Amundi
ETF sempre gettonati dagli investitori globali ad aprile
Amundi ETF analizza i flussi, che continuano ad essere sostenuti, con il comparto azionario che resta favorito rispetto al reddito fisso. Ridimensionamento della propensione al rischio rispetto al mese di marzo
24 Maggio 2021 16:33
Prosegue l’ottimismo sugli ETF da parte degli investitori ad aprile, con afflussi nel mercato globale che restano sostenuti a 104 mld di euro, anche se in flessione dai 124,9 miliardi del mese precedente. Il comparto azionario ha continuato ad essere favorito rispetto a quello del reddito fisso con afflussi rispettivamente di 65 miliardi e 39 miliardi. Nella sua analisi mensile, Amundi ETF ha osservato un ridimensionamento della propensione al rischio da parte degli investitori rispetto a marzo, quando i flussi verso gli strumenti azionari e a reddito fisso erano stati rispettivamente di 108,8 miliardi e 20,2 miliardi.
Nello specifico, l’analisi dei flussi europei del mese di Amundi ETF rileva per l’azionario flussi pari a 9,4 miliardi ad aprile, circa la metà di quanto registrato a marzo, con gli indici mondiali che hanno continuato ad attrarre il favore degli investitori, catturando 5,5 miliardi, mentre si sono registrati disinvestimenti dalle esposizioni su Asia, BRIC, LATAM e Mercati Emergenti. Quasi 1 miliardo è stato disinvestito da questi prodotti, ma si è registrata una piccola allocazione nelle azioni cinesi pari a 132 miliardi.
Amundi ETF segnala che la pandemia continua ad essere una delle principali preoccupazioni in diversi Mercati Emergenti, in particolare India, mentre anche la forza del dollaro Usa ha un impatto negativo su questa asset class. Le strategie settoriali, tematiche e smart beta seguono da vicino i primi classificati in termini di raccolta, registrando 5,0 miliardi di flussi in entrata, con le strategie value e i finanziari che hanno attirato rispettivamente 929 e 669 milioni, riflettendo l'ottimismo degli investitori su una rapida ripresa economica dopo la pandemia.
Le strategie di investimento ESG hanno attirato il 47% dei flussi azionari complessivi, pari a 4,4 miliardi, con gli investitori che hanno invece continuato a disinvestire dai prodotti più tradizionali, favorendo le allocazioni regionali mondiali e del Nord America. Gli investitori hanno inoltre continuato a privilegiare gli indici climatici che hanno registrato flussi in entrata pari a 461 milioni. Gli ETF a reddito fisso registrati in Europa hanno replicato i trend globali con allocazioni per 5,3 miliardi.
In particolare, Amundi ETF segnala che le obbligazioni societarie hanno invertito i deflussi subiti a marzo attirando 2,9 miliardi, mentre i flussi nelle obbligazioni governative sono stati di 1,9 miliardi. Il debito societario dell'Eurozona ha registrato flussi in entrata per 1,4 miliardi, con un terzo nelle soluzioni ESG. Il debito high yield statunitense ha attirato 692 milioni riflettendo la ricerca di rendimenti più elevati. Gli investitori inoltre hanno continuato a favorire i titoli di Stato cinesi con afflussi per 517 milioni.
Le preoccupazioni relative all'inflazione hanno spinto gli investitori a privilegiare le obbligazioni USA indicizzate all'inflazione e quelle sulle scadenze brevi, con le prime che hanno catturato 318 milioni, mentre i titoli di Stato a medio termine USA e di breve e medio termine dell’Eurozona hanno registrato rispettivamente flussi di 271 milioni, 191 e 156 milioni. I prodotti a reddito fisso ESG hanno registrato afflussi complessivi per 1,27 miliardi, con gli investitori che stanno cercando di assicurarsi che l'intero portafoglio abbia un bias per l'investimento sostenibile.
DEFLUSSI DALL’AZIONARIO EMERGENTE
Nello specifico, l’analisi dei flussi europei del mese di Amundi ETF rileva per l’azionario flussi pari a 9,4 miliardi ad aprile, circa la metà di quanto registrato a marzo, con gli indici mondiali che hanno continuato ad attrarre il favore degli investitori, catturando 5,5 miliardi, mentre si sono registrati disinvestimenti dalle esposizioni su Asia, BRIC, LATAM e Mercati Emergenti. Quasi 1 miliardo è stato disinvestito da questi prodotti, ma si è registrata una piccola allocazione nelle azioni cinesi pari a 132 miliardi.
OTTIMISMO SULLA RIPRESA
Amundi ETF segnala che la pandemia continua ad essere una delle principali preoccupazioni in diversi Mercati Emergenti, in particolare India, mentre anche la forza del dollaro Usa ha un impatto negativo su questa asset class. Le strategie settoriali, tematiche e smart beta seguono da vicino i primi classificati in termini di raccolta, registrando 5,0 miliardi di flussi in entrata, con le strategie value e i finanziari che hanno attirato rispettivamente 929 e 669 milioni, riflettendo l'ottimismo degli investitori su una rapida ripresa economica dopo la pandemia.
ESG AZIONARI SEMPRE PIU’ RICHIESTI
Le strategie di investimento ESG hanno attirato il 47% dei flussi azionari complessivi, pari a 4,4 miliardi, con gli investitori che hanno invece continuato a disinvestire dai prodotti più tradizionali, favorendo le allocazioni regionali mondiali e del Nord America. Gli investitori hanno inoltre continuato a privilegiare gli indici climatici che hanno registrato flussi in entrata pari a 461 milioni. Gli ETF a reddito fisso registrati in Europa hanno replicato i trend globali con allocazioni per 5,3 miliardi.
RECUPERO DELLE OBBLIGAZIONI CORPORATE
In particolare, Amundi ETF segnala che le obbligazioni societarie hanno invertito i deflussi subiti a marzo attirando 2,9 miliardi, mentre i flussi nelle obbligazioni governative sono stati di 1,9 miliardi. Il debito societario dell'Eurozona ha registrato flussi in entrata per 1,4 miliardi, con un terzo nelle soluzioni ESG. Il debito high yield statunitense ha attirato 692 milioni riflettendo la ricerca di rendimenti più elevati. Gli investitori inoltre hanno continuato a favorire i titoli di Stato cinesi con afflussi per 517 milioni.
FAVORE PER ESG ANCHE NEL REDDITO FISSO
Le preoccupazioni relative all'inflazione hanno spinto gli investitori a privilegiare le obbligazioni USA indicizzate all'inflazione e quelle sulle scadenze brevi, con le prime che hanno catturato 318 milioni, mentre i titoli di Stato a medio termine USA e di breve e medio termine dell’Eurozona hanno registrato rispettivamente flussi di 271 milioni, 191 e 156 milioni. I prodotti a reddito fisso ESG hanno registrato afflussi complessivi per 1,27 miliardi, con gli investitori che stanno cercando di assicurarsi che l'intero portafoglio abbia un bias per l'investimento sostenibile.