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L'analisi

Bank of America rivede al rialzo il Pil dell'Italia, view positiva sui titoli bancari

Dopo la pubblicazione di solide trimestrali un report di BofA valuta positivamente bancari e finanziari in generale e rivede anche in rialzo le stime sul Pil italiano nel 2021

di Virgilio Chelli 22 Maggio 2021 09:30

Il settore finanziario quotato italiano ha messo a segno risultati robusti nel primo trimestre battendo le previsioni anche se l’andamento di Borsa rimane diversificato, con UniCredit che ha tratto il maggior beneficio. Ma in generale la qualità dei bilanci è risultata buona così come le prospettive dell’intera economia italiana, supportata dal sostegno fiscale varato dal governo Draghi. Per questo, oltre a esprimere un giudizio positivo sul comparto bancario e assicurativo, un report di BofA dell’analista Alberto Cordara rivede anche al rialzo le stime del PIL atteso nel 2021 portandole al 4,2%, un punto in più rispetto alla stima precedente.

TUTTE LE TRIMESTRALI BATTONO LE ATTESE


In particolare, BofA passa in rassegna le trimestrali di UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banco BPM, Mediobanca, Mediolanum, Poste Italiane, Azimut e Generali, sottolineando che tutte hanno battuto le stime del mercato. Passando al quadro macro, BofA motiva la sua revisione al rialzo delle stime di crescita del PIL con la robusta risposta in termini di misure fiscali, il nuovo calendario di riapertura delle attività, e gli ambiziosi obiettivi definiti nel Recovery and Resilience Plan. BofA osserva anche che nel primo trimestre il Pil italiano ha registrato una contrazione minore del previsto, indicando che l’impatto della seconda ondata del Covid sarà meno forte di quanto temuto.

ITALIA VERSO IL PICCO DEL RIMBALZO


BofA vede un’economia italiana proiettata a toccare il picco del rimbalzo post-Covid nel terzo trimestre, quando la campagna di vaccinazioni dovrebbe dispiegare interamente i suoi effetti positivi. In ogni caso, Cordara sottolinea che il fattore principale alla base della revisione al rialzo delle stime sul PIL risiede nella valutazione positiva della risposta fiscale del governo Draghi alla crisi, che ha il potenziale di aggiungere un altro mezzo punto di crescita già quest’anno, grazie ai trasferimenti diretti alle aziende nei settori più colpiti e alle misure di sostegno ai redditi. Altri 20 punti base di PIL secondo le stime di BofA dovrebbero essere aggiunti quest’anno dalle moratorie e dalle garanzie sui prestiti previste dal Recovery and Resilience.

SENTIERO DI CRESCITA FINO AL 2026


Per il 2022 inoltre, BofA stima l’aggiunta di altri 10 punti base di crescita del Prodotto interno lordo per ciascuno dei quattro trimestri. In pratica, il piano di Ripresa e Resilienza varato dal governo Draghi è destinato secondo BofA a mettere l’Italia su un chiaro sentiero di supporto fiscale fino al 2026, con misure che totalizzano 205 mld nel periodo 2021- 26, per un importo pari al 10,7% del PIL italiano. Livello che potrebbe raggiungere il 12% del Pil grazie all’ulteriore potenza di fuoco aggiunta da misure di complemento al Recovery, con la prospettiva di una crescita addizionale dell’1,4% sull’arco dei sei anni.
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