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Schroders: tre driver guideranno il boom di domanda di semiconduttori
L'internet delle cose, l'Intelligenza Artificiale e le reti di comunicazione, 5G in primis. Uno smartphone con questa tecnologia ha il 50% in più di componenti chip rispetto a un 4G
29 Maggio 2021 09:30
Negli ultimi mesi si è parlato molto della carenza di semiconduttori. Gli Stati Uniti sono arrivati a sospenderne la produzione negli stabilimenti di General Motors, Ford, Toyota e Stellantis e ora le aziende pendono dalle labbra di Biden che ha promesso un finanziamento governativo da 52 miliardi di dollari per generare circa 150 miliardi di investimenti in ricerca e produzione di chip. La situazione non è più rosea nell’Unione europea, che vorrebbe avviare un programma comune per permettere agli Stati membri di finanziare il settore. Al suo interno, chi più ha risentito dell’agonia produttiva sono le aziende automobilistiche, sempre più coinvolte nella transizione verso veicoli elettrici e, dunque, dipendenti dall’industria dei chip.
Ma il settore automotive non è l’unico a soffrire da mesi la mancanza di semiconduttori. Anzi, rappresenta solo una piccola percentuale del mercato finale per questi prodotti. Lo evidenzia un’analisi di Vijay Anand, Analyst, European Equities di Schroders. Secondo l’esperto ci sono driver molto più importanti per la crescita dell’industria dei chip che sempre più contribuiranno al suo rilancio. Tra questi, l’internet delle cose, l’intelligenza artificiale e le reti di comunicazione (4G, 5G e, potenzialmente, 6G).
Nei prossimi dieci anni l’internet delle cose sarà una delle aree responsabili dello sviluppo dei semiconduttori, con sensori e software inclusi nei device per connetterli alla rete. Sono tante le potenziali applicazioni, a cominciare dalle industrie smart, dove ogni fattore – dall’uso dell’energia di un macchinario ai suoi tempi di stand-by – potrà essere monitorato migliorandone l’efficienza e riducendo i costi. Un altro modo ingegnoso per mettere a frutto le risorse dei chip riguarda le “case connesse”: sarà possibile regolarne l’illuminazione, controllare gli elettrodomestici da telefono o tablet, migliorare la sicurezza dell’appartamento attraverso il monitoraggio remoto di eventuali finestre aperte, perdite o fumo.
Naturalmente, fa notare Vijay Anand, “tutti i dati prodotti saranno processati, analizzati e immagazzinati, con una crescita della capacità dei data centre e dell’Intelligenza Artificiale”. A cui contribuirà il progressivo potenziamento della rete 5G, capace di supportare i dati che i device trasferiranno. Il passaggio a questa tecnologia dovrebbe portare anche un aumento della domanda di smartphone dal 40% del 2021 al 69% del 2025, scrive Vijay Anand. “Tutto ciò implicherà una maggiore domanda di semiconduttori, dato che uno smartphone 5G contiene il 50% in più di componenti chip rispetto a uno smartphone 4G”.
Per quanto riguarda il settore automotive, l’ascesa dei veicoli elettrici sta segnando un cambio di passo decisivo. Secondo Infineon Technologies, il valore complessivo dei semiconduttori utilizzati in un veicolo elettrico è più del doppio rispetto a quello di un motore a combustione interna. I nuovi sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems), per esempio, funzionano grazie a radar, sensori e fotocamere che sono in grado di interagire tra loro. Lo step successivo saranno le auto completamente automatizzate, che avranno bisogno di un numero ancora maggiore di chip.
L’analista di Schroders nota poi che nessuna delle innovazioni avvenute nel settore negli ultimi decenni sarebbe stata possibile senza l’azienda olandese ASML, che offre ai produttori di chip le attrezzature per produrre in massa modelli su silicio, contribuendo a rendere gli stessi semiconduttori più piccoli, veloci e “green”.
Altre aziende europee nel settore sono ASM International e BESI, che stanno rendendo possibile l’innovazione in diverse parti della catena produttiva. Produttori veri e propri di chip sono poi Infineon Technologies e STMicroelectronics.
“Il settore, in generale, sta vedendo una crescita della domanda sia ciclica che strutturale”, conclude Vijay Anand. “La domanda ciclica deriva dagli ordini che sono stati rimandati causa Covid e dalla richiesta di nuovi dispositivi per via del trend del lavoro da remoto. Tuttavia, anche se questa domanda si normalizzerà, ci aspettiamo che l’Internet delle cose e l’IA, la comunicazione avanzata e maggiori richieste da parte dell'automotive favoriranno lo sviluppo strutturale dell’industria dei semiconduttori negli anni a venire”.
NON SOLO LE AUTO SOFFRONO LA MANCANZA DI CHIP
Ma il settore automotive non è l’unico a soffrire da mesi la mancanza di semiconduttori. Anzi, rappresenta solo una piccola percentuale del mercato finale per questi prodotti. Lo evidenzia un’analisi di Vijay Anand, Analyst, European Equities di Schroders. Secondo l’esperto ci sono driver molto più importanti per la crescita dell’industria dei chip che sempre più contribuiranno al suo rilancio. Tra questi, l’internet delle cose, l’intelligenza artificiale e le reti di comunicazione (4G, 5G e, potenzialmente, 6G).
L'IMPORTANZA DEI CHIP NEL SETTORE INTERNET DELLE COSE
Nei prossimi dieci anni l’internet delle cose sarà una delle aree responsabili dello sviluppo dei semiconduttori, con sensori e software inclusi nei device per connetterli alla rete. Sono tante le potenziali applicazioni, a cominciare dalle industrie smart, dove ogni fattore – dall’uso dell’energia di un macchinario ai suoi tempi di stand-by – potrà essere monitorato migliorandone l’efficienza e riducendo i costi. Un altro modo ingegnoso per mettere a frutto le risorse dei chip riguarda le “case connesse”: sarà possibile regolarne l’illuminazione, controllare gli elettrodomestici da telefono o tablet, migliorare la sicurezza dell’appartamento attraverso il monitoraggio remoto di eventuali finestre aperte, perdite o fumo.
COME IL 5G INFLUIRÀ SULL'AUMENTO DELLA DOMANDA DI CHIP
Naturalmente, fa notare Vijay Anand, “tutti i dati prodotti saranno processati, analizzati e immagazzinati, con una crescita della capacità dei data centre e dell’Intelligenza Artificiale”. A cui contribuirà il progressivo potenziamento della rete 5G, capace di supportare i dati che i device trasferiranno. Il passaggio a questa tecnologia dovrebbe portare anche un aumento della domanda di smartphone dal 40% del 2021 al 69% del 2025, scrive Vijay Anand. “Tutto ciò implicherà una maggiore domanda di semiconduttori, dato che uno smartphone 5G contiene il 50% in più di componenti chip rispetto a uno smartphone 4G”.
I SEMICONDUTTORI NELLE AUTO ELETTRICHE
Per quanto riguarda il settore automotive, l’ascesa dei veicoli elettrici sta segnando un cambio di passo decisivo. Secondo Infineon Technologies, il valore complessivo dei semiconduttori utilizzati in un veicolo elettrico è più del doppio rispetto a quello di un motore a combustione interna. I nuovi sistemi ADAS (Advanced Driver Assistance Systems), per esempio, funzionano grazie a radar, sensori e fotocamere che sono in grado di interagire tra loro. Lo step successivo saranno le auto completamente automatizzate, che avranno bisogno di un numero ancora maggiore di chip.
L'OLANDESE ASML E I CHIP "DEL FUTURO"
L’analista di Schroders nota poi che nessuna delle innovazioni avvenute nel settore negli ultimi decenni sarebbe stata possibile senza l’azienda olandese ASML, che offre ai produttori di chip le attrezzature per produrre in massa modelli su silicio, contribuendo a rendere gli stessi semiconduttori più piccoli, veloci e “green”.
ALTRE AZIENDE LEADER NEL SETTORE
Altre aziende europee nel settore sono ASM International e BESI, che stanno rendendo possibile l’innovazione in diverse parti della catena produttiva. Produttori veri e propri di chip sono poi Infineon Technologies e STMicroelectronics.
UN TREND DI SVILUPPO DURATURO
“Il settore, in generale, sta vedendo una crescita della domanda sia ciclica che strutturale”, conclude Vijay Anand. “La domanda ciclica deriva dagli ordini che sono stati rimandati causa Covid e dalla richiesta di nuovi dispositivi per via del trend del lavoro da remoto. Tuttavia, anche se questa domanda si normalizzerà, ci aspettiamo che l’Internet delle cose e l’IA, la comunicazione avanzata e maggiori richieste da parte dell'automotive favoriranno lo sviluppo strutturale dell’industria dei semiconduttori negli anni a venire”.