L'analisi

BlueBay: ecco perché una Fed un po' più falco non deve far paura

Mark Dowding, CIO di BlueBay, ritiene che la svolta che ha portato la Banca centrale americana ad assumere un atteggiamento un po' meno espansivo non debba essere considerato un errore

di Stefano Caratelli 27 Giugno 2021 11:00

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Parte dell’isteria poi rientrata, riguardo al fatto che il FOMC della Federal Reserve di metà giugno possa aver commesso un errore sul fronte delle politiche monetarie lasciando intendere che si può cominciare a parlare di riduzione dello stimolo, è stata fuori luogo. Molti commenti che hanno fatto seguito ai movimenti dei rendimenti sono stati come minimo poco accurati: una Fed più ‘falco’ implica una curva più piatta, mentre une Fed più ‘colomba’ significa una curva più ripida, ma dire che la crescita sta rallentando o che la politica monetaria è diventata troppo restrittiva suona come una fake news e bisogna fare attenzione a chi si decide di dare ascolto, perché ci si potrebbe addirittura far convincere del fatto che l’Inghilterra vincerà gli Europei di calcio.

RIENTRATO L’APPIATTIMENTO DELLA CURVA


Sono le conclusioni della ‘settimana dei mercati’ di Mark Dowding, CIO di BlueBay, che sottolinea il sentimento di calma che si è ristabilito nei mercati dopo il drastico appiattimento della curva dei rendimenti USA, con quelli sulla scadenza più lunga scesi all’1,90%, dal 2,20% il FOMC della Fed. L’impressione di Dowding è che una parte del mercato sia rimasta scioccata dall’inversione di marcia del FOMC, che ha offerto un lieve assaggio di ‘taper tantrum’, a cui hanno fatto seguito gli interventi di una serie di speaker della Fed che hanno rassicurato i mercati sul fatto che il framework di Average Inflation Targeting rimarrà in vigore e che qualsiasi aggiustamento delle politiche riflette dati più solidi del previsto.

AZIONARIO USA SOSTENUTO


Questa narrativa ha aiutato l’azionario USA a raggiungere nuovi massimi, mentre i Treasury sono tornati ai livelli pre-FOMC, per cui Powell e i suoi collaboratori possono sentirsi abbastanza soddisfatti sul risultato ottenuto, con l’attenzione tornata di nuovo sui prossimi dati economici in arrivo. Gran parte del recente aumento dell’inflazione deriva dall’aumento dei prezzi alla produzione, spinti a loro volta dai costi di trasporto in aumento e delle continue carenze in settori come i semiconduttori, che stanno creando dei ‘colli di bottiglia’. Inoltre, l’inflazione dei prezzi dei servizi potrebbe avere un ruolo più importante da giocare nei prossimi mesi, in quanto i salari la potrebbero far accelerare ulteriormente, perché i datori di lavoro continuano a cercare di convincere le persone a tornare a lavorare, offrendo benefit di ogni tipo.

CRUCIALI DI DATI USA SUL LAVORO


Secondo Dowding il report sul mercato del lavoro USA di settimana prossima sarà cruciale: dati positivi potrebbero spingere i rendimenti a muoversi lateralmente, mentre gli asset rischiosi continuerebbero il rally sulla scia della liquidità abbondante. L’esperto di BlueBay si aspetta un’accelerazione del ritmo della creazione di nuovi posti di lavoro e salari più stabili, che agiranno da catalizzatore affinché gli speaker della Fed continuino ad aggiustare i propri commenti. Ci troviamo in un mondo in cui la Fed ha dichiarato che seguirà i dati e, da questo punto di vista, Dowding ritiene sia più sensato che siano i dati stessi a guidare il mercato.

ANNUNCIO DEL TAPERING A SETTEMBRE


In ogni caso, BlueBay mantiene una view costruttiva sull’economia e continua ad aspettarci che la Fed annuncerà il tapering, vale a dire qualche forma di riduzione del sostegno monetario, a settembre, dopo averne discusso al meeting di Jackson Hole ad agosto. In questo contesto, Dowding mantiene una allerta relativamente elevata rispetto alle posizioni corte sui tassi USA, mentre resta invece più positivo in riferimento alla duration, e giudica inoltre l’outlook europeo in continuo miglioramento, ma nemmeno minimamente vicino alla solidità di quello USA, dati anche i minori stimoli forniti finora.

SUPPORTO ANCHE DAGLI UTILI SOCIETARI


Sul versante azionario, In un mondo di tassi reali che dovrebbero restare in territorio negativo per diversi anni, Dowding ritiene che i titoli possano continuare ad essere supportati dallo slancio degli utili societari, ma avverte che se dovesse farsi strada la necessità da parte della politica monetaria di reagire più rapidamente all’evoluzione dei trend dei dati, allora sarebbe plausibile aspettarsi un ritracciamento dei prezzi del 5-10%, in scia alla volontà degli investitori di ridurre i rischi.

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