Allianz Global Investors

AllianzGI: prospettive sull’azionario ancora incoraggianti grazie agli utili aziendali

Nonostante le dinamiche che finora hanno spinto i mercati abbiano quasi raggiunto il picco, secondo Allianz Global Investors il momentum degli utili favorisce ancora il mercato azionario

3 Luglio 2021 09:30

financialounge -  Allianz Global Investors azionario materie prime Momentum degli utili Morning News obbligazionario Rialzo prezzi Stefan Rondorf
Il rally dei mercati globali dura da 15 mesi e comincia a mostrare alcuni segnali di affaticamento nei quattro fattori che hanno sostenuto i mercati azionari durante la pandemia e che sono sempre più vicini al raggiungimento di un picco. Si tratta, per la precisione, del picco delle dinamiche di crescita, di quello relativo agli stimoli fiscali e monetari, al picco dell’inflazione e a quello dell’ottimismo degli investitori.

IL CONTESTO PER I MERCATI DOVREBBE CONFERMARSI FAVOREVOLE


“Anche in caso di una graduale riduzione delle misure di stimolo senza precedenti e di una parziale decelerazione dell’attuale momentum di boom sulla crescita, il contesto per i mercati finanziari dovrebbe confermarsi favorevole nonostante il delinearsi all’orizzonte dei diversi picchi che hanno spinto il rally. Non si può tuttavia escludere che si possa materializzare qualche temporale estivo sui mercati” tiene a precisare Stefan Rondorf, Senior Investment Strategy, Global Economics and Strategy di Allianz Global Investors.

SOLIDO MOMENTUM DEGLI UTILI


Sul versante economico, se gli Stati Uniti sono vicini al picco della ripresa post pandemia, in Europa occorrerà ancora qualche mese mentre in Asia i dati appaiono eterogenei: la Cina, in particolare, evidenzia il settore dei servizi in ripresa a fronte di consumi interni su livelli ancora modesti. “Intanto, se l’inflazione globale si è spinta oltre le attese, la sensazione è che, probabilmente, il rialzo dei prezzi al consumo sarà in larga misura transitorio. Mentre è probabile un certo nervosismo sui mercati obbligazionari, in ambito azionario le prospettive restano incoraggianti grazie al solido momentum degli utili”, spiega il manager.

IL FOCUS È SULL’EUROPA


“Siamo nel regime di metà ciclo – sottolinea il manager - una fase in cui, di norma, le quotazioni di Borsa sono influenzate soprattutto dal momentum sugli utili, sebbene non si possa escludere un ulteriore ampliamento dei multipli di valutazione. A livello di area geografica il focus è sull’Europa il cui picco di crescita è in ritardo rispetto agli USA mentre procede spedito il recupero sul fronte delle vaccinazioni”.

SOSTENUTA LA DOMANDA DI OBBLIGAZIONI HIGH YIELD


Passando al mercato obbligazionario, emerge in modo netto la divergenza tra le politiche monetarie a livello globale. In alcuni casi (Russia, Brasile e Turchia) le banche centrali hanno già inasprito i tassi e altre dovrebbero seguirne l’esempio, anche nei Paesi avanzati (ad esempio la Norvegia). “La caccia al rendimento proseguirà mantenendo sostenuta la domanda di obbligazioni high yield, mentre i bond investment grade dovrebbero continuare a beneficiare dei consistenti acquisti delle banche centrali”, riferisce Rondorf.

RUBLO RUSSO E PESO MESSICANO


Il manager di Allianz Global Investors ritiene poi che vi sia tuttora margine per un nuovo lieve deprezzamento del dollaro USA che rende giustificato un posizionamento selettivo sulle divise che dovrebbero apprezzarsi rispetto al biglietto verde (dollaro australiano,  dollaro canadese e corona norvegese). “Relativamente alle valute dei Paesi emergenti la preferenza va, tra le altre, al rublo russo (esposizione alle materie prime, vantaggi in termini di tassi di interesse , valutazione interessante) e al peso messicano (esposizione alla crescita USA)”, fa presente Rondorf.

PETROLIO E ORO


Infine, uno sguardo al rincaro del petrolio, sostenuto dall’aumento della domanda mondiale a seguito della progressiva normalizzazione delle attività economiche. “Il rialzo dovrebbe essere contenuto per via delle elevate scorte a livello mondiale e della capacità produttiva di greggio in eccesso. L’oro, invece, dal momento che viene considerato un bene rifugio, potrebbe subire gli effetti negativi derivanti da un contesto caratterizzato da una solida crescita e dal calo dell’avversione al rischio che dovrebbero spingere al rialzo i rendimenti reali” conclude il Global Economics and Strategy di Allianz Global Investors.

Trending