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Bolla in vista? Dagli indicatori nessun segnale di pericolo
Storicamente maggio non è un mese facile per Wall Street, ma per il momento i classici indicatori non segnalano pericoli in arrivo
3 Maggio 2021 10:12
Il vecchio ‘sell in May’ è probabilmente il motto più citato di Wall Street, specialmente di questi tempi. Un altro meno popolare recita ‘there is always free cheese in a mouse trap’, vale a dire che il formaggio è sempre gratis in una trappola per topi.
Si parla molto di mercato sopravvalutato, gonfiato dalla liquidità e dalla mancanza di alternative, ma nessun indicatore segnala bolle: i fondamentali economici e societari sono più che solidi, e anche gli indicatori contrarian, come l’indice ‘fear & greed’ di CNN Business o i sondaggi dell’American Association of Individual Investors, non segnalano pericoli eccessi di euforia.
Storicamente maggio non è un gran mese per Wall Street, dal 1983, il periodo maggio-ottobre ha offerto un ritorno positivo del 3,6% contro l’8,7% di novembre-aprile, e negli ultimi 20 anni ha fatto anche peggio con un modesto +1,5%. Maggio può anche essere un mese di falsi allarmi, come nel 2019 per le paure immotivate di guerra dei dazi, o anche di eccezionali occasioni di ingresso, come l’anno scorso. Oggi si entra in maggio sull’onda di un rialzo dell’11% dello S&P 500 da inizio anno, e una pausa di riflessione può starci.
Se nel complesso il mercato appare solido, bisogna stare molto attenti a non farsi ingolosire dal formaggio gratis, vale a dire l’illusione di facili guadagni da parte di investitori alla ricerca di alternative a un mercato giudicato sopravvalutato in speculazioni ‘garantite’ al rialzo o al ribasso disseminate come trappole per aspiranti topi nelle piattaforme per neo-trader disseminate sul web.
INDICATORI PIATTI
Si parla molto di mercato sopravvalutato, gonfiato dalla liquidità e dalla mancanza di alternative, ma nessun indicatore segnala bolle: i fondamentali economici e societari sono più che solidi, e anche gli indicatori contrarian, come l’indice ‘fear & greed’ di CNN Business o i sondaggi dell’American Association of Individual Investors, non segnalano pericoli eccessi di euforia.
MAGGIO MESE COMPLICATO
Storicamente maggio non è un gran mese per Wall Street, dal 1983, il periodo maggio-ottobre ha offerto un ritorno positivo del 3,6% contro l’8,7% di novembre-aprile, e negli ultimi 20 anni ha fatto anche peggio con un modesto +1,5%. Maggio può anche essere un mese di falsi allarmi, come nel 2019 per le paure immotivate di guerra dei dazi, o anche di eccezionali occasioni di ingresso, come l’anno scorso. Oggi si entra in maggio sull’onda di un rialzo dell’11% dello S&P 500 da inizio anno, e una pausa di riflessione può starci.
MEGLIO FARE ATTENZIONE
Se nel complesso il mercato appare solido, bisogna stare molto attenti a non farsi ingolosire dal formaggio gratis, vale a dire l’illusione di facili guadagni da parte di investitori alla ricerca di alternative a un mercato giudicato sopravvalutato in speculazioni ‘garantite’ al rialzo o al ribasso disseminate come trappole per aspiranti topi nelle piattaforme per neo-trader disseminate sul web.
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