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Il prezzo dell’oro è in calo, ecco perché ora “passa di moda”

L’inflazione è in aumento e la Fed potrebbe alzare i tassi prima del previsto. In questo scenario il metallo giallo perde valore

18 Giugno 2021 11:44

financialounge -  bene rifugio FED inflazione mercati oro prezzo
La quotazione dell’oro continua a scendere. Il prezzo del metallo giallo è calato del 4% mercoledì, per ampliare il ribasso ieri, giovedì, con un oncia che viene scambiata a meno di 1.800 dollari. Si tratta della prima volta da maggio. Guardando i numeri, pare che l’oro stia vivendo una fase ribassista, dopo essere cresciuto notevolmente nei mesi scorsi.

ORO E INFLAZIONE


Se è vero che l’oro spesso aumenta di valore insieme ai timori di inflazione, sembra che Wall Street abbia già scontato questo scenario. Detto in altre parole, l’inflazione non è più solo un timore, ma si è concretizzata con un aumento dei prezzi che resterà una costante nei prossimi mesi. Tanto che la Federal Reserve, nella sua ultima riunione, ha lascito intendere che metterà mano prima del previsto ai tassi di interesse, con futuri aumenti proprio per contrastare l’inflazione, prima della fine del 2023.

GLI INVESTITORI COMINCIANO A VENDERE


Con la Fed intenzionata ad agire per ridurre l’inflazione in aumento, gli investitori cominciano a vendere oro. Il motivo è ancora legato ai tassi di interesse. Se questi dovessero aumentare, il metallo giallo perderebbe attrattiva a favore di altre asset class che, tradizionalmente, beneficiano maggiormente di uno scenario di tassi in crescita. Le obbligazioni in primis.

DOLLARO PIÙ FORTE


Un altro aspetto da considerare, in questa prospettiva, è il rafforzamento del dollaro. Con un biglietto verde più forte e con rendimenti obbligazionari più alti, molti investitori potrebbero continuare a vendere oro, contribuendo a far calare il valore del metallo prezioso. Per molti analisti è ancora prematuro parlare di svendita, ma il trend al ribasso sembra più stabile oggi rispetto a qualche settimana fa.

BENE RIFUGIO PER ECCELLENZA


L’oro è considerato il bene rifugio per eccellenza. La sua quotazione cresce nei momenti di alta volatilità, con i mercati azionari sotto pressione. Il crollo dei listini azionari del marzo 2020, per esempio, è stato seguito da un forte aumento della quotazione dell’oro. Avere una parte di oro in portafoglio, sempre in un’ottica di diversificazione, resta per molti investitori un’idea sensata. Si tratta di un bene resistente, che si adatta meglio al cambio di scenario geopolitico, perdendo valore meno velocemente rispetto ad altre asset class.

AZIONI IN CALO


A risentire dei ribassi del metallo giallo sono anche le principali società che lo estraggono. Newmont (-6,98%), AngloGold Ashanti (-4,28%) e Barrick (-6,33%) hanno tutte chiuso la giornata di contrattazioni di ieri, in profondo rosso. Stesso trend anche per gli ETF legati all’oro. A febbraio anche Warren Buffet ha venduto l’intera partecipazione in Barrick Gold, dopo aver effettuato l’investimento la scorsa estate con la sua Berkshire Hathaway.

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