Andy Budden

Perché investire sulla finanza in Asia guardando anche oltre le banche

Andy Budden, Investment Director di Capital Group, vede interessanti opportunità, favorite dall’accumulo di ricchezza della classe media, e guarda alla crescita del fintech e allo sviluppo delle nuove tecnologie

13 Luglio 2021 19:00

financialounge -  Andy Budden Asia Capital Group criptovalute fintech
Si profilano interessanti opportunità di investimento a lungo termine nel settore finanziario dell'Asia, che sta vivendo l'ascesa della classe media e un crescente accumulo di ricchezza, che contribuiscono a una maggiore domanda di prodotti e servizi. Ma è sempre più difficile per le banche generare alti rendimenti per l’irrompere delle fintech. Guardando oltre i bancari, ci sono diverse aree con dinamiche di mercato interessanti e aziende posizionate per beneficiarne. La prima è rappresentata dalle Borse, alla confluenza di potenti tendenze secolari che includono la crescita dei mercati finanziari cinesi, dei derivati e, soprattutto, dei dati, il che significa che si stanno trasformando da business ciclici ad attività a crescita più stabile, e persino, in certi casi, anticicliche.

BORSE SEMPRE PIU’ BASATE SUI DATI


Lo sostiene un commento sul futuro del settore finanziario, in Asia e nel mondo, a cura di Andy Budden, Investment Director di Capital Group, che fa l’esempio del London Stock Exchange, dove il fattore umano è stato in parte sostituito da macchine che si nutrono di dati. A gennaio il LSE ha completato l'acquisizione di Refinitiv, seconda solo a Bloomberg nei dati di mercato. Con l'acquisizione, l'attività di esecuzione costituisce solo circa un terzo delle entrate del LSE, mentre gli altri due terzi vengono dai dati, il cui flusso di entrate è in crescita e ricorrente, cosa che sta rendendo il business molto meno ciclico. Budden cita anche l’Hong Kong Exchanges and Clearing, porta tra i mercati finanziari cinesi e resto del mondo, e il CME di Chicago, che sta beneficiando della crescita globale dei derivati.

IL RUOLO DELLE AGENZIE DI RATING


Un altro trend segnalato da Capital Group riguarda le agenzie di rating: le due maggiori, S&P Global e Moody's, hanno solidi modelli di business e forti vantaggi competitivi, e molte obbligazioni hanno i rating delle due agenzie, che hanno un duopolio di fatto con una quota di mercato combinata poco sopra l'80%. Altro trend è rappresentato dalle assicurazioni vita, che stanno beneficiando di una crescita secolare, in particolare in Cina e nelle economie asiatiche in rapida crescita, con una popolazione sempre più ricca. Diverse multinazionali, tra AIA di Hong Kong, hanno buone reti in queste economie e capacità di gestire il profilo di responsabilità, utilizzando efficacemente il fintech.

L’ASCESA DEL FINTECH 2.0


Anche le start-up, come gli incumbent, usano la tecnologia in modo efficace, mentre anche aziende fuori dei servizi finanziari stanno utilizzando ecosistemi e tecnologie per entrare, come Alibaba, Tencent, Amazon e Facebook. L’esperto di Capital Group osserva che fino a poco tempo fa le aziende fintech si sono concentrate principalmente sulla digitalizzazione di prodotti e servizi esistenti, ma ora stiamo assistendo “all'eccitante ascesa del Fintech 2.0”, fatto di aziende che usano la tecnologia per offrire prodotti che prima non esistevano, come la cinese Alipay, più grande portafoglio digitale del mondo, l'australiana Afterpay, leader globale nei servizi "compra ora, paga dopo", e la giapponese WealthNavi, primo robo-consulente quotato in borsa al mondo.

MENO CASH, PIU’ E-COMMERCE


Budden sottolinea due potenti tendenze dei pagamenti in Asia: il forte spostamento verso pagamenti cashless, con la gente che usa sempre più carte o wallet digitali, anche se il contante pesa ancora molto in Cina e molto poco in Giappone, e la correlata crescita dell'e-commerce, che per definizione non prevede il contante. Questo mercato è cresciuto significativamente nell'ultimo decennio, e accelerato a causa del coronavirus. A livello globale, MasterCard e Visa hanno costruito posizioni forti come "ferrovia" dell'infrastruttura dei pagamenti, ma l’esperto di Capital Group vede anche opportunità d'investimento nei merchant acquirer, società posizionate tra il commerciante e la rete di pagamenti: molte hanno ramificato con successo i servizi digitali, come la statunitense Global Payments e la brasiliana PagSeguro, che ha una nicchia speciale con i micro commercianti.

ASIA FRONTIERA DELL’INNOVAZIONE


Ma, secondo Budden, la più grande innovazione nei pagamenti è in Asia, dove i tassi di adozione delle fintech sono tra i più alti al mondo e le aziende stanno lavorando su prodotti e servizi notevolmente innovativi. Molti incumbent asiatici continueranno a fare bene, essendo leader nella tecnologia, come China Merchants Bank, mentre DBS Bank di Singapore sta cercando di mitigare la perturbazione delle fintech. Nei mercati sviluppati, molte banche sono state lente ad investire in tecnologia, anche se alcune hanno accelerato, come Bank of America. In Asia c'è anche molta attenzione all'inclusione finanziaria, visto che gran parte della popolazione in molti paesi non ha accesso ai servizi di base. Infine non si può ignorare l'emergere delle criptovalute, non tanto come asset alternativo ma per le implicazioni più ampie della tecnologia.

BANCHE MINACCIATE ANCHE DALLA MONETA DIGITALE


Budden immagina un mondo decentralizzato con transazione verificate da blockchain, un trend che a lungo termine rappresenta un rischio per le grandi istituzioni finanziarie che oggi fanno da intermediari. Inoltre, circa 50 autorità monetarie in tutto il mondo stanno esaminando attentamente le valute digitali, che possono accelerare l'inclusione finanziaria e potrebbero anche rendere più facile la riscossione delle tasse e la trasmissione della politica monetaria. Per le banche commerciali tradizionali, una migrazione dei depositi direttamente alle banche centrali, che tra l’altro presentano un rischio zero di default, rappresenta una sorta di rischio esistenziale.

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