azionario
Vontobel: dal risiko bancario occasioni da cogliere nel mercato azionario italiano
Al Summer Outlook di metà anno gli esperti di Vontobel hanno espresso valutazioni positive sugli asset a rischio, in particolare azionario europeo e italiano, con il risiko bancario in moto
17 Giugno 2021 15:20
La Fed è in pieno controllo della situazione, i Treasury americani credono alla narrativa di un’inflazione alta ma temporanea e mantengono i rendimenti ben sotto i massimi del 2021, mentre la ripresa si rafforza nei paesi sviluppati, con l’America che corre ma l’Europa scalda i muscoli, mentre la corsa degli emergenti sembra aver toccato il picco. Il tutto va a comporre un quadro decisamente favorevole per gli asset a rischio, azionario in particolare, ma ancora anche il debito corporate High Yield, con l’azionario europeo più attraente di quello americano per le valutazioni più contenute. E c’è valore da cogliere in Italia, grazie al cammino virtuoso intrapreso dal governo Draghi e alle grandi manovre in corso del risiko bancario, con un possibile triangolo Unicredit-Banco BPM e Generali.
Sono le indicazioni emerse dall’outlook di metà anno di Vontobel, tenuto con la stampa finanziaria in modalità virtuale, in cui sono state esposte le view degli esperti della casa d’investimento sull'attuale situazione macroeconomica, con focus sulle prospettive di investimento per i prossimi mesi in relazione a inflazione, tassi di interesse e anche Impact Investing. Sono intervenuti in particolare Gianluca Ungari, Head of Portfolio Management Italy, Mondher Bettaieb-Loriot, Head of Corporate Bonds e Elena Tedesco, esperta investimenti sostenibili e appunto Impact Investing.
In particolare, Ungari ha sottolineato le performance buone delle azioni soprattutto sulla parte legata al ciclo economico in espansione, e anche delle commodity ripartite dopo un decennio stagnante. Una sorpresa positiva è stata la performance dell’Europa, che ha fatto meglio di emergenti e Usa, mentre sta soffrendo sul lato inflazione il mondo obbligazionario, soprattutto i governativi. Va invece meglio il mercato High Yield. In questo contesto la Fed, che ieri ha lasciato i tassi e gli acquisti invariati, ha il pieno controllo della situazione, con la previsione di un rientro dell’inflazione in corso di 2022, anche se nel ‘dot-plot’ dei 18 membri del FOMC ha indicato la possibilità che i tassi aumentino già nel 2023.
Ungari ha spiegato che il ‘dot-plot’ non prevede le mosse future della Fed, ma registra il consenso del mercato sul livello futuro dei tassi. In questo contesto le azioni americane presentano valutazioni elevate, con prezzi pari in media a 22 volte gli utili attesi a 12 mesi, mentre quelle europee sembrano più appetibili con un multiplo di 17 volte, di qui il sovrappeso assegnato da Vontobel alle azioni europee. Le valutazioni azionarie in generale sono alte, ma comunque sostenibili per due elementi, vale a dire i tassi che restano bassi e una crescita dell’economia importante sia a livello top down che bottom up. Per gli altri mercati, Vontobel ha adottato un approccio neutrale sugli emergenti, per la mini-stretta creditizia in Cina mantiene un sovrappeso su High Yield e un sottopeso sui governativi.
Mondher Bettaieb-Loriot ha insistito sul fatto che la volatilità resta molto bassa perché la Fed “ha il controllo”, un fatto molto importante, che spinge a posizionarsi su asset a rischio. Per l’esperto di Vontobel è fondamentale seguire da vicino il rendimento dei Treasury, che si sono stabilizzati, allineandosi alla narrativa della Fed di un’inflazione transitoria, con anche le pressioni sui salari destinate a rientrare. I mercati possono stare tranquilli perché la Fed è in pieno controllo, e anche se prima o poi dovesse muovere i tassi ufficiali, i tassi a lunga restano bassi e potenzialmente possono scendere, perché dopo il violento rimbalzo post-pandemia l’economia tornerà dove era prima, mentre anche il deficit federale USA è destinato a ridimensionarsi dopo balzo nel 2021, il che consentirà condizioni molto favorevoli per il mercato del credito alle imprese.
L’esperto di Vontobel ha anche parlato di molte opportunità in Europa, soprattutto nel comportato dei titoli bancari europei, segnalando con parole positive il caso Italiano. Bettaieb-Loriot ha definito l’Italia “in buona forma”, sottolineando che il programma di Draghi sta funzionando e che il livello debito comincerà ridursi rispetto al Pil dal 2024. L’esperto ha segnalato anche il valore da cogliere sul mercato azionario italiano, con il fermento di fusioni possibili nel settore bancario, con focus su Unicredit e Banco BPM possibili protagonisti. L’esperto di Vontobel ha anche accennato alla possibilità che Unicredit decida di unire le forze con Generali.
PROSPETTIVE DI TASSI E INFLAZIONE
Sono le indicazioni emerse dall’outlook di metà anno di Vontobel, tenuto con la stampa finanziaria in modalità virtuale, in cui sono state esposte le view degli esperti della casa d’investimento sull'attuale situazione macroeconomica, con focus sulle prospettive di investimento per i prossimi mesi in relazione a inflazione, tassi di interesse e anche Impact Investing. Sono intervenuti in particolare Gianluca Ungari, Head of Portfolio Management Italy, Mondher Bettaieb-Loriot, Head of Corporate Bonds e Elena Tedesco, esperta investimenti sostenibili e appunto Impact Investing.
FED IN PIENO CONTROLLO DELLA SITUAZIONE
In particolare, Ungari ha sottolineato le performance buone delle azioni soprattutto sulla parte legata al ciclo economico in espansione, e anche delle commodity ripartite dopo un decennio stagnante. Una sorpresa positiva è stata la performance dell’Europa, che ha fatto meglio di emergenti e Usa, mentre sta soffrendo sul lato inflazione il mondo obbligazionario, soprattutto i governativi. Va invece meglio il mercato High Yield. In questo contesto la Fed, che ieri ha lasciato i tassi e gli acquisti invariati, ha il pieno controllo della situazione, con la previsione di un rientro dell’inflazione in corso di 2022, anche se nel ‘dot-plot’ dei 18 membri del FOMC ha indicato la possibilità che i tassi aumentino già nel 2023.
AZIONI CARE MA PREZZI SOSTENIBILI
Ungari ha spiegato che il ‘dot-plot’ non prevede le mosse future della Fed, ma registra il consenso del mercato sul livello futuro dei tassi. In questo contesto le azioni americane presentano valutazioni elevate, con prezzi pari in media a 22 volte gli utili attesi a 12 mesi, mentre quelle europee sembrano più appetibili con un multiplo di 17 volte, di qui il sovrappeso assegnato da Vontobel alle azioni europee. Le valutazioni azionarie in generale sono alte, ma comunque sostenibili per due elementi, vale a dire i tassi che restano bassi e una crescita dell’economia importante sia a livello top down che bottom up. Per gli altri mercati, Vontobel ha adottato un approccio neutrale sugli emergenti, per la mini-stretta creditizia in Cina mantiene un sovrappeso su High Yield e un sottopeso sui governativi.
TREASURY ALLINEATI ALLA NARRATIVA DELLA FED
Mondher Bettaieb-Loriot ha insistito sul fatto che la volatilità resta molto bassa perché la Fed “ha il controllo”, un fatto molto importante, che spinge a posizionarsi su asset a rischio. Per l’esperto di Vontobel è fondamentale seguire da vicino il rendimento dei Treasury, che si sono stabilizzati, allineandosi alla narrativa della Fed di un’inflazione transitoria, con anche le pressioni sui salari destinate a rientrare. I mercati possono stare tranquilli perché la Fed è in pieno controllo, e anche se prima o poi dovesse muovere i tassi ufficiali, i tassi a lunga restano bassi e potenzialmente possono scendere, perché dopo il violento rimbalzo post-pandemia l’economia tornerà dove era prima, mentre anche il deficit federale USA è destinato a ridimensionarsi dopo balzo nel 2021, il che consentirà condizioni molto favorevoli per il mercato del credito alle imprese.
ITALIA IN BUONA FORMA, OCCASIONI SUL RISIKO BANCARIO
L’esperto di Vontobel ha anche parlato di molte opportunità in Europa, soprattutto nel comportato dei titoli bancari europei, segnalando con parole positive il caso Italiano. Bettaieb-Loriot ha definito l’Italia “in buona forma”, sottolineando che il programma di Draghi sta funzionando e che il livello debito comincerà ridursi rispetto al Pil dal 2024. L’esperto ha segnalato anche il valore da cogliere sul mercato azionario italiano, con il fermento di fusioni possibili nel settore bancario, con focus su Unicredit e Banco BPM possibili protagonisti. L’esperto di Vontobel ha anche accennato alla possibilità che Unicredit decida di unire le forze con Generali.