cina
In Cina nuovo test del digital yuan per arrivare ad azzerare il contante
JD.com, società di e-commerce di Pechino, ha pagato gli stipendi di gennaio con la criptovaluta ufficiale
27 Aprile 2021 09:55
Mentre le istituzioni finanziarie occidentali si interrogano sull’atteggiamento da adottare nei confronti delle criptovalute e sulla possibilità di introdurne una ufficiale, la Cina ha già cominciato a testare lo yuan digitale per i consumi interni, con l’intento di arrivare progressivamente all’eliminazione della moneta contante. Pur non essendo ancora implementato nell’economia locale, la Banca Popolare Cinese sta conducendo degli esperimenti sull’utilizzo dello yuan digitale, anche grazie ad alcune aziende. Una di queste è JD.com, società cinese di e-commerce, che a gennaio ha pagato lo stipendio dei propri dipendenti con la criptovaluta.
Lo yuan digitale non è una criptovaluta come il Bitcoin. Viene emesso dalla Banca Popolare Cinese, l’equivalente della Bce di Pechino. La Cina è stata la prima potenza mondiale a testare i possibili effetti di una criptovaluta ufficiale che, a differenza di quelle presenti sul mercato, non abbia prezzi fluttuanti e un uso limitato e che sia regolamentata da un’autorità centrale. Un’idea che stuzzica anche l’Europa, il Regno Unito e Wall Street.
La Banca Popolare Cinese sta lavorando allo yuan digitale dal 2014 ma il progetto ha visto la luce solo alla fine del 2020, quando il governo di Shenzen ha organizzato una lotteria per regalare un totale di 10 milioni di yuan, equivalenti a circa 1,5 milioni di dollari, in versione cripto. Dopo l’esperimento fatto con JD.com, il prossimo passo della Banca Popolare Cinese è quello di permettere ai visitatori e agli atleti stranieri di utilizzare lo yuan digitale durante le prossime Olimpiadi invernali di Pechino, in programma nel 2022.
RICEVI GRATIS LE NOTIZIE IN ANTEPRIMA
Nonostante la Cina stia lavorando al progetto da diverso tempo, il primo Paese a introdurre una valuta digitale ufficiale sono state le Bahamas, che nell’ottobre del 2020 hanno lanciato il “Sand Dollar”, emesso dalla banca centrale locale e considerato a tutti gli effetti un’estensione della moneta fisica.
LA VALUTA DIGITALE
Lo yuan digitale non è una criptovaluta come il Bitcoin. Viene emesso dalla Banca Popolare Cinese, l’equivalente della Bce di Pechino. La Cina è stata la prima potenza mondiale a testare i possibili effetti di una criptovaluta ufficiale che, a differenza di quelle presenti sul mercato, non abbia prezzi fluttuanti e un uso limitato e che sia regolamentata da un’autorità centrale. Un’idea che stuzzica anche l’Europa, il Regno Unito e Wall Street.
IL PROGETTO
La Banca Popolare Cinese sta lavorando allo yuan digitale dal 2014 ma il progetto ha visto la luce solo alla fine del 2020, quando il governo di Shenzen ha organizzato una lotteria per regalare un totale di 10 milioni di yuan, equivalenti a circa 1,5 milioni di dollari, in versione cripto. Dopo l’esperimento fatto con JD.com, il prossimo passo della Banca Popolare Cinese è quello di permettere ai visitatori e agli atleti stranieri di utilizzare lo yuan digitale durante le prossime Olimpiadi invernali di Pechino, in programma nel 2022.
RICEVI GRATIS LE NOTIZIE IN ANTEPRIMAL’ESEMPIO DELLE BAHAMAS
Nonostante la Cina stia lavorando al progetto da diverso tempo, il primo Paese a introdurre una valuta digitale ufficiale sono state le Bahamas, che nell’ottobre del 2020 hanno lanciato il “Sand Dollar”, emesso dalla banca centrale locale e considerato a tutti gli effetti un’estensione della moneta fisica.
