certificato verde
Green pass già dopo prima dose vaccino, ecco come averlo
Il certificato verde attesta di non essere positivi e può essere rilasciato a patto che siano rispettate alcune condizioni. Sarà indispensabile per viaggiare, partecipare a feste e matrimoni e per visitare gli anziani nelle Rsa
20 Maggio 2021 09:32
In Italia la campagna di vaccinazione prosegue spedita: sono oltre 9 milioni gli italiani immunizzati con la doppia dose di vaccino contro il Covid-19. Si tratta del 15,27% della popolazione, mentre le dosi somministrate sono 28.382.984, il 94,2% del totale di quelle consegnate. Chi ha ricevuto anche una sola dose di vaccino potrà richiedere il green pass, indispensabile per viaggiare. Ma cos’è e, soprattutto, come si può ottenere?
Sarà il nuovo termine che ci accompagnerà per mesi e che sarà importante per viaggiare senza problemi quest’estate. Il green pass è un vero e proprio certificato verde che attesta la non contagiosità di chi lo ottiene e può essere rilasciato a patto che siano rispettate queste condizioni: effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo entro 48 ore; stato di avvenuta vaccinazione; guarigione dal Covid.
Il green pass durerà 9 mesi dal completamento del ciclo vaccinale, e non più 6 come inizialmente previsto. La novità contenuta nel decreto Riaperture riguarda le dosi: basterà essersi sottoposti alla prima somministrazione di uno dei vaccini anti-Covid - Pfizer, Moderna, AstraZeneca o Johnson & Johnson - per poter richiedere il certificato.
Il certificato verde può essere rilasciato dopo la somministrazione della prima dose del vaccino e ha validità dal 15esimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale. La durata totale sarà poi di 9 mesi.
Il certificato verde viene rilasciato su richiesta dell’interessato, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria o dall’esercente la professione sanitaria che effettua la vaccinazione. Nel momento in cui viene rilasciato, è disponibile anche per la visualizzazione nel fascicolo sanitario elettronico, consultabile accedendo con lo Spid.
Chi ha già ricevuto due dosi di vaccino, completando quindi il ciclo vaccinale, può richiedere il green pass alla struttura che ha erogato il trattamento sanitario o alla Regione o alla Provincia autonoma in cui ha sede la struttura stessa. La certificazione verde smette di essere valida in caso di contagio da Covid-19.
In attesa di capire come sarà il green pass dell’Unione europea, la versione italiana si potrà utilizzare anche in Europa per i vari viaggi e spostamenti. Le certificazioni rilasciate negli Stati membri dell’Unione europea sono valide in tutto il territorio dell’Ue, così come quelle rilasciate in uno Stato terzo, dopo aver completato il ciclo vaccinale con uno dei farmaci riconosciuti dell’Unione europea. Il green pass in Italia servirà anche per partecipare a cerimonie, feste e matrimoni, anche al chiuso dal 15 giugno, probabilmente per andare in discoteca, quando riapriranno, e per far visita ad anziani nelle Rsa.
LA CERTIFICAZIONE VERDE
Sarà il nuovo termine che ci accompagnerà per mesi e che sarà importante per viaggiare senza problemi quest’estate. Il green pass è un vero e proprio certificato verde che attesta la non contagiosità di chi lo ottiene e può essere rilasciato a patto che siano rispettate queste condizioni: effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo entro 48 ore; stato di avvenuta vaccinazione; guarigione dal Covid.
QUANTO DURA
Il green pass durerà 9 mesi dal completamento del ciclo vaccinale, e non più 6 come inizialmente previsto. La novità contenuta nel decreto Riaperture riguarda le dosi: basterà essersi sottoposti alla prima somministrazione di uno dei vaccini anti-Covid - Pfizer, Moderna, AstraZeneca o Johnson & Johnson - per poter richiedere il certificato.
DA QUANDO È VALIDO
Il certificato verde può essere rilasciato dopo la somministrazione della prima dose del vaccino e ha validità dal 15esimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale. La durata totale sarà poi di 9 mesi.
IN FORMATO CARTACEO O DIGITALE
Il certificato verde viene rilasciato su richiesta dell’interessato, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria o dall’esercente la professione sanitaria che effettua la vaccinazione. Nel momento in cui viene rilasciato, è disponibile anche per la visualizzazione nel fascicolo sanitario elettronico, consultabile accedendo con lo Spid.
PER CHI HA GIÀ ULTIMATO IL CICLO
Chi ha già ricevuto due dosi di vaccino, completando quindi il ciclo vaccinale, può richiedere il green pass alla struttura che ha erogato il trattamento sanitario o alla Regione o alla Provincia autonoma in cui ha sede la struttura stessa. La certificazione verde smette di essere valida in caso di contagio da Covid-19.
A COSA SERVE
In attesa di capire come sarà il green pass dell’Unione europea, la versione italiana si potrà utilizzare anche in Europa per i vari viaggi e spostamenti. Le certificazioni rilasciate negli Stati membri dell’Unione europea sono valide in tutto il territorio dell’Ue, così come quelle rilasciate in uno Stato terzo, dopo aver completato il ciclo vaccinale con uno dei farmaci riconosciuti dell’Unione europea. Il green pass in Italia servirà anche per partecipare a cerimonie, feste e matrimoni, anche al chiuso dal 15 giugno, probabilmente per andare in discoteca, quando riapriranno, e per far visita ad anziani nelle Rsa.
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