conto corrente cointestato
Conto cointestato e Fisco, ecco cosa succede alle detrazioni Irpef
La sentenza del CTP di Perugia fa discutere e mette in difficoltà chi dovrà compilare la dichiarazione dei redditi entro il prossimo 30 settembre. Ecco cosa sono le detrazioni fiscali e quali sono le più diffuse
22 Aprile 2021 14:26
Occorre prestare la massima attenzione al mezzo di pagamento che dà diritto alla detrazione fiscale Irpef: se è effettuato tramite un conto corrente cointestato spetta soltanto al 50%. È questo infatti l’orientamento della sentenza n. 104 depositata il 26 febbraio 2021 (e resa nota da ItaliaOggi.it in questi giorni) della Commissione Tributaria Provinciale (CTP) di Perugia. Quest’ultima è stata chiamata ad esprimere un parere in un contenzioso tra il cointestatario, con il coniuge, di un conto utilizzato per il pagamento della spesa per la quale aveva diritto alla detrazione, e l’Agenzia delle Entrate che ha emesso nei suoi confronti una cartella di pagamento per il recupero parziale a titolo di rimborso.
La CTP di Perugia ha respinto la domanda del ricorrente e l’ha condannato a restituire la detrazione non spettante dal momento che, nel corso del giudizio, non sarebbe stato in grado di dimostrare né la provenienza delle somme presenti sul conto cointestato usate per il pagamento, né la sua titolarità esclusiva. E questo nonostante la legge disponga che ciascun cointestatario del conto possa esigere l’intero saldo depositato, così come, per contro, può essere chiamato a risponderne per la totalità passiva (in caso di saldo in rosso): in poche parole, nel conto corrente cointestato ognuno degli cointestatari ha piena libertà di disporre interamente della somma depositata.
Si tratta di un orientamento in grado di mettere in difficoltà tutti coloro che, per il pagamento delle spese, usufruiscono di un conto cointestato. È infatti molto diffusa tra i coniugi nel nostro Paese la pratica di cointestare un conto per diverse ragioni, sia di carattere economico (per contenere i costi annui di un conto corrente bancario o postale) e sia per ragioni pratiche (per controllare i flussi in entrata e in uscita di tutto il nucleo familiare).
Ora, a meno che non venga ribaltato in un eventuale secondo grado, il giudizio della CTP di Perugia potrebbe scompaginare la compilazione della dichiarazione dei redditi fissata entro il prossimo 30 settembre 2021, per la quale è peraltro previsto, a partire da quest'anno, una ulteriore complicazione: per ottenere le detrazioni delle spese sostenute nel 2020, sarà necessario aver utilizzato strumenti tracciabili, bonifici da conto correnti e giroconti.
Vale la pena ricordare che le detrazioni fiscali sono gli importi che il contribuente ha il diritto di sottrarre all’imposta lorda (Irpef) per stabilire l’importo netto dovuto al Fisco. Le detrazioni fiscali si differenziano per l’aliquota percentuale dell’importo detraibile. Per esempio, le detrazioni più diffuse sono quella al 19%: in questo caso, salvo diverse disposizioni, per ogni 100 euro di spesa annua il contribuente può detrarre 19 euro, ovvero il 19% di quanto effettivamente sostenuto.
Le spese per le quali spetta una detrazione Irpef del 19% comprendono le spese sanitarie, ma solo per la parte che eccede la franchigia di 129 euro: se in un anno si sostengono costi sanitari per 600 euro (visite specialistiche, ticket, medicinali) si ha diritto al 19% di 471 euro, quindi a 89 euro di risparmio Irpef. Le altre detrazioni Irpef al 19%, il cui elenco completo e le modalità di calcolo sono contenute nelle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per la compilazione del modello 730/2021, riguardano anche spese mediche e sanitarie per persone con disabilità, spese veterinarie, interessi passivi del mutuo per chi ha comprato l’abitazione principale, spese universitarie, spese per l’abbonamento ai mezzi pubblici, spese per l’asilo nido, spese funebri, spese per intermediazione immobiliare.
È prevista una detrazione dall'Irpef del 50% di quanto speso nel 2020 per i lavori di ristrutturazione effettuati per l'abitazione d'uso residenziale. In occasione della ristrutturazione è prevista una detrazione, sempre del 50%, anche per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe superiore alla A+ per l'arredo. Per il bonus condizionatori è invece prevista un'aliquota dal 50% al 110% (vedi successivo capitolo Superbonus 110%), a seconda degli interventi. Per i lavori di ristrutturazione l’importo massimo detraibile è pari a 96.000 euro e quindi lo sconto, pari al 50%, sarà di 48.000 euro massimo, detraibili in 10 quote annuali di pari importo.
ll Superbonus è un’agevolazione prevista dal decreto Rilancio che fissa al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Si tratta di misure che vanno ad aggiungersi alle detrazioni previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, compresi quelli per la riduzione del rischio sismico e di riqualificazione energetica degli edifici. La detrazione spetta nella misura del 110% delle spese sostenute, detraibili in 5 quote annuali di pari importo.
UNA SENTENZA CHE FA DISCUTERE
La CTP di Perugia ha respinto la domanda del ricorrente e l’ha condannato a restituire la detrazione non spettante dal momento che, nel corso del giudizio, non sarebbe stato in grado di dimostrare né la provenienza delle somme presenti sul conto cointestato usate per il pagamento, né la sua titolarità esclusiva. E questo nonostante la legge disponga che ciascun cointestatario del conto possa esigere l’intero saldo depositato, così come, per contro, può essere chiamato a risponderne per la totalità passiva (in caso di saldo in rosso): in poche parole, nel conto corrente cointestato ognuno degli cointestatari ha piena libertà di disporre interamente della somma depositata.
MOLTO DIFFUSO IN ITALIA IL CONTO COINTESTATO TRA CONIUGI
Si tratta di un orientamento in grado di mettere in difficoltà tutti coloro che, per il pagamento delle spese, usufruiscono di un conto cointestato. È infatti molto diffusa tra i coniugi nel nostro Paese la pratica di cointestare un conto per diverse ragioni, sia di carattere economico (per contenere i costi annui di un conto corrente bancario o postale) e sia per ragioni pratiche (per controllare i flussi in entrata e in uscita di tutto il nucleo familiare).
LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI ENTRO IL 30 SETTEMBRE 2021
Ora, a meno che non venga ribaltato in un eventuale secondo grado, il giudizio della CTP di Perugia potrebbe scompaginare la compilazione della dichiarazione dei redditi fissata entro il prossimo 30 settembre 2021, per la quale è peraltro previsto, a partire da quest'anno, una ulteriore complicazione: per ottenere le detrazioni delle spese sostenute nel 2020, sarà necessario aver utilizzato strumenti tracciabili, bonifici da conto correnti e giroconti.
COSA SONO LE DETRAZIONI FISCALI
Vale la pena ricordare che le detrazioni fiscali sono gli importi che il contribuente ha il diritto di sottrarre all’imposta lorda (Irpef) per stabilire l’importo netto dovuto al Fisco. Le detrazioni fiscali si differenziano per l’aliquota percentuale dell’importo detraibile. Per esempio, le detrazioni più diffuse sono quella al 19%: in questo caso, salvo diverse disposizioni, per ogni 100 euro di spesa annua il contribuente può detrarre 19 euro, ovvero il 19% di quanto effettivamente sostenuto.
DETRAZIONI AL 19%
Le spese per le quali spetta una detrazione Irpef del 19% comprendono le spese sanitarie, ma solo per la parte che eccede la franchigia di 129 euro: se in un anno si sostengono costi sanitari per 600 euro (visite specialistiche, ticket, medicinali) si ha diritto al 19% di 471 euro, quindi a 89 euro di risparmio Irpef. Le altre detrazioni Irpef al 19%, il cui elenco completo e le modalità di calcolo sono contenute nelle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per la compilazione del modello 730/2021, riguardano anche spese mediche e sanitarie per persone con disabilità, spese veterinarie, interessi passivi del mutuo per chi ha comprato l’abitazione principale, spese universitarie, spese per l’abbonamento ai mezzi pubblici, spese per l’asilo nido, spese funebri, spese per intermediazione immobiliare.
DETRAZIONI AL 50%
È prevista una detrazione dall'Irpef del 50% di quanto speso nel 2020 per i lavori di ristrutturazione effettuati per l'abitazione d'uso residenziale. In occasione della ristrutturazione è prevista una detrazione, sempre del 50%, anche per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe superiore alla A+ per l'arredo. Per il bonus condizionatori è invece prevista un'aliquota dal 50% al 110% (vedi successivo capitolo Superbonus 110%), a seconda degli interventi. Per i lavori di ristrutturazione l’importo massimo detraibile è pari a 96.000 euro e quindi lo sconto, pari al 50%, sarà di 48.000 euro massimo, detraibili in 10 quote annuali di pari importo.
SUPERBONUS 110%
ll Superbonus è un’agevolazione prevista dal decreto Rilancio che fissa al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, per specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Si tratta di misure che vanno ad aggiungersi alle detrazioni previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, compresi quelli per la riduzione del rischio sismico e di riqualificazione energetica degli edifici. La detrazione spetta nella misura del 110% delle spese sostenute, detraibili in 5 quote annuali di pari importo.
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