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L’attenzione ai rendimenti reali spinge il credito asiatico e i bond indicizzati

Le maggiori aspettative di inflazione fanno aumentare l’attenzione ai rendimenti reali. Il focus è sul debito emergente, e sul credito asiatico in particolare, sui bond di qualità e su quelli indicizzati

5 Luglio 2021 09:15

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ATTENZIONE AI RENDIMENTI REALI


Alla luce della ripresa in atto, i rendimenti americani potrebbero ulteriormente salire nei prossimi mesi, anche se un aumento dovrà essere trainato da maggiori rendimenti reali anziché dalla componente che riflette le aspettative d’inflazione. Il tasso di inflazione implicito per i Treasury decennali statunitensi è aumentato costantemente nell’ultimo anno, scendendo però nelle ultime settimane, con minori possibilità di risalita in virtù dell’ultimo comunicato della Fed. Pertanto, come spiega nell’articolo “Fed attenta sull’inflazione, quadro per ora favorevole agli attivi a rischio” il team Global Fixed Income, Currency and Commodities Group di J.P. Morgan Asset Management, saranno necessari rendimenti reali più alti per far salire i tassi, il che potrebbe incidere sugli attivi a rischio in caso di un brusco riprezzamento.

OBBLIGAZIONI INDICIZZATE E TRADIZIONALI


Le obbligazioni sono emesse al valore nominale, al quale saranno rimborsate a scadenza. Nel caso delle indicizzate, il valore finale sarà determinato dal nominale più l’inflazione cumulativa calcolata con un indice ufficiale dei prezzi al consumo. Questo semplice quadro – spiega nell’articolo “Obbligazioni indicizzate per proteggersi dall’inflazione, ma attenzione alla complessità” Mickael Benhaim, Head of Fixed Income Investment Strategy & Solutions e Manesh Mistry, Investment Analyst di Pictet AM, viene però complicato dai mercati: nel caso delle obbligazioni tradizionali, il valore della cedola è fisso rispetto al nominale, mentre è in funzione del valore nominale più l’inflazione accumulata in caso di obbligazioni indicizzate, che però rappresenta un rendimento teorico, e se il rendimento effettivo varia a seconda del prezzo di mercato, quando questo sale, il rendimento scende e viceversa.

VANTAGGI E LIMITI DELLE TIPS


L’investitore può mantenere il rendimento reale con le Treasury Inflation-Protected Securities (TIPS), che hanno mostrato una resistenza migliore dei Treasury. Benché non possano offrire gli stessi benefici di diversificazione di una strategia obbligazionaria core multisettoriale, le TIPS possono servire come complemento potenziale e aiutare gli investitori a sfruttare variazioni inaspettate di tassi e inflazione. Ma, si avverte “Goldman Sachs: chi investe in bond può beneficiare dell’inflazione, ecco come”, gli investitori devono essere consapevoli che le TIPS probabilmente avrebbero risultati deludenti se le attuali forti aspettative di crescita dovessero indebolirsi. Indipendentemente dal potenziale di rialzi dei tassi di pressioni reflazionistiche, il team di Goldman Sachs Asset Management crede che le obbligazioni a medio termine di elevata qualità dovrebbero continuare a costituire la base dei portafogli del reddito fisso, perché forniscono equilibrio e diversificazione e contribuiscono a compensare la volatilità del mercato azionario, mentre l’irripidimento delle curve dei tassi può aumentare il potenziale di rendimento futuro.

SOTTOPESO NEL CREDITO USA INVESTMENT GRADE


Per quanto riguarda il credito investment grade statunitense, uno spunto lo offre l’articolo “Inflazione Usa: cosa c’è dietro l’aumento e quanto durerà”. In esso si legge che il team Global Balanced Risk Control (GBaR) di Morgan Stanley Investment Management è passato da un posizionamento neutrale a sottopeso, prevedendo che nel breve termine gli spread rimangano compressi, ma a causa delle valutazioni elevate il potenziale rialzo derivante dall’apprezzamento di capitale è minimo e il carry ridotto non offre, a loro avviso, un premio al rischio interessante. Nell’azionario value statunitense è stata invece incrementata l’esposizione, ampliando la posizione aperta in aprile.

UN ENORME UNIVERSO DI POTENZIALI INVESTIMENTI DI CREDITO


Nello spazio dei mercati emergenti illiquidi e non quotati potrebbe esserci un nuovo enorme universo di potenziali investimenti di credito ad alto rendimento e di alta qualità. “Per coloro che sono disposti e in grado di assumersi il rischio di illiquidità e bloccare l’investimento per 3-5 anni, l’universo del credito illiquido dei mercati emergenti offre un’ampia gamma di opportunità, grazie alle differenze in base a aree geografiche, settori e tipi di credito”, puntualizzano i manager di BlueBay. La casa d’investimento specializzata nel reddito fisso ha infatti messo a punto una strategia ad hoc, illustrata nei dettagli nell’articolo “Ecco come capitalizzare i titoli illiquidi nei mercati privati degli emerging markets”.

CREDITO ASIATICO PIÙ INTERESSANTE


A livello regionale, l’outlook del BlackRock Alternative Investors argomentato nell’articolo “Obbligazioni, le dritte di BlackRock per investire in un contesto di incertezza” vede in particolare il credito asiatico interessante rispetto ai mercati statunitensi ed europei, mentre considera i prestiti e le collateralized loan obligation attrattivi rispetto alle obbligazioni, per il loro tasso variabile in un contesto di aumento dei rendimenti delle obbligazioni. Alle attuali valutazioni, gli esperti di BlackRock AI credono che il credito possa essere una fonte di reddito importante, con una forte domanda da parte degli investitori sia nei mercati pubblici che privati. Ma gli investitori dovrebbero considerare di aggiungere anche un’esposizione a livello globale per migliorare la diversificazione.

LA STRATEGIA BLUEBAY EMERGING MARKET UNCONSTRAINED BOND


In un mondo affamato di crescita e reddito, BlueBay spiega i benefici di una gestione attiva oltre i benchmark nel debito emergente per ricavare rendimenti potenzialmente maggiori e i vantaggi di diversificazione. “Un approccio attivo, flessibile e innovativo rappresenta il modo migliore per accedere al debito dei mercati emergenti, un’area che riteniamo di interesse. Abbiamo lanciato la strategia BlueBay Emerging Market Unconstrained Bond nel 2015 per esprimere questa convinzione attraverso un portafoglio che unisce obbligazioni sovrane e societarie con la possibilità, se si presenta l’opportunità, di vendere allo scoperto”, fanno presente nell’articolo “Come catturare le opportunità non sfruttate nel debito dei mercati emergenti” gli esperti di BlueBay, casa d’investimento specializzata sul reddito fisso.

L’INDICE CHE RILEVA IL LIVELLO DI RISCHIO CLIMATICO DELLE OBBLIGAZIONI


Infine, nell’articolo “Quanto l’attenzione delle aziende al clima impatta i rendimenti delle loro obbligazioni?” viene spiegato un nuovo studio sulla finanza climatica è stato appena completato nell’ambito della cattedra di ricerca “Finance Reconsidered: addressing sustainable economic development”, istituita nel 2019 da Kedge Business School insieme a Candriam. Per superare le varie discrepanze in tema di bond sostenibili e adatti a contrastare il cambiamento climatico, una nuova metodologia di ricerca valuta la sensibilità al clima attraverso la costruzione di un Climate Awareness Index, che integra una serie di notizie come fonte esterna per ottenere informazioni sul clima. Utilizzando un’analisi multifattoriale, i dati del Climate Sensitivity Index sono così incrociati con i rendimenti tenendo sotto controllo i livelli di rischio (liquidità, credito, downside risk, Climate Change Beta) di più di 3100 obbligazioni corporate europee, nel periodo 2015-2020.

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