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Amundi: il trend della reflazione resta valido, ma serve cautela

Pascal Blanqué Chief Investment Officer di Amundi, avverte che ci sono forti correnti in profondità anche se le acque dei mercati sembrano calme, e l’ambiente potrebbe diventare meno sicuro per gli asset a rischio

8 Luglio 2021 19:00

financialounge -  Amundi inflazione Pascal Blanqué
Le acque sembrano rimaste tranquille sui mercati e l’outlook pare complessivamente positivo, con le economie più importanti in tappe diverse del percorso di accelerazione verso il picco della ripresa. Europa e alcuni Paesi emergenti hanno ancora un lungo tragitto davanti, ma il dato che accomuna tutti sono le crescenti pressioni sui prezzi degli input. Forti correnti in profondità potrebbero rendere l’ambiente molto meno sicuro di quanto sembra: Fed guarderà ai dati sull’occupazione non saranno mentre dovrebbero iniziare a venir meno anche alcuni degli effetti di base dell’inflazione.

INFLAZIONE, OCCHIO ALLE ASPETTATIVE


Un commento di Pascal Blanqué Chief Investment Officer di Amundi dal titolo ‘le acque sembrano calme, ma ci sono forti correnti in profondità’, sottolinea che questo rappresenterà il punto di rotazione. Finora la Fed ha mantenuto la narrativa dell’inflazione transitoria, sposata dai mercati. Ma le aspettative d’inflazione sono già salite a un livello che supporta una media del 2%, vale a dire l’obiettivo della Fed, ed eventuali altri rialzi potrebbero rischiare di disancorare le aspettative a lungo termine, costringendo la banca centrale a intervenire in modo più aggressivo.

NECESSARIO MUOVERSI CON PRUDENZA


Sul fronte degli investimenti, secondo l’esperto di Amundi questo outlook conferma la necessità di muoversi con prudenza: la ripresa dell'economia sta ancora favorendo gli attivi rischiosi, ma gli investitori potrebbero trovarsi in acque agitate se cambiasse la narrativa sull’inflazione. Secondo Amundi, il reflation trade ciclico non si è ancora concluso ma è meno diretto, e ci si sta muovendo verso una visione più equilibrata tra aspettative e realtà. La riapertura non andrà a beneficio di tutti, e d’ora in poi le opportunità sull’azionario USA saranno più idiosincratiche.

LA ROTAZIONE SUL VALUE PROSEGUIRÀ


Inoltre, secondo l’esperto di Amundi, le rotazioni proseguiranno viste le valutazioni elevate delle azioni, ma non rispetto alle obbligazioni, il che significa che a medio termine non vi sono alternative. In questa fase Amundi preferisce un atteggiamento più neutrale perché si sta avvicinando il test sulla direzione della politica della Fed. Inoltre, crede che la rotazione verso i value continuerà perché il divario di valutazioni è ancora molto ampio, ma con meno intensità. Inoltre si sta affermando anche il tema dei titoli che distribuiscono dividendi e che dovrebbero sovraperformare in questo clima di caccia al rendimento.

NON È IL MOMENTO DELLA COMPIACENZA


Sulle obbligazioni, Amundi mantiene una posizione di duration breve, mentre sul credito è costruttiva, soprattutto in Europa, e conserva una posizione neutrale sulle obbligazioni emergenti, mentre e continua la ricerca di opportunità sul valutario e sull’azionario. In conclusione, Amundi prevede che i mercati restino in una posizione di attesa per vedere cosa dirà a farà la Fed. La bonaccia si interromperà solo se ci saranno grandi sorprese. Ma non è il momento di essere compiacenti o seguire strategie direzionali marcate, mentre gli investitori farebbero bene a continuare di beneficiare del trend della reflazione.

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