Andrea Siviero

Ethenea: ecco quando la Fed inizierà a ridurre gli stimoli monetari

Andrea Siviero, Investment strategist di Ethenea, ritiene che il presidente Jerome Powell comunicherà in anticipo le sue decisioni di politica monetaria per evitare una grave correzione dei mercati

28 Giugno 2021 15:12

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La Federal Reserve americana comunicherà in anticipo le sue decisioni sull’inizio della riduzione dello stimolo monetario, il cosiddetto tapering, per evitare una grave correzione dei mercati. Il presidente Jay Powell ha spesso evidenziato che qualsiasi cambiamento di strategia da parte della Banca Centrale sarà comunicato con largo anticipo. È l’analisi di Andrea Siviero, Investment strategist di Ethenea Independent Investors, che al momento non si aspettiamo un aumento dei tassi di interesse fino al 2023.

COMUNICAZIONE ANTICIPATA AI MERCATI


Se i tassi non dovrebbero subire aumenti fino al 2023, argomenta Siviero, è probabile che il processo di normalizzazione inizi prima, con una riduzione degli acquisti mensili di asset da parte della banca centrale statunitense, il cosiddetto tapering. Anche in questo caso, spiega l’esperto di Ethenea, la Banca Centrale statunitense darà comunque indicazioni anticipate ai mercati, e se si dovesse assistere a un inasprimento prematuro della politica monetaria, ciò sorprenderebbe gli operatori e creerebbe probabilmente una grave correzione dei mercati.

LA SVOLTA SULL’APPROCCIO ALL’INFLAZIONE


Nel 2020 la Fed ha cambiato il suo approccio di politica monetaria passando all'Average Inflation Targeting vale a dire che è disposta a lasciare che l'inflazione superi temporaneamente il target del 2% per compensare i periodi in cui è stata inferiore. Dopo aver mancato l’obiettivo per un periodo prolungato, secondo Siviero la Fed non è dispiaciuta dell'aumento delle aspettative d'inflazione, poiché aiuta ad ancorare le aspettative a medio termine a un livello più alto. La Fed considera comunque l'attuale picco inflazionistico transitorio, favorito dalla risposta senza precedenti alla pandemia, dal balzo dei prezzi delle materie prime, dalle interruzioni della catena di approvvigionamento e da un effetto base anno su anno particolarmente importante.

TRAIETTORIA NATURALE DI CRESCITA E INFLAZIONE


Ma, prosegue Siviero nella sua analisi, una volta che l'economia globale recupererà il livello pre-pandemia, è probabile che la crescita torni alla traiettoria naturale con l'inflazione dovrebbe riprendere l’andamento pre-pandemico. La Fed si aspetta comunque che forze strutturali predominanti come la demografia, la globalizzazione e il progresso tecnologico, manterranno una pressione deflazionistica nel medio termine. Per quanto riguarda la zona euro, Siviero osserva che la ripresa è in ritardo rispetto a quella statunitense.

IN EUROPA LA BCE CONTINUERÀ LA POLITICA ESPANSIVA


L’esperto di Ethenea sottolinea che il processo di vaccinazione sta prendendo velocità e i contributi previsti dal Recovery Fund saranno probabilmente erogati in corso d'anno, aiutando le economie della zona euro a ripartire progressivamente, con la Bce che si è chiaramente impegnata a continuare a sostenere la ripresa attraverso una politica espansiva. Le pressioni inflazionistiche nella zona euro sono comunque contenute, e Siviero non si aspetta un inasprimento troppo affrettato della politica monetaria della Bce.

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