Andrea Orcel

BlackRock vota contro la retribuzione del ceo di UniCredit

Lo stipendio di Andrea Orcel, che lo fa diventare il ceo di una banca più pagato in Europa, ha attirato numerose critiche da parte di importanti proxy advisor

14 Maggio 2021 17:23

financialounge -  Andrea Orcel assemblea soci BlackRock Unicredit voto
BlackRock, il più grande azionista di UniCredit, ha votato contro le politiche di remunerazione del gruppo che includono il pacchetto retributivo concordato con il nuovo ceo Andrea Orcel. Lo si legge nel resoconto sulle votazioni dell’assemblea del 15 aprile della banca sul sito web.

LA DECISIONE DELL’ASSEMBLEA


Le politiche di remunerazione sono state approvate dall’assemblea dei soci con il 54,1% del capitale presente, mentre il 42,66% ha votato contro. Per Orcel, quindi, bocciatura evitata da parte degli azionisti ma per poco. Il compenso del nuovo ceo della banca, si aggira intorno ai 7,5 milioni di euro annui, praticamente il doppio del suo predecessore Jean Pierre Mustier. La retribuzione di Orcel, che lo fa diventare il ceo di una banca più pagato in Europa, ha attirato numerose critiche da parte di importanti proxy advisor. Soprattutto in un momento di difficoltà economica a causa della pandemia.

IL PIÙ GRANDE AZIONISTA


BlackRock, il più grande asset manager del mondo con asset per un valore di 9mila miliardi di dollari, è il primo azionista di UniCredit, con una quota del 5,1%. Anche Allianz Global Investors, asset manager che fa capo alla tedesca Allianz, ha votato contro il pacchetto retributivo, sempre secondo il resoconto dell’assemblea. Il gruppo Allianz è il terzo maggior investitore di UniCredit, con una quota del 3,1% subito dietro a Capital Research and Management, che possiede il 5%.

LA SFIDA CON INTESA


Orcel arriva in UniCredit dopo che la banca di Piazza Gae Aulenti è stata superata dalla rivale Intesa Sanpaolo che lo scorso anno ha acquistato Ubi Banca, garantendosi così oltre un quinto del mercato italiano. Il banchiere ha rinunciato a oltre 25 milioni di euro in pagamenti dilazionati dall’ex datore di lavoro Ubs, che aveva lasciato per diventare ceo di Santander nel 2018, incarico che non ha mai ricoperto proprio per una disputa sulla retribuzione.

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