Capital Group
Obbligazioni societarie, perché è meglio un approccio globale e non euro-centrico
Peter Becker, Fixed Income Investment Director di Capital Group, consiglia agli investitori europei di non concentrarsi sul proprio mercato regionale e di aggiungere valore con un approccio globale bottom-up
22 Giugno 2021 21:00
La volatilità senza precedenti indotta dalla pandemia nel 2020 è servita a ricordare i benefici di un approccio ben diversificato e l'importanza della protezione dai ribassi, mettendo in evidenza il ruolo del reddito fisso, con il segmento investment grade centrale per generare interessanti rendimenti corretti per il rischio. Un pregiudizio di molti investitori europei è concentrarsi sul proprio mercato regionale, mentre un universo d'investimento globale può offrire diversi vantaggi, non da ultimo in termini di divergenza delle fonti di rendimento e di rischio. Un approccio globale agli investimenti in obbligazioni societarie offre una maggior diversificazione degli emittenti e la possibilità di aggiungere valore accedendo a un mercato più ampio, profondo e meno concentrato e anche un aumento del rendimento rispetto alle strategie di obbligazioni societarie in euro.
Sono le indicazioni di un commento a cura di Peter Becker, Fixed Income Investment Director di Capital Group, che sottolinea come l'universo d'investimento delle obbligazioni societarie globali ammonti oggi a oltre 11.000 miliardi di dollari, mentre il set di opportunità per gli investitori globali comprende 13.857 emissioni e 2.642 emittenti, molto più ampio rispetto alle strategie focalizzate esclusivamente sui mercati regionali. Inoltre, rileva Becker, ci sono alcuni mercati all'interno dell'universo globale, come quello del dollaro canadese, che potrebbero presentare opportunità interessanti ma sono troppo piccoli per un approccio regionale a sé stante e non verrebbero colte da una strategia di obbligazioni societarie in euro.
Un approccio globale può inoltre ridurre significativamente il rischio di concentrazione, soprattutto per gli investitori europei. Da soli, 100 emittenti costituiscono quasi il 53% dell'indice in euro, e 200 emittenti rappresentano oltre il 72%, con un elevato rischio di concentrazione, mentre ci vogliono quasi 900 emittenti per raggiungere lo stesso livello di concentrazione nell'universo globale, che offre anche l'opportunità di in investire una quota maggiore del capitale in nomi più liquidi, migliorando così la liquidità complessiva del portafoglio rispetto agli approcci regionali.
Becker ricorda che ovviamente ogni mercato nazionale presenta fattori di rischio unici, con i cicli del credito statunitense ed europeo, che spesso si discostano. Altri fattori da considerare sono rischi inattesi nel corso di un ciclo di mercato e l'impatto negativo di shock macroeconomici esogeni. Ma proprio le differenze strutturali tra la composizione di ogni mercato permettono all’ investitore attivo di trarre vantaggio dalle disparità. L’esperto di Capital Group cita anche la possibilità di sfruttare le inefficienze del mercato attraverso le emissioni in valute diverse, come dollaro e euro, ma con profili di rating simili e scadenze equivalenti con la possibilità di ottenere un rendimento più alto senza aggiungere rischi incrementali.
Nell'attuale contesto di bassi rendimenti, secondo Becker le obbligazioni societarie globali potrebbero offrire un interessante extra-rendimento, non solo rispetto al debito sovrano ma anche alle strategie regionali. L’esperto di Capital Group fa l’esempio dell’investimento in euro in una strategia globale di obbligazioni societarie gestita con copertura in dollari Usa, che rispetto al rendimento che ci si potrebbe aspettare da una strategia di obbligazioni societarie in euro depone a favore della prima, molto più che in passato, per il calo del costo di copertura del dollaro USA per chi investe in euro.
In conclusione, secondo Becker, l'adozione di un approccio globale all'investimento in obbligazioni societarie rispetto a uno regionale non solo dà accesso a un universo investibile più ampio, sia in termini di dimensioni che di diversità geografica e settoriale, ma fornisce anche una divergenza di fonti di rendimento e di rischio. Rispetto alle strategie focalizzate solo sul proprio mercato nazionale, una strategia globale può offrire vantaggi di diversificazione e un potenziale di extra-rendimento, nonché un aumento del rendimento tenendo sotto controllo i rischi.
NICCHIE INTERESSANTI FUORI DALL’EURO
Sono le indicazioni di un commento a cura di Peter Becker, Fixed Income Investment Director di Capital Group, che sottolinea come l'universo d'investimento delle obbligazioni societarie globali ammonti oggi a oltre 11.000 miliardi di dollari, mentre il set di opportunità per gli investitori globali comprende 13.857 emissioni e 2.642 emittenti, molto più ampio rispetto alle strategie focalizzate esclusivamente sui mercati regionali. Inoltre, rileva Becker, ci sono alcuni mercati all'interno dell'universo globale, come quello del dollaro canadese, che potrebbero presentare opportunità interessanti ma sono troppo piccoli per un approccio regionale a sé stante e non verrebbero colte da una strategia di obbligazioni societarie in euro.
UN UNIVERSO A MINOR CONCENTRAZIONE
Un approccio globale può inoltre ridurre significativamente il rischio di concentrazione, soprattutto per gli investitori europei. Da soli, 100 emittenti costituiscono quasi il 53% dell'indice in euro, e 200 emittenti rappresentano oltre il 72%, con un elevato rischio di concentrazione, mentre ci vogliono quasi 900 emittenti per raggiungere lo stesso livello di concentrazione nell'universo globale, che offre anche l'opportunità di in investire una quota maggiore del capitale in nomi più liquidi, migliorando così la liquidità complessiva del portafoglio rispetto agli approcci regionali.
TRARRE VANTAGGIO DALLE DISPARITÀ
Becker ricorda che ovviamente ogni mercato nazionale presenta fattori di rischio unici, con i cicli del credito statunitense ed europeo, che spesso si discostano. Altri fattori da considerare sono rischi inattesi nel corso di un ciclo di mercato e l'impatto negativo di shock macroeconomici esogeni. Ma proprio le differenze strutturali tra la composizione di ogni mercato permettono all’ investitore attivo di trarre vantaggio dalle disparità. L’esperto di Capital Group cita anche la possibilità di sfruttare le inefficienze del mercato attraverso le emissioni in valute diverse, come dollaro e euro, ma con profili di rating simili e scadenze equivalenti con la possibilità di ottenere un rendimento più alto senza aggiungere rischi incrementali.
INTERESSANTE EXTRA-RENDIMENTO
Nell'attuale contesto di bassi rendimenti, secondo Becker le obbligazioni societarie globali potrebbero offrire un interessante extra-rendimento, non solo rispetto al debito sovrano ma anche alle strategie regionali. L’esperto di Capital Group fa l’esempio dell’investimento in euro in una strategia globale di obbligazioni societarie gestita con copertura in dollari Usa, che rispetto al rendimento che ci si potrebbe aspettare da una strategia di obbligazioni societarie in euro depone a favore della prima, molto più che in passato, per il calo del costo di copertura del dollaro USA per chi investe in euro.
MAGGIOR CONTROLLO DEL RISCHIO
In conclusione, secondo Becker, l'adozione di un approccio globale all'investimento in obbligazioni societarie rispetto a uno regionale non solo dà accesso a un universo investibile più ampio, sia in termini di dimensioni che di diversità geografica e settoriale, ma fornisce anche una divergenza di fonti di rendimento e di rischio. Rispetto alle strategie focalizzate solo sul proprio mercato nazionale, una strategia globale può offrire vantaggi di diversificazione e un potenziale di extra-rendimento, nonché un aumento del rendimento tenendo sotto controllo i rischi.