gestione attiva
La ricerca del reddito passa per una gestione attiva a livello globale
Per Mark Holman, CEO di TwentyFour AM, i fondamentali del credito sono solidi ma serve una gestione attiva a livello globale, capace di approfittare di qualsiasi calo del mercato per spuntare prezzi più convenienti
25 Giugno 2021 20:00
Nonostante i danni causati dalla pandemia, i fondamentali del credito sembrano migliori di quanto non lo siano stati per molti anni mentre sia i governi che le banche centrali continuano a impegnarsi nei programmi di sostegno all’economia e ai mercati. Per contro, si rafforza la minaccia dell'inflazione, in particolare negli Stati Uniti, in un ambiente che da anni staziona su bassi rendimenti.
“Gli investitori farebbero bene a considerare tre fattori per navigare in questa fase proteggendo i rendimenti e mantenendo il reddito” fa sapere Mark Holman, CEO di TwentyFour AM (affiliata del gruppo Vontobel). Innanzitutto, i fondamentali del credito sono solidi e in ulteriore rafforzamento. “Le obbligazioni ad alto rendimento degli Stati Uniti evidenziano un tasso di insolvenza a 12 mesi sceso a maggio a un nuovo minimo del ciclo, ovvero al 3,07% (che si riduce all’1,19% se si escludono le società energetiche) mentre quello dei prestiti si è attestato all’1,96% (1,68% ex-energia). Inoltre, in base all’analisi dell’agenzia di rating Moody's, il rapporto tra upgrade e downgrade sta aumentando in tutto il mondo” riferisce Holman.
Secondo il manager questi dati sembrano giustificare le attuali valutazioni elevate delle obbligazioni societarie. In attesa dei tanti stimoli previsti per i prossimi mesi e di un'economia globale ruggente nel secondo semestre, cresce le possibilità di scegliere i vincitori, soprattutto nel segmento delle emissioni a basso rating dei mercati del credito dove Holman vede un potenziale per ulteriori guadagni di capitale nei prossimi mesi. Un secondo fattore da tenere in considerazione è una visione globale, tramite la quale è possibile sbloccare più valore.
“Riteniamo che non tutte le curve dei titoli di stato siano ugualmente vulnerabili alla minaccia dell'inflazione e all'impatto corrosivo dell'aumento dei rendimenti” puntualizza il manager di TwentyFour AM. Secondo il quale i governativi più vulnerabili sono, nell’ordine, i Gilts inglesi, seguiti dai Treasury USA e dai Bund tedeschi. “E’ vero che al momento l'inflazione del Regno Unito oscilla intorno all'1,5% contro uno scoppiettante 5% negli Stati Uniti, ma il carovita inglese sembra avere il potenziale di sorpassare quello USA sulla scia di un programma di vaccinazione anti Covid-19 accelerato e dalle complicazioni della catena di approvvigionamento aggiunte alla Brexit. In Europa, invece, il ritardo su vaccini e riapertura dell'economia rallenta anche l'inflazione, e anche le relative tensioni sui tassi dei Bund”.
Considerazione che inducono Holman a propendere per un portafoglio veramente globale. “Sebbene riteniamo che ci siano al momento buone opportunità di credito negli Stati Uniti, nel complesso vediamo più valore in Europa”, sottolinea il manager di TwentyFour AM convinto che l'incertezza presente oggi sui mercati obbligazionari possa presentare opportunità di acquisto. La sfida, secondo Holman è affrontare la divergenza di opinioni sulla minaccia dell'inflazione, in particolare su quale tipo di carovita sperimenteremo con la continua riapertura delle economie.
“Riteniamo che non tutta l'inflazione che stiamo iniziando a sperimentare sarà transitoria. Una cosa è certa: con i rendimenti del Tesoro USA a 10 anni intorno all'1,5% al 10 giugno, il mercato non sta valutando un'inflazione non transitoria – tiene a precisare il CEO di TwentyFour AM – L’incertezza del mercato, nel cercare di decifrare i cambiamenti nella retorica della banca centrale e dati economici irregolari, dovrebbe provocare attacchi di volatilità. Gli investitori devono rimanere attivi per essere in grado di approfittare di qualsiasi calo del mercato e comprare attività interessanti a livelli più convenienti”.
I FONDAMENTALI DEL CREDITO SONO SOLIDI
“Gli investitori farebbero bene a considerare tre fattori per navigare in questa fase proteggendo i rendimenti e mantenendo il reddito” fa sapere Mark Holman, CEO di TwentyFour AM (affiliata del gruppo Vontobel). Innanzitutto, i fondamentali del credito sono solidi e in ulteriore rafforzamento. “Le obbligazioni ad alto rendimento degli Stati Uniti evidenziano un tasso di insolvenza a 12 mesi sceso a maggio a un nuovo minimo del ciclo, ovvero al 3,07% (che si riduce all’1,19% se si escludono le società energetiche) mentre quello dei prestiti si è attestato all’1,96% (1,68% ex-energia). Inoltre, in base all’analisi dell’agenzia di rating Moody's, il rapporto tra upgrade e downgrade sta aumentando in tutto il mondo” riferisce Holman.
FOCUS SULLE EMISSIONI A BASSO RATING
Secondo il manager questi dati sembrano giustificare le attuali valutazioni elevate delle obbligazioni societarie. In attesa dei tanti stimoli previsti per i prossimi mesi e di un'economia globale ruggente nel secondo semestre, cresce le possibilità di scegliere i vincitori, soprattutto nel segmento delle emissioni a basso rating dei mercati del credito dove Holman vede un potenziale per ulteriori guadagni di capitale nei prossimi mesi. Un secondo fattore da tenere in considerazione è una visione globale, tramite la quale è possibile sbloccare più valore.
GILTS E TREASURY PIÙ VULNERABILI ALL’AUMENTO DELL’INFLAZIONE
“Riteniamo che non tutte le curve dei titoli di stato siano ugualmente vulnerabili alla minaccia dell'inflazione e all'impatto corrosivo dell'aumento dei rendimenti” puntualizza il manager di TwentyFour AM. Secondo il quale i governativi più vulnerabili sono, nell’ordine, i Gilts inglesi, seguiti dai Treasury USA e dai Bund tedeschi. “E’ vero che al momento l'inflazione del Regno Unito oscilla intorno all'1,5% contro uno scoppiettante 5% negli Stati Uniti, ma il carovita inglese sembra avere il potenziale di sorpassare quello USA sulla scia di un programma di vaccinazione anti Covid-19 accelerato e dalle complicazioni della catena di approvvigionamento aggiunte alla Brexit. In Europa, invece, il ritardo su vaccini e riapertura dell'economia rallenta anche l'inflazione, e anche le relative tensioni sui tassi dei Bund”.
UN PORTAFOGLIO VERAMENTE GLOBALE
Considerazione che inducono Holman a propendere per un portafoglio veramente globale. “Sebbene riteniamo che ci siano al momento buone opportunità di credito negli Stati Uniti, nel complesso vediamo più valore in Europa”, sottolinea il manager di TwentyFour AM convinto che l'incertezza presente oggi sui mercati obbligazionari possa presentare opportunità di acquisto. La sfida, secondo Holman è affrontare la divergenza di opinioni sulla minaccia dell'inflazione, in particolare su quale tipo di carovita sperimenteremo con la continua riapertura delle economie.
PERCHÉ GLI INVESTITORI DEVONO RIMANERE ATTIVI
“Riteniamo che non tutta l'inflazione che stiamo iniziando a sperimentare sarà transitoria. Una cosa è certa: con i rendimenti del Tesoro USA a 10 anni intorno all'1,5% al 10 giugno, il mercato non sta valutando un'inflazione non transitoria – tiene a precisare il CEO di TwentyFour AM – L’incertezza del mercato, nel cercare di decifrare i cambiamenti nella retorica della banca centrale e dati economici irregolari, dovrebbe provocare attacchi di volatilità. Gli investitori devono rimanere attivi per essere in grado di approfittare di qualsiasi calo del mercato e comprare attività interessanti a livelli più convenienti”.