tentativo di ridurre le perdite, che nel 2020 sono state pari a 110 milioni di euro, in calo dai 165 milioni del 2019; il secondo è l’appetibilità del settore, su cui stanno puntando numerosi investitori. Per fare un esempio, l’assicuratore britannico Zego ha recentemente raccolto 150 milioni di dollari, raggiungendo una valutazione di 1,1 miliardi.

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