Assosistema Confindustria
Nel 2020 l'Italia ha importato mascherine per oltre 3 miliardi
Cresciuto del +111% anche l'export. Assosistema Confindustria: "Importiamo DPI realizzati in deroga alle normative e senza marcatura CE"
28 Aprile 2021 16:43
Nel 2020 l’Italia ha importato mascherine protettive per 3,178 miliardi, +1425% rispetto al 2019. Una cifra a cui vanno aggiunti 500 milioni per guanti protettivi – in aumento del 62% dall’anno precedente – e di tute di protezione, camici impermeabili, camici chirurgici monouso e riutilizzabili per 595 milioni, +127%.
Lo calcola l’associazione di settore Assosistema Confindustria, che per le mascherine chirurgiche ed Ffp evidenzia la “contraddizione” con un dato in crescita anche per l’export: +111%. “Questo significa – spiega l’associazione – che il prodotto italiano sicuro marcato CE viene esportato in Europa, mentre il nostro Paese importa prodotti realizzati in deroga alle normative privi della marcatura CE”.
Un possibile scenario che esige chiarezza, prima di tutto dalle istituzioni. Lo fa notare Claudio Galbiati, presidente della sezione Safety di Assosistema Confindustria: “Con l’obiettivo di ottenere un mercato competitivo e sano abbiamo avviato un confronto con la struttura del commissario straordinario Figliuolo e con il Mise. In particolare, abbiamo chiesto: l’abolizione del processo di autorizzazione in deroga dei dispositivi di protezione individuale (DPI) non marcati CE; un quadro chiaro sui quantitativi di DPI necessari al settore sanitario e industriale per la gestione dell’emergenza a oggi e per il ridimensionamento delle scorte strategiche per il futuro”.
Infine, Assosistema Confindustria chiede “un coordinamento delle autorità di sorveglianza e un rafforzamento dei controlli sui prodotti immessi”, in modo da evitare la diffusione di dispositivi inefficaci e non normati. “Siamo ora in attesa di risposte concrete”, conclude Galbiati.
Intanto, nei primi quattro mesi del 2021, il numero di mascherine Ffp2 e Ffp3 sdoganate per l’importazione in Italia “risulta aver già superato del +120,50% i valori del 2020”.
LA "CONTRADDIZIONE" TRA IMPORT ED EXPORT
Lo calcola l’associazione di settore Assosistema Confindustria, che per le mascherine chirurgiche ed Ffp evidenzia la “contraddizione” con un dato in crescita anche per l’export: +111%. “Questo significa – spiega l’associazione – che il prodotto italiano sicuro marcato CE viene esportato in Europa, mentre il nostro Paese importa prodotti realizzati in deroga alle normative privi della marcatura CE”.
IL CONFRONTO CON IL MISE
Un possibile scenario che esige chiarezza, prima di tutto dalle istituzioni. Lo fa notare Claudio Galbiati, presidente della sezione Safety di Assosistema Confindustria: “Con l’obiettivo di ottenere un mercato competitivo e sano abbiamo avviato un confronto con la struttura del commissario straordinario Figliuolo e con il Mise. In particolare, abbiamo chiesto: l’abolizione del processo di autorizzazione in deroga dei dispositivi di protezione individuale (DPI) non marcati CE; un quadro chiaro sui quantitativi di DPI necessari al settore sanitario e industriale per la gestione dell’emergenza a oggi e per il ridimensionamento delle scorte strategiche per il futuro”.
L'ESIGENZA DI COORDINAMENTO E CONTROLLO
Infine, Assosistema Confindustria chiede “un coordinamento delle autorità di sorveglianza e un rafforzamento dei controlli sui prodotti immessi”, in modo da evitare la diffusione di dispositivi inefficaci e non normati. “Siamo ora in attesa di risposte concrete”, conclude Galbiati.
CONTINUA A CRESCERE L'IMPORT DI FFP2 E FFP3
Intanto, nei primi quattro mesi del 2021, il numero di mascherine Ffp2 e Ffp3 sdoganate per l’importazione in Italia “risulta aver già superato del +120,50% i valori del 2020”.
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