Capital Group
Capital Group: le azioni del settore sanitario saranno le nuove star dei mercati
Secondo Richmond Wolf, Gestore di portafoglio di Capital Group, gli anni '20 saranno il decennio del settore sanitario come gli anni '10 sono stati il decennio delle aziende tecnologiche
14 Giugno 2021 15:10
Gli anni '20 saranno il decennio del settore sanitario. Se gli anni '10 hanno segnato l’era dei titani tecnologici come i FAANG alla guida dei mercati per rivoluzionare il mondo, in questo decennio il testimone potrebbe passare alle azioni sanitarie, un settore che non ha mai vissuto un momento altrettanto stimolante, grazie al sequenziamento del genoma umano e allo sviluppo di vaccini efficaci contro la pandemia del covid 19. Lo sottolinea Richmond Wolf, Gestore di portafoglio/Analista degli investimenti di Capital Group, secondo cui lo sviluppo di nuovi farmaci sta diventando.
Wolf fa notare che Stati Uniti e Europa non sono più gli unici protagonisti nei farmaci, e cita la società biotecnologica cinese BeiGene che ha recentemente ottenuto la prima approvazione dall’FDA per Brukinsa, farmaco contro il tumore del sangue, ma anche HUTCHMED, sempre cinese ma quotata al Nasdaq, sulla buona strada per ottenere l’approvazione al suo trattamento dei tumori neuroendocrini. Il ruolo della Cina nel settore farmaceutico globale, sia come mercato di sbocco che come fonte di innovazione a livello globale, non può che rafforzarsi in futuro, secondo Wolf.
E i mercati sono potenzialmente enormi, come ad esempio per le cure contro alcune forme tumorali e altre patologie comuni. Solo poche settimane fa, ricorda Wolf, la Cina ha depositato per l’approvazione negli Stati Uniti il primo inibitore del PD-1, la stessa categoria del farmaco Keytrude di Merck, con un mercato potenziale da 50 mld di dollari. Solo per il farmaco di Merck, sottolinea l’esperto di Capital Group, il picco di vendite è compreso tra i 25 e 30 mld di dollari, con il brevetto che scadrà solo nel 2028, mentre ci sono altre quattro aziende in lizza, intenzionate a presentare una richiesta di approvazione negli USA.
RICEVI GRATIS LE NOTIZIE IN ANTEPRIMA
Wolf definisce lo sviluppo in tempi record dei vaccini “un miracolo medico moderno”, con il percorso più rapido mai registrato da qualunque altro farmaco simile, il cui sviluppo in passato ha richiesto anni se non decenni, come per il vaccino antipolio o quelli contro la varicella e l’ebola. Inoltre, la capacità produttiva globale è anche maggiore di quanto si credesse possibile solo un anno fa, perché solo quest’anno saranno prodotte 13 miliardi di dosi di vaccino. Un risultato storico reso possibile dalla collaborazione mondiale, come quella tra Pfizer e BioNTech che ha prodotto il primo vaccino a ricevere l’approvazione negli USA.
L’impegno ha coinvolto aziende, governi e università di tutto il mondo, sottolinea Wolf, citando il caso di Moderna che ha stretto una partnership con una divisione dei National Institutes of Health americano, e del gigante farmaceutico britannico AstraZeneca che ha lavorato con l’Università di Oxford per produrre una sua versione. Stati Uniti e Unione Europea hanno fornito finanziamenti che solo i governi possono permettersi, con miliardi di dollari di incentivi pubblici anticipati hanno permesso alle aziende di compiere in parallelo passi che normalmente avrebbero fatto in sequenza.
Ora la domanda è se questi ritmi si potranno replicare. Sebbene lo sviluppo di altri farmaci non goda dello stesso livello di finanziamenti dei vaccini, la velocità della scienza ha fatto un grande balzo in avanti. I progressi dell’analisi genetica e lo sviluppo dei primi vaccini mRNA hanno aperto le porte a una nuova era con gli effetti più dirompenti possibili nel segmento dell’immuno-oncologia o nel trattamento di varie forme di cancro, sottolinea Wolf. I trattamenti derivati dai test genetici, osserva in conclusione l’analisi di Capital Group, hanno il potenziale di allungare la vita e generare miliardi di dollari di entrate per le aziende che li sviluppano.
RUOLO EMERGENTE DELLA CINA
Wolf fa notare che Stati Uniti e Europa non sono più gli unici protagonisti nei farmaci, e cita la società biotecnologica cinese BeiGene che ha recentemente ottenuto la prima approvazione dall’FDA per Brukinsa, farmaco contro il tumore del sangue, ma anche HUTCHMED, sempre cinese ma quotata al Nasdaq, sulla buona strada per ottenere l’approvazione al suo trattamento dei tumori neuroendocrini. Il ruolo della Cina nel settore farmaceutico globale, sia come mercato di sbocco che come fonte di innovazione a livello globale, non può che rafforzarsi in futuro, secondo Wolf.
MERCATI DA DECINE DI MLD DI DOLLARI
E i mercati sono potenzialmente enormi, come ad esempio per le cure contro alcune forme tumorali e altre patologie comuni. Solo poche settimane fa, ricorda Wolf, la Cina ha depositato per l’approvazione negli Stati Uniti il primo inibitore del PD-1, la stessa categoria del farmaco Keytrude di Merck, con un mercato potenziale da 50 mld di dollari. Solo per il farmaco di Merck, sottolinea l’esperto di Capital Group, il picco di vendite è compreso tra i 25 e 30 mld di dollari, con il brevetto che scadrà solo nel 2028, mentre ci sono altre quattro aziende in lizza, intenzionate a presentare una richiesta di approvazione negli USA.
RICEVI GRATIS LE NOTIZIE IN ANTEPRIMAMIRACOLO MEDICO MODERNO
Wolf definisce lo sviluppo in tempi record dei vaccini “un miracolo medico moderno”, con il percorso più rapido mai registrato da qualunque altro farmaco simile, il cui sviluppo in passato ha richiesto anni se non decenni, come per il vaccino antipolio o quelli contro la varicella e l’ebola. Inoltre, la capacità produttiva globale è anche maggiore di quanto si credesse possibile solo un anno fa, perché solo quest’anno saranno prodotte 13 miliardi di dosi di vaccino. Un risultato storico reso possibile dalla collaborazione mondiale, come quella tra Pfizer e BioNTech che ha prodotto il primo vaccino a ricevere l’approvazione negli USA.
IL SUPPORTO FINANZIARIO DEI GOVERNI
L’impegno ha coinvolto aziende, governi e università di tutto il mondo, sottolinea Wolf, citando il caso di Moderna che ha stretto una partnership con una divisione dei National Institutes of Health americano, e del gigante farmaceutico britannico AstraZeneca che ha lavorato con l’Università di Oxford per produrre una sua versione. Stati Uniti e Unione Europea hanno fornito finanziamenti che solo i governi possono permettersi, con miliardi di dollari di incentivi pubblici anticipati hanno permesso alle aziende di compiere in parallelo passi che normalmente avrebbero fatto in sequenza.
LE POTENZIALITÀ DELLA GENETICA
Ora la domanda è se questi ritmi si potranno replicare. Sebbene lo sviluppo di altri farmaci non goda dello stesso livello di finanziamenti dei vaccini, la velocità della scienza ha fatto un grande balzo in avanti. I progressi dell’analisi genetica e lo sviluppo dei primi vaccini mRNA hanno aperto le porte a una nuova era con gli effetti più dirompenti possibili nel segmento dell’immuno-oncologia o nel trattamento di varie forme di cancro, sottolinea Wolf. I trattamenti derivati dai test genetici, osserva in conclusione l’analisi di Capital Group, hanno il potenziale di allungare la vita e generare miliardi di dollari di entrate per le aziende che li sviluppano.
