azionario Regno Unito
Azionario britannico attraente, ma sarà un lento recupero
Richard Colwell, di Columbia Threadneedle Investments, registra il ritorno degli investitori dopo la caduta e la risalita post pandemia e vede spazio di crescita in un quadro diversificato che premierà la selezione
27 Maggio 2021 17:15
La Borsa di Londra è reduce da una partita in due tempi contrapposti, prima la caduta causa pandemia a cui hanno resistito meglio i titoli growth e poi la rimonta guidata dai titoli value. Ora si è tornati al punto di partenza, come successo ad esempio al titolo del produttore di carta igienica Morrisons, salito alle stelle in pieno lockdown e poi tornato ai livelli pre-Covid, o a Wetherspoons, crollato per la chiusura dei ristoranti e tornato indietro con le riaperture. Molte altre azioni britanniche su entrambi i fronti sono tornate al punto di partenza, seguendo itinerari diversi.
Richard Colwell, Responsabile azioni britanniche di Columbia Threadneedle Investments, usa la metafora calcistica per descrivere anche la situazione attuale, quella dei tempi supplementari, con il ritorno degli investitori e l’emergere di società che non rientrano in senso stretto nelle categorie growth/value, collocandosi piuttosto nel mezzo. Colwell ritiene che l’azionario del Regno Unito continui a essere sottovalutato, ma anche che ora, eliminate le incognite Brexit e Covid, offra un'esposizione globale e fattori favorevoli sul versante della valuta e della governance.
Le società globali quotate a Londra presentano rapporti prezzo/utili decisamente inferiori alle concorrenti straniere, il che ha spinto a livelli record le fusioni e acquisizioni. Colwell cita tra gli esempi recenti Aggreko, RSA, G4S, William Hill e Signature Aviation e si attende il proseguimento delle aggregazioni. L'avversione degli investitori esteri nei confronti del mercato britannico si è attenuata mentre paradossalmente gli investitori britannici preferiscono acquistare azioni growth globali, senza realizzare che, come già avvenuto nel periodo 2000-2007, il Regno Unito è in grado di sovraperformare gli Stati Uniti.
Colwell non è convinto che sia in atto una semplice rotazione verso i titoli value, così come non si fida molto dell’attuale corsa verso finanza, banche e società minerarie, ma prevede piuttosto un lento recupero, sterlina dopo sterlina, perché le azioni britanniche possono offrire di più. Per questo Columbia intende posizionarsi per sfruttare al meglio una varietà di scenari, giocando “da centrocampisti, abili nella difesa ma capaci anche di fare goal”. Ora gli operatori hanno ritrovato l'ottimismo, ma quando gli stimoli termineranno si avranno più insolvenze di quelle seguite alla crisi finanziaria globale.
Il Regno Unito resta comunque “un ricco terreno di caccia” per l’investitore e, in quanto gestore attivo, Columbia ritiene che il rally attuale sia espressione di un più ampio apprezzamento delle società britanniche e si lascia aperto un ventaglio di possibilità, mantenendo un atteggiamento di apertura nei confronti di settori in difficoltà, mentre ritiene “semplicistico” continuare ad acquistare titoli di banche e materie prime e scommettere sulla reflazione.
Colwell ritiene che in futuro il mercato britannico presenterà un quadro più diversificato che premierà un'efficace selezione, con la possibilità di ottenere risultati brillanti facendo affidamento sulle competenze. Columbia può infatti contare su un processo di ricerca basato sui fondamentali in grado di scovare le gemme nascoste, sull’abilità nel ravvisare società trascurate dagli operatori che presentano solide caratteristiche malgrado qualche problema e sull'engagement attivo con i management al fine di esaminare i motivi alla base delle performance aziendali.
TEMPI SUPPLEMENTARI
Richard Colwell, Responsabile azioni britanniche di Columbia Threadneedle Investments, usa la metafora calcistica per descrivere anche la situazione attuale, quella dei tempi supplementari, con il ritorno degli investitori e l’emergere di società che non rientrano in senso stretto nelle categorie growth/value, collocandosi piuttosto nel mezzo. Colwell ritiene che l’azionario del Regno Unito continui a essere sottovalutato, ma anche che ora, eliminate le incognite Brexit e Covid, offra un'esposizione globale e fattori favorevoli sul versante della valuta e della governance.
VALUTAZIONI ATTRAENTI
Le società globali quotate a Londra presentano rapporti prezzo/utili decisamente inferiori alle concorrenti straniere, il che ha spinto a livelli record le fusioni e acquisizioni. Colwell cita tra gli esempi recenti Aggreko, RSA, G4S, William Hill e Signature Aviation e si attende il proseguimento delle aggregazioni. L'avversione degli investitori esteri nei confronti del mercato britannico si è attenuata mentre paradossalmente gli investitori britannici preferiscono acquistare azioni growth globali, senza realizzare che, come già avvenuto nel periodo 2000-2007, il Regno Unito è in grado di sovraperformare gli Stati Uniti.
SFRUTTARE AL MEGLIO SCENARI DIVERSI
Colwell non è convinto che sia in atto una semplice rotazione verso i titoli value, così come non si fida molto dell’attuale corsa verso finanza, banche e società minerarie, ma prevede piuttosto un lento recupero, sterlina dopo sterlina, perché le azioni britanniche possono offrire di più. Per questo Columbia intende posizionarsi per sfruttare al meglio una varietà di scenari, giocando “da centrocampisti, abili nella difesa ma capaci anche di fare goal”. Ora gli operatori hanno ritrovato l'ottimismo, ma quando gli stimoli termineranno si avranno più insolvenze di quelle seguite alla crisi finanziaria globale.
RICCO TERRENO DI CACCIA
Il Regno Unito resta comunque “un ricco terreno di caccia” per l’investitore e, in quanto gestore attivo, Columbia ritiene che il rally attuale sia espressione di un più ampio apprezzamento delle società britanniche e si lascia aperto un ventaglio di possibilità, mantenendo un atteggiamento di apertura nei confronti di settori in difficoltà, mentre ritiene “semplicistico” continuare ad acquistare titoli di banche e materie prime e scommettere sulla reflazione.
L’IMPORTANZA DELLE COMPETENZE NELLA SELEZIONE
Colwell ritiene che in futuro il mercato britannico presenterà un quadro più diversificato che premierà un'efficace selezione, con la possibilità di ottenere risultati brillanti facendo affidamento sulle competenze. Columbia può infatti contare su un processo di ricerca basato sui fondamentali in grado di scovare le gemme nascoste, sull’abilità nel ravvisare società trascurate dagli operatori che presentano solide caratteristiche malgrado qualche problema e sull'engagement attivo con i management al fine di esaminare i motivi alla base delle performance aziendali.