FED
GAM: come trovare il giusto equilibrio tra azioni cicliche e trend di lungo termine
Massimo De Palma, Responsabile team Multi Asset Italia di GAM Italia, valuta opportunità e rischi dello scenario azionario attraversato da segnali contraddittori e resta positivo sui mercati di Usa e Europa
4 Luglio 2021 09:30
Da qualche mese il mercato azionario, pur mantenendo una tendenza di fondo positiva, si muove in modo erratico, con segnali contraddittori e non sempre razionali, con opportunità e rischi per l’investitore.
Dopo un 2020 ricco di insidie e movimenti estremi, i vaccini avevano propiziato aspettative di mercati finanziari più lineari e meno accidentati. Ma, complici le recenti dichiarazioni della Fed e le ultime notizie sulle mutazioni coronavirus, sono poi scattate rotazioni e contro-rotazioni settoriali, movimenti sui tassi di interesse e strappi improvvisi dell’oro al rialzo e al ribasso, legati anche ai cambi di direzione del dollaro.
E’ il quadro tracciato da Massimo De Palma, Responsabile team Multi Asset Italia di GAM Italia, ricordando che il ritorno alla “normalità”, con la ripresa sostenuta di attività e consumi, aveva creato a fine 2020 le premesse per un rally dei titoli value, una correzione dei growth che avevano guidato il recupero dalla shock della pandemia, e un rialzo della parte lunga della curva dei tassi americana su aspettative di inflazione effervescente. I potenziali due rialzi dei tassi nel 2023, indicati dal FOMC di giugno della Fed, hanno invece fatto di nuovo appiattire la curva americana, con un Powell forse meno propenso a lasciare andare l’inflazione.
A livello azionario, prosegue l’analisi di De Palma, abbiamo assistito ad un nuovo fenomeno di contro-rotazione settoriale, in modo più pronunciato rispetto a quanto visto recentemente, con i titoli growth che hanno reagito in modo energico portando il Nasdaq a nuovi record, e i ciclici che hanno al contrario subito correzioni. Al di là di questi movimenti di breve termine, De Palma pensa che in uno scenario di ripresa progressiva di produzione, consumi e occupazione, sempre che gli effetti negativi della variante Delta siano contenuti e superati, i tassi sulle parti lunghe delle curve debbano essere più elevati rispetto ad oggi.
Secondo l’esperto di GAM sarà quindi necessario continuare ad avere un approccio conservativo sulla componente obbligazionaria, privilegiando le strategie non direzionali e selezionando bond indicizzati all’inflazione dove l’aspettativa non è pienamente prezzata, come ad esempio l’Italia. Sull’azionario sarà invece importante avere un giusto bilanciamento tra scelte growth e value, tenendo conto che le banche centrali manterranno ancora a lungo una politica monetaria accomodante e che i governi continueranno a stimolare l’economia.
Per questo, GAM prosegue in un’accorta combinazione tra titoli appartenenti ai settori ciclici da un lato, e temi di più lungo termine dall’altro, privilegiando quelle aree, come Stati Uniti ed Europa, che confermano l’accelerazione delle proprie economie.
Dopo un 2020 ricco di insidie e movimenti estremi, i vaccini avevano propiziato aspettative di mercati finanziari più lineari e meno accidentati. Ma, complici le recenti dichiarazioni della Fed e le ultime notizie sulle mutazioni coronavirus, sono poi scattate rotazioni e contro-rotazioni settoriali, movimenti sui tassi di interesse e strappi improvvisi dell’oro al rialzo e al ribasso, legati anche ai cambi di direzione del dollaro.
L’IMPATTO DELLE INDICAZIONI DELLA FED
E’ il quadro tracciato da Massimo De Palma, Responsabile team Multi Asset Italia di GAM Italia, ricordando che il ritorno alla “normalità”, con la ripresa sostenuta di attività e consumi, aveva creato a fine 2020 le premesse per un rally dei titoli value, una correzione dei growth che avevano guidato il recupero dalla shock della pandemia, e un rialzo della parte lunga della curva dei tassi americana su aspettative di inflazione effervescente. I potenziali due rialzi dei tassi nel 2023, indicati dal FOMC di giugno della Fed, hanno invece fatto di nuovo appiattire la curva americana, con un Powell forse meno propenso a lasciare andare l’inflazione.
CONTRO-ROTAZIONE SETTORIALE
A livello azionario, prosegue l’analisi di De Palma, abbiamo assistito ad un nuovo fenomeno di contro-rotazione settoriale, in modo più pronunciato rispetto a quanto visto recentemente, con i titoli growth che hanno reagito in modo energico portando il Nasdaq a nuovi record, e i ciclici che hanno al contrario subito correzioni. Al di là di questi movimenti di breve termine, De Palma pensa che in uno scenario di ripresa progressiva di produzione, consumi e occupazione, sempre che gli effetti negativi della variante Delta siano contenuti e superati, i tassi sulle parti lunghe delle curve debbano essere più elevati rispetto ad oggi.
BILANCIAMENTO TRA GROWTH E VALUE
Secondo l’esperto di GAM sarà quindi necessario continuare ad avere un approccio conservativo sulla componente obbligazionaria, privilegiando le strategie non direzionali e selezionando bond indicizzati all’inflazione dove l’aspettativa non è pienamente prezzata, come ad esempio l’Italia. Sull’azionario sarà invece importante avere un giusto bilanciamento tra scelte growth e value, tenendo conto che le banche centrali manterranno ancora a lungo una politica monetaria accomodante e che i governi continueranno a stimolare l’economia.
PREFERENZA PER AZIONI DI USA E EUROPA
Per questo, GAM prosegue in un’accorta combinazione tra titoli appartenenti ai settori ciclici da un lato, e temi di più lungo termine dall’altro, privilegiando quelle aree, come Stati Uniti ed Europa, che confermano l’accelerazione delle proprie economie.