BlueBay Asset Management
Ecco come capitalizzare i titoli illiquidi nei mercati privati degli emerging markets
La strategia BlueBay Emerging Market Illiquid Credit (EMIC) prevede un portafoglio globale di credito illiquido che combina anche molte delle migliori qualità di altri sottosettori del debito privato
di Redazione 1 Luglio 2021 09:37
Nel corso degli anni, l'universo del credito dei mercati emergenti è maturato ed ha tracciato un percorso simile a quello dei mercati del credito europei negli ultimi 10-15 anni. Un percorso che, più di recente, si è ripetuto anche nell'ambito del mercato del credito privato.
“La combinazione di mercati emergenti e credito illiquido può sembrare una fusione di due asset class di nicchia e relativamente ad alto rischio. Tuttavia, le opportunità che stiamo vedendo e alle quali abbiamo già assegnato uno spazio in portafoglio dimostrano che questa strategia ha un interessante profilo rischio-rendimento”, fanno sapere gli esperti di BlueBay, casa d’investimento specializzata sul reddito fisso.
BlueBay stima che lo spazio dei mercati emergenti illiquidi e non quotati potrebbe essere 10 volte più grande dei mercati quotati liquidi. In queste economie in via di sviluppo, la maggior parte delle aziende finanzia il proprio debito direttamente con le banche e poco tramite i mercati quotati. Ma dopo la pandemia, esattamente come accaduto dopo la crisi finanziaria globale del 2007-09, le banche di tutto il mondo stanno rivalutando i bilanci per riorganizzare le proprie esposizioni al rischio.
“Per gli investitori, questo si traduce in un nuovo enorme universo di potenziali investimenti di credito ad alto rendimento e di alta qualità. Per coloro che sono disposti e in grado di assumersi il rischio di illiquidità e bloccare l’investimento per 3-5 anni, l'universo del credito illiquido dei mercati emergenti offre un’ampia gamma di opportunità, grazie alle differenze in base a aree geografiche, settori e tipi di credito”, puntualizzano i manager di BlueBay.
In quest’ottica è stata lanciata una strategia chiusa dedicata, BlueBay Emerging Market Illiquid Credit (EMIC), un portafoglio globale di credito illiquido che combina anche molte delle migliori qualità di altri sottosettori del debito privato, in particolare il direct lending e il debito distressed. Inoltre le qualità della sostenibilità sono spesso più solide rispetto ad altri segmenti obbligazionari dal momento che le aziende dei mercati emergenti riconoscono sempre più importanza ai dati non finanziari e sono più disposte e in grado di impegnarsi positivamente per migliorare le proprie disclosure e pratiche commerciali.
“Gli investitori in crediti illiquidi possono utilizzare la loro influenza per inserire requisiti rigorosi nei termini e nei covenant delle obbligazioni. Ad esempio, come parte di un recente investimento in una struttura di prestito super-senior per Tullow Oil, BlueBay è stata in grado di inserire nei termini un ‘toolkit’ di governance, nonché requisiti specifici relativi ai criteri ESG”, riferiscono gli esperti di BlueBay. Per poter accedere a tutte queste opportunità è tuttavia necessaria un'ampia rete di contatti attraverso le diverse economie e regioni che compongono l'universo dei mercati emergenti. “In BlueBay, i nostri analisti e gestori di fondi hanno forti legami con banche e broker che operano in tutto il mondo e la nostra lunga storia nel reddito fisso ci rende un partner fidato nelle transazioni”, tengono a sottolineare i manager di BlueBay.
Il debito dei mercati emergenti, sia quotato che non quotato, è un enorme insieme di opportunità non sfruttate che può offrire agli investitori vantaggi in termini di reddito, crescita e diversificazione. “E’ tuttavia necessario un approccio mirato e dotato di risorse adeguate. Una strategia generica basata su un benchmark quotato non fornisce questo risultato: gli investitori hanno bisogno di strategie intelligenti, attive e innovative che mirino alla sovraperformance e che possano mitigare la volatilità storicamente associata alle allocazioni dei mercati emergenti” concludono i professionisti di BlueBay.
UN INTERESSANTE PROFILO RISCHIO-RENDIMENTO
“La combinazione di mercati emergenti e credito illiquido può sembrare una fusione di due asset class di nicchia e relativamente ad alto rischio. Tuttavia, le opportunità che stiamo vedendo e alle quali abbiamo già assegnato uno spazio in portafoglio dimostrano che questa strategia ha un interessante profilo rischio-rendimento”, fanno sapere gli esperti di BlueBay, casa d’investimento specializzata sul reddito fisso.
BANCHE DI TUTTO IL MONDO IN RITIRATA
BlueBay stima che lo spazio dei mercati emergenti illiquidi e non quotati potrebbe essere 10 volte più grande dei mercati quotati liquidi. In queste economie in via di sviluppo, la maggior parte delle aziende finanzia il proprio debito direttamente con le banche e poco tramite i mercati quotati. Ma dopo la pandemia, esattamente come accaduto dopo la crisi finanziaria globale del 2007-09, le banche di tutto il mondo stanno rivalutando i bilanci per riorganizzare le proprie esposizioni al rischio.
UN ENORME UNIVERSO DI POTENZIALI INVESTIMENTI DI CREDITO
“Per gli investitori, questo si traduce in un nuovo enorme universo di potenziali investimenti di credito ad alto rendimento e di alta qualità. Per coloro che sono disposti e in grado di assumersi il rischio di illiquidità e bloccare l’investimento per 3-5 anni, l'universo del credito illiquido dei mercati emergenti offre un’ampia gamma di opportunità, grazie alle differenze in base a aree geografiche, settori e tipi di credito”, puntualizzano i manager di BlueBay.
LA STRATEGIA BLUEBAY EMERGING MARKET ILLIQUID CREDIT (EMIC)
In quest’ottica è stata lanciata una strategia chiusa dedicata, BlueBay Emerging Market Illiquid Credit (EMIC), un portafoglio globale di credito illiquido che combina anche molte delle migliori qualità di altri sottosettori del debito privato, in particolare il direct lending e il debito distressed. Inoltre le qualità della sostenibilità sono spesso più solide rispetto ad altri segmenti obbligazionari dal momento che le aziende dei mercati emergenti riconoscono sempre più importanza ai dati non finanziari e sono più disposte e in grado di impegnarsi positivamente per migliorare le proprie disclosure e pratiche commerciali.
FORTI LEGAMI CON BANCHE E BROKER
“Gli investitori in crediti illiquidi possono utilizzare la loro influenza per inserire requisiti rigorosi nei termini e nei covenant delle obbligazioni. Ad esempio, come parte di un recente investimento in una struttura di prestito super-senior per Tullow Oil, BlueBay è stata in grado di inserire nei termini un ‘toolkit’ di governance, nonché requisiti specifici relativi ai criteri ESG”, riferiscono gli esperti di BlueBay. Per poter accedere a tutte queste opportunità è tuttavia necessaria un'ampia rete di contatti attraverso le diverse economie e regioni che compongono l'universo dei mercati emergenti. “In BlueBay, i nostri analisti e gestori di fondi hanno forti legami con banche e broker che operano in tutto il mondo e la nostra lunga storia nel reddito fisso ci rende un partner fidato nelle transazioni”, tengono a sottolineare i manager di BlueBay.
STRATEGIE INTELLIGENTI, ATTIVE E INNOVATIVE
Il debito dei mercati emergenti, sia quotato che non quotato, è un enorme insieme di opportunità non sfruttate che può offrire agli investitori vantaggi in termini di reddito, crescita e diversificazione. “E’ tuttavia necessario un approccio mirato e dotato di risorse adeguate. Una strategia generica basata su un benchmark quotato non fornisce questo risultato: gli investitori hanno bisogno di strategie intelligenti, attive e innovative che mirino alla sovraperformance e che possano mitigare la volatilità storicamente associata alle allocazioni dei mercati emergenti” concludono i professionisti di BlueBay.