BlueBay Asset Management
Il valore aggiunto del credito illiquido dei mercati emergenti
Secondo BlueBay una componente selezionata di credito illiquido dei mercati emergenti di alta qualità può offrire vantaggi potenziali significativi per integrare un portafoglio di credito privato
di Redazione 22 Giugno 2021 12:44
Recenti sondaggi rivelano che il 66% dei fondi pensione ritiene che dovrà fare i conti con un flusso di cassa negativo e che il 53% di quelli che oggi sono in positivo prevede di ritrovarsi in territorio negativo entro cinque anni. In parallelo, i nuovi requisiti patrimoniali basati sul rischio limitano la libertà di investimento delle compagnie assicurative, proprio in una fase in cui i rendimenti reali sono ai minimi storici e si diffondono i timori di valutazioni estreme sui mercati finanziari.
Non stupisce se, nell'ultimo decennio, molti istituzionali si siano rivolti alle strategie focalizzate sul credito illiquido e privato, inizialmente negli Stati Uniti e poi in Europa, come interessante alternativa per aumentare i rendimenti del portafoglio e ridurre la volatilità. Tuttavia, anche questa strada ha mostrato i suoi limiti: l’era dei tassi a zero e negativi ha costretto molte di queste strategie a scendere più in basso nel rating della curva del credito.
“Si rende opportuno ampliare selettivamente l’universo d’investimento al di là delle tradizionali aree dei mercati sviluppati. Crediamo che un approccio geografico più ampio consentirebbe agli investitori a lungo termine di accedere a un insieme di interessanti opportunità, in gran parte non sfruttate, che possono offrire una spinta significativa ai rendimenti e alla riduzione della vita media ponderata (scadenza media dei titoli in portafoglio) senza aumentare il rischio sottostante”, fa sapere Mihai Florian, Senior Portfolio Manager mercati emergenti di BlueBay, casa d’investimento specializzata sul reddito fisso.
Secondo Florian, una componente selezionata di credito illiquido dei mercati emergenti di alta qualità può offrire vantaggi potenziali significativi, in termini di investimento tattico o come allocazione strutturale, per integrare un portafoglio di credito privato. Questa strategia ha il potenziale per fornire rendimenti a due cifre con rapporti di leva finanziaria superiori e vita media ponderata inferiore rispetto all'equivalente dei mercati sviluppati.
L'esperienza iniziale di molti investitori a lungo termine con il credito privato è maturata tramite strategie di prestito diretto corporate mid-market e strategie mezzanine e distressed, focalizzate sui mercati sviluppati: in pochi, al contrario, hanno pensato di aumentare i rendimenti affidandosi ad opportunità di questo tipo nei mercati emergenti. All'interno dei mercati sviluppati, il ricorso alle strategie di credito privato è cresciuto molto negli ultimi 10 anni provocando una riduzione del ‘premio di illiquidità’.
“Riteniamo che esistano interessanti fonti di reddito alternative a cui è possibile accedere tramite società di alta qualità nello spazio del credito illiquido dei mercati emergenti senza la necessità di scendere lungo la curva della qualità del credito” puntualizza Florian. Secondo il manager di BlueBay, proprio come c'è già stato un incremento dell’esposizione ai mercati privati a discapito delle strategie liquide (sia in ambito azionario che nel credito) nei mercati sviluppati, è probabile che la stessa dinamica si ripeta nei mercati emergenti ad opera dei fondi pensione focalizzati sui mercati sviluppati.
Florian ritiene che allocando anche il 5-10% dei loro portafogli di credito privato al credito illiquido dei paesi in via di sviluppo gli investitori avranno molteplici possibilità aggiuntive. “Potranno aumentare i rendimenti del proprio portafoglio di crediti privati di circa 50 punti base (+0,50%), mantenere un approccio conservativo al rischio di credito concentrandosi sulle emissioni dei paesi emergenti in bonis, ridurre la vita media ponderata complessiva e, quindi, la sensibilità ai tassi di interesse, e beneficiare di un’asset class non correlata alle altre” conclude il Senior Portfolio Manager mercati emergenti di BlueBay.
AUMENTARE I RENDIMENTI E RIDURRE LA VOLATILITÀ
Non stupisce se, nell'ultimo decennio, molti istituzionali si siano rivolti alle strategie focalizzate sul credito illiquido e privato, inizialmente negli Stati Uniti e poi in Europa, come interessante alternativa per aumentare i rendimenti del portafoglio e ridurre la volatilità. Tuttavia, anche questa strada ha mostrato i suoi limiti: l’era dei tassi a zero e negativi ha costretto molte di queste strategie a scendere più in basso nel rating della curva del credito.
AMPLIARE SELETTIVAMENTE L’UNIVERSO D’INVESTIMENTO
“Si rende opportuno ampliare selettivamente l’universo d’investimento al di là delle tradizionali aree dei mercati sviluppati. Crediamo che un approccio geografico più ampio consentirebbe agli investitori a lungo termine di accedere a un insieme di interessanti opportunità, in gran parte non sfruttate, che possono offrire una spinta significativa ai rendimenti e alla riduzione della vita media ponderata (scadenza media dei titoli in portafoglio) senza aumentare il rischio sottostante”, fa sapere Mihai Florian, Senior Portfolio Manager mercati emergenti di BlueBay, casa d’investimento specializzata sul reddito fisso.
RENDIMENTI POTENZIALI A DUE CIFRE
Secondo Florian, una componente selezionata di credito illiquido dei mercati emergenti di alta qualità può offrire vantaggi potenziali significativi, in termini di investimento tattico o come allocazione strutturale, per integrare un portafoglio di credito privato. Questa strategia ha il potenziale per fornire rendimenti a due cifre con rapporti di leva finanziaria superiori e vita media ponderata inferiore rispetto all'equivalente dei mercati sviluppati.
UNA RIDUZIONE DEL PREMIO DI ILLIQUIDITÀ
L'esperienza iniziale di molti investitori a lungo termine con il credito privato è maturata tramite strategie di prestito diretto corporate mid-market e strategie mezzanine e distressed, focalizzate sui mercati sviluppati: in pochi, al contrario, hanno pensato di aumentare i rendimenti affidandosi ad opportunità di questo tipo nei mercati emergenti. All'interno dei mercati sviluppati, il ricorso alle strategie di credito privato è cresciuto molto negli ultimi 10 anni provocando una riduzione del ‘premio di illiquidità’.
UN INCREMENTO DELL’ESPOSIZIONE AI MERCATI PRIVATI
“Riteniamo che esistano interessanti fonti di reddito alternative a cui è possibile accedere tramite società di alta qualità nello spazio del credito illiquido dei mercati emergenti senza la necessità di scendere lungo la curva della qualità del credito” puntualizza Florian. Secondo il manager di BlueBay, proprio come c'è già stato un incremento dell’esposizione ai mercati privati a discapito delle strategie liquide (sia in ambito azionario che nel credito) nei mercati sviluppati, è probabile che la stessa dinamica si ripeta nei mercati emergenti ad opera dei fondi pensione focalizzati sui mercati sviluppati.
UN’ASSET CLASS NON CORRELATA ALLE ALTRE
Florian ritiene che allocando anche il 5-10% dei loro portafogli di credito privato al credito illiquido dei paesi in via di sviluppo gli investitori avranno molteplici possibilità aggiuntive. “Potranno aumentare i rendimenti del proprio portafoglio di crediti privati di circa 50 punti base (+0,50%), mantenere un approccio conservativo al rischio di credito concentrandosi sulle emissioni dei paesi emergenti in bonis, ridurre la vita media ponderata complessiva e, quindi, la sensibilità ai tassi di interesse, e beneficiare di un’asset class non correlata alle altre” conclude il Senior Portfolio Manager mercati emergenti di BlueBay.